Costantino Guzzo (SIFUS Confali): forse sui regionali il presidente Musumeci non ha tutti i torti!

23 luglio 2020

Il sindacalista racconta un episodio non esaltante. E’ la storia di un lavoratore della Formazione professionale, stremato dopo anni di attesa e di prese in giro da parte dei Governi regionali, che è stato bistrattato da un dipendente dell’assessorato alla Formazione professionale. Da qui la riflessione di Guzzo sui regionali visti dal presidente Musumeci… 

da Costantino Guzzo
del sindacato SIFUS Confali
riceviamo e pubblichiamo

Un tempo la parola data era sacra ed aveva un valore significativo e profondo! L’amministrazione regionale, ad oggi, sembra aver dimenticato questo valore, non curandosi del risvolto economico, psicologico e morale sofferto da migliaia di lavoratori della Formazione professionale per una “promessa” non mantenuta.

Dopo un’attesa durata 8 anni veniva finalmente presentato nella Finanziaria un un emendamento che prevede un impegno di 15 milioni di euro per finanziare un ammortizzatore sociale (precisamente l’integrazione della CIGD) agli operatori di questo settore.

Dopo mesi di solleciti e svariate manifestazioni dei lavoratori siamo riusciti ad incontrare l’assessore regionale al ramo, Roberto Lagalla, che in presenza degli onorevoli Vincenzo Figuccia e Nuccio di Paola ha assicurato che, entro fine Giugno, sarebbe stata pagata l’ integrazione del fondo di garanzia utilizzando parte dei “famosi” 50 milioni di euro. A tal fine lo stesso assessore ha preso l’impegno di presentare in Giunta una delibera che consentisse di anticiparne il pagamento attingendo da altri capitoli di spesa.

Ad oggi, purtroppo, questa promessa non è stata mantenuta. Ancora una volta il comparto degli ex operatori della Formazione professionale viene lasciato in grave sofferenza. Ci duole constatare che chi ci amministra continua ad agire dimenticandosi di queste persone.

Dietro gli ex lavoratori di questo settore ci sono persone, persone provate che non riescono più a vivere, sopravvivono e per tal motivo meriterebbero più attenzione. La vita di ogni lavoratore è sacra e bisogna averne il massimo rispetto!

Per rispetto ci riferiamo soprattutto alla capacità, da parte di chi amministra, di mostrarsi più tollerante nei confronti di una platea di lavoratori privata e derubata del proprio lavoro, oltraggiata è resa debole dai tantissimi anni di promesse della politica siciliana regolarmente disattese.

Sacrosanto rispetto per questi lavoratori che, a ragione, sollecitano le dovute spettanze. Necessario e doveroso sottolineare che la nostra Organizzazione sindacale ha sempre portato in piazza i lavoratori manifestando pacificamente, nel rigoroso e pieno rispetto dell’art .17 della Costituzione italiana, e si è sempre dissociata da qualsiasi forma di minaccia e violenza fisica e/o verbale. Il trattamento che è stato riservato ieri ad un nostro iscritto ha dell’incredibile.

Riteniamo ingiustificato il comportamento di un dipendente regionale dell’assessorato alla Formazione Professionale a noi, al momento, sconosciuto che, all’atto di protesta posto in essere dal lavoratore disperato, stremato ed esasperato dallo stato di necessità in cui versa reagisce con parole ed atteggiamenti a tratti minacciosi nei confronti dello stesso lavoratore.

Ci rincresce molto che a reagire così sia stato proprio chi, nel ruolo di dipendente regionale, avrebbe dovuto comprendere e riconoscere che aveva davanti a sé una vittima dei vari governi regionali succedutisi nell’ultimo decennio, una persona che meritava di essere ascoltata e forse anche soddisfatta nelle sue legittime richieste e non trattato con disprezzo e sufficienza.

A questo dipendente dell’assessorato alla Formazione professionale auguriamo di non doversi trovare mai nelle condizioni di questo lavoratore! Non è tollerabile che, dopo anni di promesse non mantenute ed impegni disattesi da parte dei nostri amministratori, piuttosto che attivarsi a soddisfare le esigenze dei lavoratori si reagisca con atteggiamenti ai limiti della legalità di fronte alle rimostranze della parte debole e lesa.

Un dipendente di una pubblica amministrazione mai e poi mai avrebbe dovuto avere un simile comportamento! Non abbiamo dichiarato noi che l’80% degli impiegati regionali sono dei fannulloni, ma a giudicare dall’inerzia non ci resta che concordare con il presidente della Regione, Nello Musumeci che, forse, non ha tutti i torti!

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti