Ecco le dieci società più indebitate del mondo e i 5 Paesi con più debito aziendale/ SERALE

30 luglio 2020

Le notizie le prendiamo da un bell’articolo di ‘scenarieconomici.it’, che fa il punto della situazione con particolare riferimento alle industrie automobilistiche. Leggendo questo approfondimento scoprirete che i Paesi che fanno la morale all’Italia per l’alto debito pubblico non sono messe bene per il debito privati. Per non parlare delle prospettive…

Un interessante articolo di scenarieconomici.it ci racconta quali sono le 10 società più indebitate del mondo. Le notizie che leggerete sono molto importanti: scoprirete, infatti, che nei Paesi che fanno la morale all’Italia per l’alto debito pubblico ci sono società indebitatissime!

Al primo posto c’è la Volkswagen, nota casa automobilistica tedesca.

Al secondo posto c’è AT&T Inc. (abbreviazione di American Telephone and Telegraph Incorporated), una compagnia telefonica statunitense con sede a San Antonio, nel Texas.

Al terzo posto c’è la Daimler AG, gruppo tedesco che produce automobili e mezzi di trasporto per l’impiego militare e civile.

Al quarto posto la Toyota, la multinazionale giapponese che produce automobili.

Al quinto posto c’è la SoftBank, altra multinazionale giapponese che opera nel capo della telefonia fissa, telefonia mobile, Internet a banda larga, commercio elettronico, finanza, marketing, progettazione di semiconduttori e altro ancora.

Al sesto posto c’è la Verizon Communications, gruppo statunitense che opera sulla banda larga e telecomunicazioni.

Al settimo posto c’è la Ford Motor Company, storica casa automobilistica statunitense.

All’ottavo posto c’è la BMW, storica casa automobilistica tedesca.

Al nono posto c’è la Comcast Corporation, il più grande operatore via cavo degli Stati Uniti d’America.

Al decimo posto c’è la Anheuser-Busch, azienda statunitense che opera nella produzione di bevande alcoliche e analcoliche.

“Delle 10 società più indebitate – leggiamo su scenarieconomici.it -5 sono del settore auto, di cui tre tedesche. Una situazione che dovrebbe far pensare, anche perché le prime due sono i due colossi tedeschi del settore auto. In questo boom dei titoli c’è anche l’esplosione di finanziamento a favore dei clienti, ma comunque la struttura aziendale di questi colossi è molto fragile”.

La situazione, per le aziende automobilistiche, potrebbe peggiorare, perché con l’infezione di Coronavirus ancora in corso non sono molte le persone che pensano ad acquistare automobili.

L’articolo analizza le cinque nazioni che presentano il maggior debito aziendale, corporate.

Al primo posto ci sono gli Stati Uniti, al secondo posto la Germania, al terzo posto il Giappone, al quarto posto la Gran Bretagna, al quinto posto la Francia.

“Il settore auto – scrive scenarieconomici.it – viene ad influire in modo sostanziale sull’indebitamento complessivo corporate, portando la Germania in seconda posizione globale. Appare curioso come un Paese che fa le pulci a tutti gli altri per i debiti pubblici poi, nel privato delle proprie aziende, sia profondamente diverso”.

A questo punto il quotidiano economico pone una domanda:

“Cosa ha permesso sino ad adesso a Volkswagen di reggere il peso di un debito così elevato?”.

La risposta la dà sempre scenarieconomici.it: la casa automobilistica tedesca può contare sulle condizioni ambientali create dalla BCE (Banca Centrale Europea) e sulla redditività.

La BCE, questo è ormai noto, è controllata dalla Germania. E se fino ad oggi la redditività della Volkswagen (la seconda dopo la Toyta) è stata elevata, non sarà così quest’anno causa Coronavirus (per la cronaca, al terzo posto, per redditività c’è la BMW, al quarto posto la Suzuky, al quinto posto la General Motor).

“L’EBIT, il reddito operativo netto prima del pagamento di oneri finanziari e tasse – scrive sempre scenarieconomici.it a proposito del gruppo Volkswagen – è il secondo nel settore auto dopo quello di Toyota, regina mondiale delle vendite. Questo spiega bene come VW possa reggere senza apparenti problemi il proprio debito, ma la società si trova ad avere a che fare con due sfide”.

La prima sfida è “la redditività” che “è strettamente legata ai volumi di vendita. Il 2019 – prosegue il giornale economico – è stato particolarmente ricco da questo punto di vista , con un fatturato per 252 miliardi, ma quale sarà l’impatto del Covid-19? La società si presenta particolarmente fragile e si spiega l’intervento massiccio dello Stato tedesco”.

La seconda sfida è legata al fatto che “la società si presenta comunque più debole rispetto alle concorrenti dal punto di vista finanziario. Inoltre la crisi Covid-19 non porterà ad un boom delle sofferenze?”.

QUI L’ARTICOLO DI SCENARIECONOMICI.IT

Foto tratta da Yellow Motori

 

 

 

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