Le navi che fanno la spola tra Milazzo e Lipari dove conferiscono la ‘munnizza’? A Milazzo o a Lipari?

24 agosto 2020

Ce lo chiediamo perché perché a Lipari c’è una società che gestisce la raccolta dei rifiuti. Così le navi – in assenza di una convenzione che stabilisce un sito specifico – potrebbero scegliere. A noi la doppia possibilità sembra molto innovativa, soprattutto se i costi di conferimento sono diversi. La nostra ipotesi un po’ matta

La scorsa settimana, quando abbiamo letto la notizia del camion pieno di rifiuti finito in mare a Lipari – con l’autista che è ancora in coma – siamo rimasti perplessi. Stupiti no, perché da quando ci occupiamo di quello che succede negli arcipelaghi siciliani – soprattutto in materia di trasporti marittimi – nulla più ci stupisce. Perplessi sì, invece.

Cominciamo col leggere e commentare una notizia che abbiamo letto sul Giornale di Sicilia on line del 18 Agosto. La riprendiamo oggi perché abbiamo provato ad approfondire la questione.

Titolo:

“Camion rifiuti finito in mare a Lipari, sequestrato il parcheggio della ditta”.

Articolo:

“Sequestrata l’area utilizzata per il parcheggio dei mezzi della Loveral di Patti, la ditta che gestiste la raccolta dei rifiuti a Lipari. I sigilli nell’area che si trova nella contrada di Canneto sono stati apposti dalla polizia municipale, su richiesta del pm di Barcellona Pozzo di Gotto, Matteo De Micheli, dopo uno dei camion è finito in mare. L’autista è ancora in rianimazione al Papardo di Messina. L’attività della polizia municipale aveva anche portato ad accertare la presenza di tre fabbricati adibiti a spogliatoio, deposito e gabinetto chimico, con allacci alla rete idrica ed elettrica. Il terreno è in locazione e l’amministratore della Loveral è stato denunciato”.

Una società che, a Lipari, gestisce la raccolta dei rifiuti? Per noi è una notizia che non conoscevamo. Noi pensavamo – a quanto pare sbagliando – che nelle isole degli arcipelaghi siciliani il trasporto dei rifiuti venisse gestito con apposita convenzione dalle stesse compagnie di navigazione che operano per il trasporto delle persone. Addirittura – pensavamo – con navi dedicate, perché non si possono trasportare, insieme, rifiuti e persone.

Ma, a quanto pare – lo ribadiamo  – ci siamo sbagliati. Infatti leggiamo ancora nel Giornale di Sicilia:

“La società recentemente si era aggiudicata l’appalto per sette anni. Il servizio dei rifiuti nelle sei isole (si parla delle sei isole che fanno parte dell’arcipelago delle Eolie ndr) è gestito dalla Loveral; il trasporto con camion e nave, stoccaggio dei rifiuti è garantito dalle ditte «Eolian Service» di Lipari, «Fratelli Saccà» di Barcellona Pozzo di Gotto, Green Fleet di Messina; la discarica è gestita dalla società «Sicula Trasporti» di Catania. Il maggior Comune eoliano e la Regione spendono circa 7 milioni di euro l’anno. Per la gestione del servizio vi sono state lamentele da parte di isolani e vacanzieri, tanto che la giunta Giorgianni (Marco Giorgianni, sindaco di Lipari e delle altre isole dell’arcipelago, ad eccezione di Salina ndr) da pochi giorni ha finanziato un servizio straordinario effettuato dalla locale «Eolian Service»”.

C’è un passaggio dell’articolo che non ci è chiaro, là dove apprendiamo che “Il maggior Comune eoliano e la Regione spendono circa 7 milioni di euro l’anno”. E chi ‘caccia’ i 7 milioni di euro per “il maggior Comune eoliano”? Regione e Comune insieme? O solo la Regione siciliana?

A questo punto, visto che negli arcipelaghi siciliani scopriamo sempre cose ‘innovative’, ci siamo chiesti: le navi che svolgono il servizio di collegamento tra Milazzo e le isole Eolie dove scaricano la munnizza? Non è che parliamo di cose da niente: picciotti, a munnizza, sulle navi, si produce, eccome se si produce!

Certo, da quando i titolari della Caronte & Tourist hanno messo a dieta i lavoratori chiudendo le cucine di bordo si fanno meno muddrichi… Sì, i lavoratori erano diventati troppo ‘pienotti’: meglio eliminare le tentazioni del cibo… Però, anche senza le cucine, ‘a munnizza, nelle navi, si forma. Ci sono sempre rifiuti solidi assimilabili a quelli urbani, da smaltire magari con la raccolta differenziata. Diverso il discorso per i rifiuti speciali tipo olii, acque nere, acque di sentina e via continuando: rifiuti che devono seguire una procedura di smaltimento particolare che deve essere effettuata da ditte specializzate.

Ecco la domanda: visto che a Lipari c’è una ditta che si occupa dello smaltimento dei rifiuti, dove li smaltiscono i rifiuti le navi della Caronte & Tourist che fanno la spola tra Milazzo e le isole Eolie? Li smaltiscono a Milazzo? Li scaricano a Lipari?

Non l’abbiamo capito, anche perché non sappiamo se esiste una convenzione che prevede il sito di smaltimento dei rifiuti delle navi da qualche parte.

Ora ammettiamo che la convenzione che impone alle navi un sito per lo smaltimento dei rifiuti non ci sia. Ecco, ci diverte un’idea bizzarra, frutto sicuramente della nostra fantasia: ve l’immaginale se le navi dovessero smaltire i rifiuti a Lipari? Sarebbe una cosa molto originale: i rifiuti delle navi vengono scaricati a Lipari per poi finire su un’altra nave per essere portati a Milazzo. Non sappiamo a voi, ma noi questa nostra ipotesi un po’ matta la troviamo creativa.

Pensate un po’ che partita di giro che ha partorito la nostra fantasia: le navi che partono da Milazzo scaricano la munnizza a Lipari e poi altre navi prendono la stessa munnizza delle navi scaricata a Lipari e la portano a Milazzo. Ammettetelo: non sarebbe un’idea geniale?

Noi ci siamo informati. Ci hanno detto – ma sarà vero? – che a Lipari le spese per il ritiro della munnizza sono inferiori alle tariffe del porto di Milazzo. Perché – ci hanno spiegato – Milazzo, essendo parte dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, ha affidato questo servizio a una ditta che ha vinto una gara con le tariffe approvate dall’Autorità Marittima.

Ricordiamo sempre che la nostra è solo un’ipotesi bizzarra. Però, se le cose dovessero stare così, se conferendo la munnizza a Lipari si risparmia, perché non estendere questa agevolazione a tutti i cittadini di Milazzo? Alla fine si tratterebbe solo di portare la munnizza di Milazzo a Lipari con le navi per poi farla tornare – sempre con le navi – a Milazzo.

Vi sembra una pazzia? A noi un po’ sì. Però è fantasiosa: ogni tanto bisogna dare sfogo ai pensieri a ruota libera!

QUI L’ARTICOLO DEL GIORNALE DI SICILIA

Foto tratta da Sitabus.it

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