Addio a Sergio Zavoli, grande giornalista e maestro indiscusso della televisione

5 agosto 2020

Con Sergio Zavoli scompare il più grande giornalista televisivo italiano. Oltre che giornalista, Zavoli è stato anche uno scrittore di successo

Sergio Zavoli, grande giornalista, scrittore e maestro indiscusso della televisione, ha lasciato oggi questa Terra all’età di 96 anni. Con lui se ne va un pezzo dell’informazione italiana, un uomo che, soprattutto con alcuni programmi televisivi, ha lasciato un grande segno nel nostro Paese.

Sergio Zavoli era nato a Ravenna nel 1923. Comincia giovanissimo a dedicarsi al giornalismo. E diventa giornalista professionista nei primi anni del secondo dopoguerra.

Nel 1947 lavora per Radio Rai come giornalista radiofonico.

Nel 1962 si occupa di sport e, in particolare, di ciclismo. Inventa la trasmissione televisiva ‘Processo alla tappa’, un programma che segue il Giro d’Italia.

Ma non si ferma allo sport. Nel 1968 è alla RAI. E chi ha un po’ di memoria ricorderà i suoi servizi televisivi nella Valle del Belice, in Sicilia, dopo il terremoto.

Zavoli ha ideato trasmissioni di grande successo come ‘TV7’, un programma televisivo di approfondimento di grande spessore culturale e giornalistico. Con TV7 Zavoli andava spesso contro il potere, mettendo a nudo le responsabilità.

Suoi anche i programmi ‘Nascita di una dittatura’, ‘AZ’ e ‘Controcampo’.

E’ stato anche condirettore del Telegiornale e poi ancora direttore del Gr1 (1976) e presidente della RAI dal 1980 al 1986.

Zavoli non ha mai nascosto la sua vicinanza al Partito Socialista Italiano.

E’ stato anche autore di libri di successo come ‘Socialista di Dio’, pubblicato nel 1981, che ha vinto il Premio Bancarella.

Dopo i sei anni alla presidenza della RAI ha continuato a svolgere sia l’attività di giornalista televisivo (con programmi come ‘Viaggio intorno all’uomo’, ‘La notte della Repubblica’, ‘Viaggio nel Sud’, ‘Nostra padrona televisione’), sia quella letteraria.

Nel 1998 ha vinto il Premio Cimitile con l’opera ‘Ma quale giustizia?’ (Edizioni ERI-RAI Piemme). Tra i suoi libri ricordiamo ancora ‘Dossier cancro’ (1999), ‘Diario di un cronista’ (2002), e ‘Il ragazzo che io fui’ (2011) che è un po’ la storia della sua vita.

E’ stato anche un protagonista della politica, eletto al Senato nelle liste dei Democratici di Sinistra nel 2001, nelle liste dell’Ulivo nel 2006 e nel Partito Democratico nel 2008 e nel 2013.

 

 

 

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