ZTL a Palermo, Giovanni Felice: “La scusa è la qualità dell’aria, la realtà fare cassa”

3 agosto 2020

Per commentare l’ultima trovata del Comune di Palermo – il ripristino della Zona a Traffico Limitato (ZTL) e le zone blu in piena emergenza Coronavirus – ci sembra molto centrato il post sul Facebook di Giovanni Felice, presidente di Confimprese Palermo

Il ritorno della ZTL a Palermo, ad Agosto, in piena emergenza Coronavirus?

“La scusa è la qualità dell’aria, la realtà fare cassa”.

Lo scrive su Facebook il presidente di Confimprese Palermo, Giovanni Felice. Che, nella sua analisi, parte dai “grafici dei flussi rilevati da ogni singola videocamera posta ai varchi” della ZTL. Da questi grafici, scrive, “si evince, ad oggi, un incremento medio pari al doppio dei flussi rilevati nei primi giorni del mese di Maggio 2020”.

Ebbene, scrive Felice, “appare assolutamente pretestuoso prendere a riferimento i primi giorni di Maggio quando ancora, per uscire da casa, bisognava fare delle autocertificazioni”. E’ normale, insomma, che i flussi di traffico si sarebbero duplicati.

“Nella delibera non c’è alcun riferimento alle condizioni della qualità dell’area – continua Giovanni Felice – tranne un generico ‘viste le risultanze delle relazioni legate all’emissione di particolato’; ed è assolutamente lesiva dell’intelligenza dei cittadini l’affermazione che la ZTL va reintrodotta ‘per fronteggiare l’aumento della mobilità urbana e al fine di limitare la diffusione di inquinanti derivanti dalle emissioni veicolari’ senza fare riferimento al reale stato della situazione”.

Per il presidente di Confimprese Palermo, “gli unici strumenti di misurazione della qualità dell’aria sono quelli della RAP con la presenza di alcune centraline proprio a ridosso della ZTL”.

Felice commenta, poi, gli sforamenti nel varco di via Roma.

“Premesso – dice sempre Felice – che questi sforamenti non giustificherebbero la reintroduzione della ZTL, paragonando i dati del trimestre Maggio-Luglio del 2020 con gli anni precedenti in cui era in vigore la ZTL, scopriremo che i dati delle centraline indicano quale anno con minori sforamenti proprio il 2020”.

Insomma, l’attuale amministrazione comunale sta reintroducendo la ZTL proprio quando non ce ne sarebbe bisogno!

“Il ragionamento che portiamo avanti – scrive ancora il presidente di Confimprese Palermo – non è tecnicistico e non vuole entrare nella qualità della delibera dove è evidente che si cerca di cucire un abito su misura per portare avanti una decisione politica che, a nostro avviso, è devastante per il tessuto economico cittadino. I benefici che i provvedimenti dell’amministrazione hanno portato al cd ‘percorso Unesco’ vanno mantenuti e, se possibile, implementati, ma tutto il resto è stato un fiasco clamoroso di cui bisognerebbe che l’amministrazione prendesse atto”.

“Non è con atti folcloristici, quali le ‘nuove piste ciclabili – conclude Felice – che produrranno altri danni a cittadini ed imprese, che si migliora la mobilità. Occorre un piano serio che parta dal 2020 e si proietti al 2030, e non al contrario, visto che i cittadini devono muoversi adesso e non tra dieci anni”.

Nella foto sopra, tratta da Blog Sicilia l’assessore comunale Giusto Catania e il presidente di Confimprese Palermo, Giovanni Felice

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