La Sicilia non ha bisogno di chiudere nulla. Semmai deve limitare gli sbarchi di migranti, perché i problemi arrivano da lì. Servono accordi con la Tunisia, che deve essere “adottata” dalla Sicilia. Sulla Libia il discorso è più complesso. la cosa che il Governo siciliano non deve fare è bloccare ancora l’economia della nostra Isola
Bloccare di nuovo le attività economiche nel nome dell’emergenza Coronavirus? Ormai, si sa, la confusione, in Italia, in materia di limitazione delle libertà – anche delle libertà costituzionali – regna sovrana. Un tempo, quando la Costituzione italiana era un po’ più sara di oggi, solo Governo e Parlamento, e solo in condizioni eccezionali, potevano intervenire per limitare alle persone le libertà costituzionali; ora, ad ogni soffio di vento, i presidenti delle Regioni, che pensano di essere diventati chissà chi, ripetono a pappagallo: “Chiudo tutto di qua” e “Chiudo tutto di là”.
E’ il caso del presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, che ormai pensa di essere il capo assoluto della Sicilia:
“Se aumentano i contagi chiudo tutto”, dice.
Per fortuna c’è chi replica a muso duro. Scrive in una nota il Movimento Siciliani Liberi:
“Di fronte all’ennesima strumentalizzazione della crisi sanitaria del Covid 19 (che – si badi – non abbiamo mai negato e non neghiamo) in una Terra che già è in ginocchio per una prima chiusura che le desecretazioni delle comunicazioni del CTS ci dicono poteva essere risparmiata, è il momento di dire basta. La Sicilia non ha bisogno di altre chiusure di attività economiche, né di un clima poliziesco di controlli a una cittadinanza che ha già fatto tanti sacrifici e che mediamente si comporta anche molto responsabilmente. Intanto, se dobbiamo dare per buona l’affermazione di qualche tempo fa dello stesso Presidente secondo cui, in caso di necessità, la Sicilia poteva disporre fino a 1.000 posti di terapia intensiva per il Covid 19, ricordiamo che, con tutti gli aumenti di contagi (quasi tutti asintomatici) ad oggi risultano occupati appena 4 posti in terapia intensiva”.
“Noi non neghiamo e non sottovalutiamo nulla -prosegue la nota di Siciliani Liberi – nessun segnale anche debole di ripresa del contagio, ma oggettivamente ad oggi non c’è proprio alcuna emergenza sanitaria. Il Covid 19 non si nega, è vero. Ma si cura. Si cura con le cure appropriate, che in Sicilia arrivano sempre per ultime e con politiche di prevenzione e di controllo della diffusione non isteriche. Non entriamo nel merito tecnico-scientifico di questioni ad oggi controverse (ad esempio se l’uso “sempre e comunque” delle mascherine nei luoghi chiusi sia veramente uno strumento di contenimento del contagio o non piuttosto un feticcio ideologico). Su questo ci sono opinioni diverse e comprendiamo che tra più opinioni plausibili ci si attesti sulle più prudenti”.
“Comprendiamo – sottolineano sempre gli Indipendentisti siciliani – che ci possano essere attività di controllo, ma ovviamente con sanzioni proporzionate e non inutilmente vessatorie. La politica è misura, ponderazione, di tutti gli elementi sanitari, sociali, psicologici, economici. Ma – ripetiamo – sulle politiche di contenimento del virus, in questo momento di certo non particolarmente letale, si può discutere. Il punto è un altro”.
“L’impennata dell’indice Rt – prosegue la nota di Siciliani Liberi – NON È DOVUTO A COMPORTAMENTI IRRESPONSABILI DEI SICILIANI, ma all’innesco provocato da un flusso continuo di arrivi irregolari di immigrati dalla nostra frontiera meridionale marittima, che è un vero colabrodo e che è diventata di nuovo preda dei trafficanti di esseri umani dalla Libia. Se si chiude di nuovo la Sicilia, la Sicilia muore. Piuttosto faccia causa a Conte che l’ha fatta chiudere quando non doveva e che ha impedito i giusti controlli sugli afflussi dal Continente quando, sia pur timidamente, avete cercato di porre qualche argine e qualche controllo”.
“A metà Luglio, i dati sono chiarissimi – leggiamo sempre nel comunicato -nonostante tutti gli errori del Governo italiano e di quello siciliano, GRAZIE SOLO ALLA COSCIENZA CIVICA DEI SICILIANI, la Sicilia era COVID FREE. Non metteteci di nuovo inutilmente in mezzo. Eserciti piuttosto i suoi poteri costituzionali e imponga nel frattempo allo Stato (lo Stato “patrigno”) di esercitare i propri a difesa dell’incolumità e della sicurezza del Popolo Siciliano:
– si prenda tutti i poteri ordinari che le spettano in materia di tutela dell’ordine pubblico ai sensi dell’art. 31 dello Statuto; ci sono sentenze della Corte Costituzionale in tal senso;
– studi lei il percorso più appropriato, ma sappia che questo significa che non solo la Polizia o l’Arma dei Carabinieri, ma TUTTI i corpi di polizia, come l’attuale Corpo Forestale, devono essere sotto il suo Comando, e sia pure sotto la legge dello Stato e non della Regione, e fra questi, importantissimo, la GUARDIA COSTIERA! Con la nostra Guardia Costiera dia uno sguardo a quel che succede sul fronte Sud della Sicilia;
– le immigrazioni dalla Tunisia sono economiche: lei ha il potere di rispedire immediatamente tutti i tunisini nei porti di partenza;
– ma – al contempo – da Ministro della Repubblica qual è, visto che la Tunisia è stata messa in ginocchio dalle stesse assurde chiusure che lei vorrebbe riservare alla Sicilia, imponga al Governo italiano un’azione concertata di investimenti e presenze italiane in Tunisia (con un ruolo egemone della Sicilia, ovviamente), in modo che si possa replicare il miracolo successo trent’anni fa circa con l’Albania, da terra di esodo a nazione integrata;
– si faccia promotore della ADOZIONE DELLA TUNISIA; non fermeremo mai il flusso se avremo milioni di affamati dall’altra parte del Canale, e nel frattempo usi i suoi poteri nel breve termine per bloccare l’esodo;
– le immigrazioni dalla Libia non sono naufragi, sono traffici organizzati; e siccome quella porzione di Libia ormai è un protettorato turco, IMPONGA al Governo italiano di convocare l’ambasciatore turco e di porre termine IMMEDIATAMENTE a questo traffico; qualora non rispondessero la responsabilità ricadrebbe su di loro, e in tal caso faccia tutto ciò che è in suo potere, da Ministro della Repubblica, per capovolgere le alleanze e stringerne una con la Cirenaica di Haftar, con l’Egitto e con la Grecia, che oggi difenderebbero meglio l’interesse nazionale siciliano”.
“Si attivi, in una parola – scrivono sempre gli esponenti di Siciliani Liberi -per bloccare ogni ingresso irregolare in Sicilia, con ogni mezzo! Perché gli aumenti (tutto sommato pochi sinora) del numero dei contagiati, dipende praticamente SOLO DA QUESTO. E, di passaggio, un consiglio: i suoi numeri sui contagiati in isolamento domiciliare sono di nuovo quanto meno sospetti. Già a Giugno avete fatto una figura pessima portando di colpo da 500 a 100 il loro numero, dichiarando candidamente che avevate perso il conto. Ci sono fondatissimi sospetti che abbiate commesso lo stesso errore, a meno di non trovare una spiegazione al fatto che SOLO IN SICILIA ci sono malati che non guariscono neanche dopo due mesi. Se prende provvedimenti sulla base di dati che vengono aggiornati solo dal lato degli aumenti ci lasci quanto meno dubitare. E, in ogni caso, i positivi non ospedalizzati non sono un problema per nessuno! Sorvegliamo i ricoveri e soprattutto le terapie intensive, per ora assolutamente sotto controllo. La Sicilia non ha bisogno di terrore sanitario, né di sceriffi o capataz locali che cercano di lucrare sulla vicenda come scandalosamente sta già facendo il Governo dello Stato che, per la seconda volta, caso unico in Europa, ha sospeso la Costituzione come se fossimo in guerra dichiarata. Di stato di eccezione ce ne basta uno. Non prenda esempio da De Luca e la Campania: è un pessimo esempio. Non aggravi la situazione. La Sicilia ha bisogno di lavorare, di produrre, non di redditi di sudditanza. GIÚ LE MANI DALL’ECONOMIA SICILIANA, SIGNOR PRESIDENTE, LA SICILIA LE CHIEDERÀ CONTO DI OGNI ERRORE”.
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