Formazione professionale, Guzzo: troppe ombre nella gestione dei fallimenti di alcuni Enti

28 settembre 2020

Il segretario regionale del SIFUS CONFALI Formazione professionale pone alcune domande sulla gestione dei fallimento di alcuni Enti formativi storici della Sicilia. E sono domanda ‘pesanti’ come macigni 

da Costantino Guzzo
Segretario regionale SIFUS CONFALI Formazione professionale Sicilia
riceviamo e pubblichiamo

Come ex dipendente e creditore dello IAL CISL SICILIA (forse IAL SICILIA) ma soprattutto come dirigente sindacale mi sono fatto molte domande sul fallimento di alcuni enti. Devo constatare che gran parte delle domande sottoposte alle varie curatele fallimentari non hanno mai ricevuto risposte chiare e plausibili.

Come sono stato gestiti dal CDA di alcuni enti i tantissimi finanziamenti pubblici ricevuti e poi scomparsi? I crediti vantati da tanti dipendenti non sono stati mai soddisfatti, né soddisfatta è stata l’INPS nella qualità di creditrice, né l’Agenzia delle Entrate.

In uno di questi enti esisteva perfino una cassaforte che conteneva 15 milioni di euro ed il consulente di questo ente non erogava le retribuzioni, a suo dire, per il bene dell’ente stesso!

Che dire del conflitto di interessi rilevato nell’utilizzazione di soggetti vicinissimi ad ex rappresentanti legali nel comitato credito e come coadiutore?

E come mai, considerato che qualche ente è fallito sotto la gestio di sigla sindacale, di questa non si fa ai menzione?

Oggi l’ultima perplessità in ordine di tempi la voglio esternare pubblicamente attraverso “I Nuovi Vespri”, che ha dato voce non solo al sottoscritto, ma a tutto il comparto della Formazione professionale rimasto vittima di una macelleria sociale senza precedenti!

Oggi a tutti i lettori esterno la mia ennesima perplessità: può un curatore fallimentare gestire un fallimento avendo un parente magistrato nello stesso Tribunale al momento dell’assunzione dell’incarico?

Non è che, per caso, c’è stata un po’ di impropria commistione tra gestione di certi fallimenti e studi che, magari, avrebbero dovuto essere tenuti lontani da tali argomenti per questioni di opportunità, visto che di mezzo ci sono importanti Istituzioni che, per definizione, dovrebbero essere al di sopra delle parti?

Io sono soltanto un ex bidello con la terza media, per questa ragione lascio a voi lettori la risposta .

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