La verità è che non è facile contemperare Coronavirus con il trasporto via mare delle persone (turisti, abitanti delle isole, personale di navi e aliscafi). Come denuncia il sindacato ORSA marittimi, il pericolo di contagi a catena è dietro l’angolo! Liberty Lines ha istituito il Comitato tecnico COVID
Un nuovo caso di COVID-19 per l’equipaggio dell’aliscafo ‘Eschilo’ che fa capo alla società i navigazione Liberty Lines. Il primo caso è stato scoperto due giorni fa, per la precisione Domenica 30 Agosto. Da qui la quarantena per i lavoratori che prestano servizio su questo aliscafo. Ora è stato scoperto un secondo caso: si tratta sempre di un marittimo di Canneto di Lipari. Anche lui, adesso, è in isolamento.
Qualche giorno fa il sindacato ORSA marittimi ha lanciato l’allarme, proprio a partire da quello che sta succedendo tra il personale dell’aliscafo ‘Eschilo’:
“Il sindacato ORSA si dice preoccupato ‘per tutto il personale navigante e per i passeggeri, per gli sviluppi di questa vicenda a dir poco inquietante.
Se il primo ufficiale e il mozzo sono risultati positivi al COVID-19, essendo l’aliscafo una struttura chiusa in navigazione, con gli uomini dell’equipaggio sempre in contatto tra di loro, sia a terra che a bordo. ‘Va sottolineato che “molti membri dell’equipaggio dopo il servizio si recano al
proprio domicilio dai loro familiari. Una buona parte del personale, dopo gli orari di lavoro, si reca in case in affitto dove si danno il cambio con altri equipaggi’. Insomma, se il COVID è entrato in questo aliscafo ci potrebbero essere problemi a catena”.
La sensazione è che i timori del sindacato ORSA marittimi potrebbero essere fondati.
Intanto su TELESUD leggiamo la seguente notizia:
“Il Consiglio di Amministrazione della compagnia di navigazione Liberty Lines ha istituito il CoTeCo, Comitato Tecnico Covid, un organo collegiale previsto dall’allegato 6 del Dpcm del 26 aprile scorso: avrà il compito di garantire l’applicazione negli ambienti di lavoro delle disposizioni per il contrasto e il contenimento da Covid 19. I componenti del CoTeCo sono stati individuati tra il proprio personale dipendente. Il ruolo di coordinatore è stato affidato all’ing. Francesco Palmisano; il consulente specializzato sui temi epidemiologici è il dott. Piermauro Miraglia, Primario dell’Ospedale di Marsala e specialista di malattie infettive. I componenti del CoTeCo sono inoltre: Lucia Bosco (RSPP Liberty Shipyard), Antonio Di Vita (medico del lavoro); Nunzio Formica (direttore operativo Sicilia Orientale); Marco Dalla Vecchia (direttore operativo Sicilia Occidentale); Anna Alba ((Dpa); Mario Buogo, Anna Iovino, Rosaria Sardella, Nunzio Milazzo (Rsa amministrativi); Pietro Spanò e Massimiliano Ritondo (Rsu Liberty Shipyard); Vincenzo Campo, Vincenzo Danese e Giuseppe Manuguerra (Rsa marittimi)”.
Anche la società di navigazione prende atto che il problema esiste. Resta da capire come verranno sanificati i mezzi di trasporto marittimo.
Intanto a Lipari c’è grande fermento, non soltanto per le vicende legate all’aliscafo ‘Eschilo’, ma anche perché è venuto fuori che due turisti arrivati nell’isola sono positivi. A quanto pare, avevano fatto le analisi prima di partire, ma hanno saputo il risultato una volta giunti a Lipari.
Morale: sono stati sottoposti a un nuovo tampone e sono finiti in quarantena. E siccome queste persone hanno viaggiato con altre persone, si sta cercando di rintracciare queste ultime per capire se anche loro hanno eventualmente contratto il virus. Ricordiamo che sui mezzi di trasporto non c’è distanziamento sociale.
Per dirla tutta, un po’ di ‘bordello’ c’è, con questa storia degli equipaggi dei mezzi di trasporto via mare e dei turisti, non soltanto a Lipari…
Tra Lampedusa e Porto Empedocle, ad esempio, da circa due mesi, cittadini delle isole Pelagie, turisti, migranti, militari che accompagnano i migranti e, naturalmente, il personale viaggiano tutti sulla stessa nave…
Foto tratta da Stretto Web
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