Formazione professionale, tra pochi giorni incontro decisivo sulla legge regionale n. 25 del 1993

24 settembre 2020

Sarà la volta buona? Ci si augura di sì. Anche perché, oltre agli assessori regionali alla Formazione (Roberto Lagalla) e al Lavoro (Antonio Scavone), entrambi medici, alla riunione dovrebbe partecipare uno dei pochi giuristi della Regione siciliana che ha tutti i ‘numeri’ per fare finalmente chiarezza sulla legge 25 del 1993 

da Margherita Cucinella
Coordinatrice Regionale Sifus Confali Formazione Professionale
riceviamo e pubblichiamo

Dopo un’attesa durata tanto, sicuramente anche troppo, considerato che in 8 anni decine di lavoratori non hanno retto al peso di dover vivere una vita di stenti nell’attesa dell’applicazione della legge a loro tutela, finalmente la nostra Organizzazione Sindacale ha ottenuto una data che, oltre a segnare la fine del mese in corso, dovrebbe segnare sopratutto la fine di un’oltraggiosa agonia a danno di migliaia di lavoratori.

Il 30 Settembre p.v., i nostri dirigenti sindacali siederanno ad un importante tavolo tecnico con gli Assessori competenti nel settore della Formazione Professionale ed i Dirigenti Regionali deputati ad interpretare finalmente nel modo più consono le leggi emanate dal governo siciliano.

Certo, dopo tanta attesa sarebbe davvero curioso che una legge nata unicamente per tutelare i lavoratori, trasformata nel tempo in un pezzo d’antiquariato, riesumato all’occorrenza per applicarlo ad personam, ad oggi fosse ancora al vaglio degli amministratori. Di tempo per studiarla e valutarla ne hanno avuto abbastanza, ma io in tutta sincerità devo dire che ormai “conosco fin troppo bene i nostri polli”, del resto i numerosi tavoli tecnici dove di tecnico non c’è mai stato niente ed venuto fuori sempre il nulla di fatto, sono la dimostrazione che non è per niente vero che la legge va applicata a tutti.

E sono davvero curiosa di sapere come si pronuncerà in merito l’assessore regionale Antonio Scavone, chiamato più volte in aiuto dall’assessore Roberto Lagalla che, non a caso, ultimamente ha ammesso candidamente di avere scarsa conoscenza della L 25/93 perché è un radiologo!

E chissà se il Dott. Mario Lo Iacono, da esperto in materia di formazione professionale, quale ex progettista che conosce bene il settore, possa dare i giusti suggerimenti all’assessore Lagalla che l’ha voluto come suo vicario?

Riuscirà la prossima settimana la Dott.ssa Patrizia Valenti, a cui bisogna riconoscere grande disponibilità verso i lavoratori, a superare le numerose ubbie provocate dalle singolari sentenze negative riguardo l’applicazione della legge?

Si valuteranno stavolta anche le sentenze a favore dei lavoratori, o troveranno una via di fuga per non incorrere nel danno erariale?

Di sicuro chi dovrà fare la differenza sarà il dirigente dell’ufficio legislativo e legale Dott. Giovanni Bologna, nonché fautore della L. 25/93, uomo di grandi capacità in cui migliaia di lavoratori hanno riposto la speranza di arrivare ad una conclusione. Il suo parere sarà sicuramente determinate, e mi auguro che dia un senso nell’interpretazione personale che è stata data fino ad oggi ad una legge, specie se questa potrebbe confermare di aver portato a delle discrezionalità e qualcuno dovrà pur giustificare i trattamenti di disparità che sono stati avallati dall’amministrazione regionale.

Insomma, quello della prossima settimana non sarà uno dei tanti incontri dove ogni tentativo di far applicare la legge a tutti i lavoratori si è sempre scontrato con una realtà dove fino ad oggi ha imperato il sic et simpliciter degli amministratori regionali. Questo dovrà essere l’ incontro decisivo dove gli amministratori finalmente dovranno dimostrare di essere in grado di trovare una ricollocazione ai lavoratori ed attivare subito le procedure, affinché ogni richiesta di fatto non cada in ulteriori complicazioni che potrebbero mietere altre vittime.

Mi auguro che chi tra pochi giorni dovrà decidere il destino dei lavoratori innocenti abbia la consapevolezza che, in un momento socio-economico drammatico come quello contingente, si debba necessariamente operare per il bene di chi ha avuto l’unica colpa di avere lavorato nel settore della Formazione professionale siciliana. E se fino ad oggi i lavoratori non hanno potuto contare sulle capacità tecniche amministrative dei dirigenti regionali, io adesso voglio confidare fortemente nelle loro capacità sentimentali, affinché possa emergere il lato umano e comprensivo.

Ma ci sarà mai tra loro un animo così superiore da fermare questa mattanza? Lo scopriremo la prossima settimana, se non diserteranno la seduta!

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