La gestione dei migranti in Sicilia: affermare i diritti nel rispetto della dignità umana

31 agosto 2020

A sostegno dell’attuale Governo regionale e del presidente della Regione siciliana è nato un Comitato – che non ha alcun colore politico – che punta a fare chiarezza sugli Hotspot e sui Centri di accoglienza per i migranti che, spesso, sono gestiti in modo disastroso. Operativo anche un gruppo su Facebook: “MusumeciNonMollare Battaglia di civiltà”

“La civiltà di un popolo si misura con la sua capacità di affermare diritti irrinunciabili nel rispetto della dignità umana”.

Con questa citazione una nutrita aggregazione di siciliani, sotto forma di Comitato libero, si è organizzata, anche attraverso la creazione di un gruppo Facebook “MusumeciNonMollare Battaglia di civiltà”, a supporto del presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, che si è fatto interprete dell’esigenza dalla popolazione siciliana e di tanti sindaci dell’Isola che chiedono più sicurezza per i migranti e per i cittadini siciliani.

Sono tanti i migranti sbarcati in Sicilia e, spesso, le strutture dove vengono accolti (e in alcuni casi ammassati) non sono affatto degne di un Paese civile, soprattutto per ciò che riguarda gli aspetti igienico-sanitari.

“Il tema della gestione della migrazione di persone e della ‘non accoglienza’ spesso umilia e mortifica, senza alcun rispetto umano, gli stessi migranti – dicono i protagonisti del Comitato -. Una situazione che sta mettendo a dura prova il popolo siciliano, da sempre accogliente, che oggi inizia a mostrare segni di intolleranza pericolosi per la tenuta sociale”.

“La sopportazione ha un limite che è stato abbondantemente superato – prosegue la nota del Comitato -. L’esodo continuo e incessante, che sposta migliaia di persone, sta sottoponendo a stress il territorio siciliani e, con esso, sta mettendo in luce le palesi contraddizioni di un governo nazionale impreparato e palesemente imbarazzato nella gestione di un tema delicato, giusto appunto perché tocca la dignità di migliaia di persone”.

Il Comitato prescinde dai colori politici ed è finalizzato soltanto a sostenere la battaglia di civiltà del presidente della Regione siciliana e dei tantissimi siciliani che hanno chiesto a gran voce, allo stesso presidente, di intervenire sulla vergognosa gestione di Hotspot e Centri di accoglienza migranti della nostra Isola. Luoghi dei quali le cronache raccontano quotidianamente lo stato di degrado dove vivono stipati come bestie esseri umani.

Il Comitato rivendica il rispetto per i siciliani e per tutte quelle persone che vivono in una condizione di promiscuità, condizione che non fa onore ad alcuno e che rappresenta la sconfitta della civiltà.

“Si precisa che, in questa difficile battaglia – leggiamo sempre nella nota del Comitato – il punto non è chi vince e chi perde: il punto è affrontare una volta per tutte, ognuno per la propria parte, il problema per risolverlo. Il Governo nazionale ne rivendica la competenza? Benissimo, la eserciti senza girarsi dall’altra parte o, peggio, sminuendo, come a sbeffeggiare i siciliani, la gravità del problema. Ma a Roma vogliono davvero mettere a dura prova il limite di tolleranza di noi siciliani? Credono davvero che siamo solo dei cani che abbaiano? Stanno tirando troppo la corda! La soluzione sarà la vittoria di tutti, il voler nascondere la polvere sotto il tappeto e non governare il fenomeno sarà la sconfitta dell’umanità”.

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