LA TESTIMONIANZA/ La geologa della Regione siciliana che aveva previsto il crollo del viadotto Himera

30 luglio 2020

Oggi del viadotto Himera, che si snoda lungo l’autostrada Palermo-Catania, si torna a parlare perché, a cinque anni dalla frana, dovrebbe essere riaperto al traffico. In questo articolo si ricostruire la storia di una dirigente della Regione siciliana che, dieci anni prima, aveva previsto tutto. Non manca, nella ricostruzione, qualche nota di amarezza  

di Ignazio Greco

Nel 2015 è crollato il viadotto Himera, lungo autostrada Palermo-Catania. Il Giornale la Repubblica scrisse:

“Nei cassetti di una Dirigente Geologo della Regione siciliana c’è un Dossier che 10 anni prima (2005), preannunciava il crollo del Ponte di Scillato”.

Il Dr. Morvillo (cognato del Giudice Falcone), alla lettura di questo articolo, essendo allora Presidente del Tribunale di Termini Imerese, competente per territorio, aprì un fascicolo inserendo nel registro degli indagati la Dr.ssa Daniela Alario nel cui Ufficio invio 3 poliziotti giudiziari per le dovute indagini. Misero a soqquadro la sua stanza, spulciarono, per 3 giorni tutti i documenti tecnici. La Dr.ssa Alario, che tornava a pranzo a casa, mostrava ai familiari la paura di dover ritornare anche nel pomeriggio dai Poliziotti (si sa, solo le Persone Oneste hanno paura di essere iscritti nel registro degli indagati).

La Dirigente mostrò la nota, protocollata, con la quale aveva inviato detto dossier alle Autorità Competenti (ANAS, Assessorato regionale Lavori Pubblici, VV.F., Protezione Civile, Genio Civile) e la nota di richiesta al Dirigente per la pubblicazione, sul Sito ufficiale della Regione siciliana, di detto Dossier, nel quale ci sono, tra l’altro, immagini fotografiche che illustrano i piloni poggiati in un grande lago pieno d’acqua, le enormi frane del terreno attorno agli stessi e una casa colonica a 2 piani inclinata di 45°, a pochi metri dei piloni (3 Ordini degli Ingegneri di Province del Nord Italia hanno anche inserito detto Dossier nei loro siti ufficiali, per l’importanza dello studio effettuato, con approfondita perizia e professionalità).

I Poliziotti presero le copie delle note e del Dossier e si congedarono. La Dr.ssa Alario, pochi giorni prima di detto sopralluogo della Polizia Giudiziaria, era rientrata da Milano dove, all’Istituto Neurologico “Besta”, le avevano diagnosticato la SLA Sclerosi Laterale Amiotrofica, una malattia mortale). Circa 1 anno dopo il sopralluogo, la Dr.ssa Alario si trovava a casa, perché le era stata riconosciuta “l’inabilità permanente al lavoro” dalla Commissione Medico-Legale, quando ricevette la visita di uno dei tre poliziotti per firmare il Verbale del sopralluogo. Il poliziotto, mentre la Dirigente firmava, le disse:

“Dottoressa lei può dormire sogni d’oro, saranno altri a pagare”.

La Dr.ssa Alario, dopo atroci sofferenze, si è spenta il 19 Febbraio dello scorso anno. Il marito ha sempre nella mente la frase del poliziotto:

“Saranno altri a pagare”.

Ha la piena convinzione che, se sua moglie avesse sbagliato, l’avrebbero arrestata, mentre gli altri no, forse perché sono troppo in alto?

Foto tratta da Mobilita.org

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