Conte, PD, grillini e renziani bloccano la rivolta dei sindaci contro il 5G/ MATTINALE 488

23 luglio 2020

Ormai il Movimento 5 Stelle è praticamente uguale al PD e a Italia Viva di Renzi. Grazie al Decreto Semplificazioni, invece di semplificare la vita ai cittadini, il Governo semplifica la vita delle multinazionali delle telecomunicazioni che adesso potranno installare tutte le antenne del 5G che vogliono, in barba alla volontà dei cittadini

5G: il Governo Conte bis di PD, Movimento 5 Stelle, renziani e Liberi e Uguali mostra il proprio, vero volto. Ormai i Comuni italiani che si ribellano al 5G sono tanti, oltre 500: tutti a chiedere l’applicazione del Principio di precauzione, come se in Italia il diritto alla salute dei cittadini contasse ancora qualcosa: allora non resta che una via: impedire ai Comuni di difendere la salute dei cittadini rispetto a una tecnologia – il citato 5G di cui non si conoscono ancora appieno gli effetti sull’uomo e sull’ambiente.

Detto e fatto. Ci pensa il Decreto Semplificazioni che, invece di semplificare la vita ai cittadini, la semplifica alle multinazionali delle telecomunicazioni che adesso potranno installare tutte le antenne del 5G che vogliono, in barba alla volontà dei cittadini.

Eccolo, il vero volto di Giuseppe Conte e dei suoi compari del Movimento 5 Stelle, del PD, dei renziani e ‘comunisti’ vari. Il messaggio è chiaro: “l’innovazione digitale” viene prima della sicurezza dei cittadini. I sindaci potevano difendere la salute dei cittadini bloccando l’installazione delle antenne del 5G? Adesso non lo possono fare più!

Sì, niente più ordinanze degli amministratori locali contrari all’installazione delle antenne di quinta generazione.

Dichiara al quotidiano La Stampa il sindaco di Vicenza, Francesco Rucco, che lo scorso Maggio, con un’ordinanza, ha bloccato l’installazione delel antenne del 5G nella sua città:

“In questo modo il Governo esautora i sindaci che rappresentano la massima autorità sanitaria locale e che quindi hanno la responsabilità della salute dei cittadini”.

Ma cosa volete che sia la salute dei cittadini di fronte agli interessi economici del 5G? Hanno tagliato milioni di alberi, in Italia, per fare posto alle antenne del 5G e si dovrebbero preoccupare della volontà dei cittadini?

Ora, che una cosa del genere la faccia il PD, il partito che, in Italia, rappresenta la vera destra economica e finanziaria europea (con buona pace degli illusi che ancora votano questa forza politica che pensano ancora che sia ‘di sinistra’), beh, non c’è da stupirsi. Così come non c’è da stupirsi dei renziani, che sono ancora più a destra del PD.

Stupisce, invece, che questa linea politica liberticida (e di dubbia costituzionalità) venga adottata anche dal Movimento 5 Stelle: grillini, ma voi non eravate il movimento politico del popolo? Così finì la vostra avventura politica? Luigi Di Maio, Danilo Toninelli, Ignazio Corrao e  Alessandro Di Battista hanno qualcosa da dire?

Ecco in sintesi la nuova ‘legge’ voluta da PD, grillini, renziani e ‘comunisti’ di Liberi e Uguali:

“I sindaci non potranno introdurre limitazioni alla localizzazione sul proprio territorio di stazioni radio base per reti di comunicazioni elettroniche di qualunque tipologia e non potranno fissare limiti di esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici diversi rispetto a quelli stabiliti dallo Stato”.

“Mi confronterò con gli altri sindaci, cercheremo di capire come comportarci con le compagnie telefoniche che hanno avviato un ricorso nei confronti dei Comuni proprio su questo tema”, dice sempre Rucco a La Stampa. Il sindaco di Vicenza ricorda che la sua ordinanza “aveva solo la funzione di comprendere da Arpav e Ulss se la nuova tecnologia potesse arrecare danni alla salute pubblica tenuto conto che l’amministrazione intende favorire lo sviluppo di nuove tecnologie”.

Passerà tutto in cavalleria? Non crediamo che le cose andranno così.

Su Oasi Sana leggiamo un articolo da seguente titolo:

“Il giurista Ugo Mattei sul Decreto Semplificazioni: ‘Un blitz Conte-Colao contro i Sindaci Stop 5G che tutelano la salute’”.

“Le polemiche sulla manovra blocca ordinanze Stop 5G contraria ai Sindaci per la precauzione contenuta nel Decreto Semplificazioni fa discutere e solleva dubbi di costituzionalità, oltre che di opportunità politica. Intervenuto al Tg di Byoblu24, il noto giurista e costituzionalista Ugo Mattei, presidente del Comitato Popolare Difesa Beni Comuni e Comuni Stefano Rodotà ha dichiarato: ‘L’art. 6 ha fatto un vero e proprio blitz, ai danni dei sindaci ufficiali sanitari che hanno il dovere e il diritto di proteggere la propria popolazione. E’ un’operazione molto discutibile sia da un punto di vista civile che penale. Stravolge una vecchia legge che disciplinava il potere dei sindaci di regolamentare. E’ la risposta ai 500 sindaci italiani che avevano vietato il 5G sui propri territori. Si tratta di una grave violazione del potere dei sindaci che segue le raccomandazioni del Piano Colao. Il Governo rinuncia agli strumenti di tutela della salute pubblica e regala la possibilità di sperimentazione sulla popolazione”.

Intanto il Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia (TAR), sezione di Catania, ha accolto la richiesta di sospensiva della Vodafone Italia su Messina. Nella Città dello Stretto il sindaco, Cateno De Luca, lo scorso 27 Aprile, ha emanato un’ordinanza per bloccare l’installazione delle antenne del 5G. Si attende che i giudici amministrativi entrino nel merito.

Foto tratta da Il Primato Nazionale

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