Ormai, a Palermo, città che muore giorno dopo giorno, è una ‘guerra’ per non perdere quel poco che rimane. Intanto la crisi travolge Auchan e Ipercoop. E La Rinascente. Sulla vicenda interviene il leader storico della FABI, Carmelo Raffa
Palermo città alla frutta. Non ci basta l’immondizia per le strade non raccolta, le piste ciclabili ‘rococò’, il servizio per il trasporto delle persone (leggere AMAT) carente, se non assente; 15 Km di Tram che costano una barca di soldi per servire, sì e no, l’1% dei cittadini; le periferie abbandonate e via continuando. L’irrazionale gestione dei Centri commerciali (ai tedeschi della Lidl oltre 50 punti vendita in Sicilia: sì, nelle attività commerciali la nostra Isola somiglia a un Länder tedesco…) comincia a mietere vittime illustri: Auchan, Ipercoop.
Per carità: la crisi della Grande distribuzione organizzata (Gdo) è prevista: però in Sicilia, causa scelte politiche sbagliate, se non ascare, ‘viaggia’ a velocità superiore.
Sulla crisi di questi due nomi storici della Gdo interviene il sindacato FABI. A parlare è Carmelo Raffa, il leader storico di questa organizzazione sindacale, la prima in Sicilia neo mondo dei lavoratori bancari, e a quanto pare in espansione anche per rappresentare lavoratori di altri settori:
“Mentre da un lato – dice Raffa – rileviamo con piacere la recente operazione da parte del Gruppo Arena che ha riaperto adesso i battenti a Palermo nello store di via Ugo La Malfa, all’interno del Centro Commerciale Palermo Nuova Città, salvando 250 posti di lavoro, dall’altro esprimiamo la nostra grande preoccupazione per le future sorti dei lavoratori de La Rinascente, Auchan e dell’Ipercoop”.
Raffa, oltre ai gruppi Auchan e Ipercoop, inserisce anche il ‘caso’ della Rinascente, ovvero un’annunciata chiusura per motivi non troppo chiari: non si capisce bene, infatti, se il gruppo abbia intenzione di chiudere perché l’affitto della sede di Roma Roma è troppo elevato o se, oltre a questo, ci sia dell’altro: per esempio il fatto che Palermo, città sempre più povera e amministrata con i piedi non sia più in grado di reggere, in termini di consumi, un negozio come La Rinascente.
“L’economia cittadina era già asfittica e compromessa – conclude Raffa – il colpo di grazia è stato dato dall’emergenza pandemica, adesso circa 400 lavoratori rischiano di perdere il loro lavoro. Riteniamo sia opportuno aprire immediatamente un tavolo di crisi al MISE, il Governo centrale non deve stare a guardare, in particolare per le difficili vertenze Auchan e Ipercoop. Lanciamo un appello a tutte le istituzioni al fine di trovare per i lavoratori del capoluogo regionale già martoriato dalla disoccupazione una soluzione condivisa per la salvaguardia dei livelli occupazionali. Le famiglie hanno bisogno soltanto di certezze e serenità oggi più che mai”.
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