Coronavirus: 496 ricoverati in Sicilia, di cui 49 in terapia intensiva sono tanti!

14 ottobre 2020

Invitiamo anche i dubbiosi a riflettere sul dato siciliano che, a nostro avviso, è preoccupante. Dopo di che rimangono i nostri dubbi sull’ultimo DPCM del presidente del Consiglio Conte (e sull’abuso di DPCM) e sui vaccini contro un virus ad alta deriva antigenica 

Noi non siamo negazionisti. Anche se non escludiamo che, su questa pandemia di Coronavirus, siano in corso speculazioni economiche e politiche. Non seguiamo i contagi giornalieri, anche se oggi dobbiamo fare un’eccezione, visto che in Italia si registrano 7 mila e 332 nuovi contagi in 24 ore. Sappiamo che la stragrande maggioranza di questi contagiati sono positivi asintomatici: ma il numero desta impressione. Così come destano preoccupazione i 366 casi di nuovi positivi al Covid-19 registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore.

Lo sappiamo: i dubbiosi ci diranno che ci sono speculazioni (e noi ne siamo pure convinti: non ci convince l’ultimo DPCM del capo del Governo Conte e non ci convincono i vaccini contro questo particolare virus ad elevata deriva antigenica). E che i positivi non creano problemi (e noi non ne siamo conviti, perché positivizzano altri soggetti che potrebbero sviluppare la malattia).

Noi ascoltiamo tutti, però c’è un dato, in Sicilia, che dovrebbe fare riflettere tutti, anche i nostri amici un po’ negazionisti: e cioè che i ricoverati, nella nostra Isola, oggi sono 496, per la precisione, 26 ricoverati in più rispetto a ieri. E che di questi ricoverati – dato importante – 49 si trovano in terapia intensiva, 5 in più rispetto a ieri.

Se ci sono 496 ricoverati negli ospedali della nostra Isola con 49 pazienti in terapia intensiva la situazione non è semplice. E se il virologo Andrea Crisanti, in queste ore, afferma che il “Lockdown” sarebbe utile “per resettare il sistema” un po’ c’è da preoccuparsi.

In questo scenario non riusciamo a capire perché si tengono aperte le scuole e perché continuano ad arrivare le navi da crociera. 

Dire che la scuole sono sicure e che ci si infetta fuori dalle scuole non risolve il problema: perché ci si infetta comunque. Se la tendenza dei contagiati, dei ricoverati e dei pazienti in terapia intensiva è in crescita non si capisce perché insistere con le scuole aperte: tanto più che è stato ormai accertato che i mezzi di trasporto pubblici sono un fattore di contagio importante. 

Noi torniamo a ribadire quello che scriviamo da prima che la scuola venisse riaperta: e cioè che quest’anno, dopo gli errori commessi in Estate (turisti, croceristi, italiani in vacanza all’estero e migranti), sarebbe stato molto più razionale organizzare bene la didattica a distanza, riservandosi di aprile le scuole in momenti migliori.

Sempre a nostro modesto avviso, si sarebbe dovuto evitare di far coincidere la riapertura delle scuole con la ripresa autunnale dei contagi. Non ci vengano a dire che era un’ipotesi campata in aria la ripresa dei contagi in Autunno dopo il caos estivo: non è così: al contrario, era prevedibile.

I crocieristi, infine. Stamattina, a Palermo, è arrivata l’ennesima nave da crociera. Sappiamo tutto: i passeggeri sono tutti controllati eccetera eccetera. Noi rimaniamo dell’avviso che, in tempo di pandemia, la prudenza non è mai troppa.

 

 

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