Sciopero alla Liberty Lines riuscito, ma l’ORSA denuncia: “Pressioni sui lavoratori”

24 luglio 2020

Pesante la dichiarazione di Gennaro Bottiglieri, segretario generale del sindacato ORSA. Le linee bloccate dallo sciopero. Il fastidio dei sindacati confederali che non vedono di buon occhio il sindacato autonomo 

Lo sciopero dei lavoratori della Liberty Lines, proclamato dal sindacato ORSA marittimi della Sicilia, è riuscito. Ci sono stati tentativi per sabotarlo, ma non ci sono riusciti. In ogni caso, non mancano le polemiche.

Dalle notizie in nostro possesso sono state bloccate le seguenti linee:

il catamarano che svolge il servizio tra Palermo e l’isola di Ustica, linea regionale bloccata con i lavoratori in sciopero dalle 09,00 alle 17,00;

sciopero dei lavoratori dell’aliscafo Tiziano che svolge il servizio tra Milazzo e le isole Eolie (linea statale);

sciopero del personale anche per il secondo aliscafo che svolge il servizio tra Milazzo e le isole Eolie (linea regionale);

sciopero del personale dell’aliscafo che svolge il servizio tra le isole Eolie e Messina (linea regionale).

Ma la vera notizia dello sciopero di oggi è il tentativo – come già accennato – di sabotare lo sciopero.

Sul quotidiano MESSINATODAY leggiamo una dichiarazione del segretario generale del Sindacato ORSA, Gennaro Bottiglieri:

“I lavoratori mi informano che stanno subendo, da parte dei dirigenti aziendali, pressioni a non aderire. Comportamento scorretto, si nota un segno di debolezza da parte dell’azienda a non volere un dialogo tra le parti. Si rimane sbalorditi dinnanzi a questo comportamento antisindacale”.

A quanto si racconta, ai sindacati confederali non piace il sindacato ORSA: cosa, questa, che non ci stupisce. Si tratta di un’organizzazione sindacale libera da condizionamenti, che si limita a difendere le ragioni dei lavoratori. Ma ormai, in Italia, questo modo di fare sindacato non viene visto di buon occhio.

Succede la stessa cosa tra gli operai della Forestale, nella Formazione professionale e via continuando. Ormai i sindacati confederali accusano il colpo, soprattutto quando al Governo c’è il centrosinistra: formazione politica che, in qualche caso, si mescola con il mondo sindacale…

Chi ne fa le spese sono i lavoratori. Che, ovviamente, si organizzano con propri sindacati autonomi per difendere i propri diritti. Succede, lo ribadiamo, con gli operai della Forestale, nella Formazione professionale e anche nel mondo dei trasporti.

Proprio nel mondo dei trasporti della Sicilia noi ne siamo diretti testimoni: due anni fa – era l’Aprile del 2018 – abbiamo pubblicato un articolo nel quale i sindacalisti dell’ORSA denunciavano la presenza di casellanti che guadagnavano più dei professori di Liceo! Non potete immaginare il ‘casino’ che è scoppiato…

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