Nel Dicembre del 2016 Renzi ha perso il referendum costituzionale perché ha personalizzato il risultato: gl’italiani, in buona parte, non hanno votato contro la riforma costituzionale, ma contro di lui per fare cadere il suo Governo. Oggi si sta verificando la stessa cosa con Conte, PD e Movimento 5 Stelle: vediamo come e perché
Ricordate il referendum sulla riforma costituzionale che l’Unione europea dell’euro aveva imposto all’Italia tramite il Governo di Matteo Renzi? Ebbene, l’allora presidente del Consiglio e segretario del PD si giocò tutto: arrivò persino ad affermare che, se avesse perso, si sarebbe ritirato dalla vita politica. Appena gli italiani hanno capito che avevano l’occasione per sbarazzarsi di lui e del suo Governo ne hanno approfittato e hanno sonoramente ‘bocciato’ la peraltro pessima riforma costituzionale. Ebbene, la stessa cosa sta avvenendo con il referendum sul taglio dei parlamentari. Vediamo di illustrare cosa sta succedendo.
La legge che prevede il taglio di deputati e senatori, oggi oggetto di referendum, è stata approvata con il sì di oltre il 90% degli attuali parlamentari. Questo dà un grande vantaggio agli sponsor di questa legge, i grillini. Però, da una ventina di giorni a questa parte, sta emergendo una novità: un’eccessiva politicizzazione non dell’argomento in sé (la cui politicizzazione ci sta, trattandosi di una riforma costituzionale), ma del risultato.
Sta succedendo quello che è avvenuto con Renzi, che ha perso il referendum costituzionale del 2016 nel momento in cui ha cominciato a personalizzare il risultato elettorale, giocandosi tutto: guida del Governo e segreteria del PD.
La stessa cosa sta succedendo con il taglio dei parlamentari: PD e Movimento 5 Stelle hanno fatto capire agli elettori che una vittoria dei “NO” al taglio di deputati e senatori potrebbe fare cadere il Governo: e siccome in Italia la stragrande maggioranza dei cittadini non sopporta più il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, i suoi Ministri, il PD e il Movimento 5 Stelle, tanti cittadini che prima erano disinteressati a questo referendum, adesso vogliono andare a votare non per dire “NO” al taglio dei parlamentari, ma per far cadere il Governo Conte, assestando contemporaneamente un colpo a PD e grillini!
Ribadiamo: si sta verificando quello che è avvenuto con Renzi, quando gli italiani, più che votare contro le riforme costituzionali, hanno votato per mandare via Renzi.
Avverrà la stessa cosa? Noi, come i nostri elettori sanno, siamo lontani da un referendum che riguarda l’Italia e non la Sicilia. Ma da osservatori – che peraltro hanno previsto la sconfitta di Renzi nel Dicembre del 2016 – non possiamo non notare l’errore che stanno commettendo i grillini e il PD di Zingaretti, che sul referendum sul taglio dei parlamentari ormai ‘renzeggiano’ a tutto spiano…
Foto tratta da La Voce d’Italia
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