SERALE/ Esimi deputati e senatori grillini: non è che dopo la sviolinata sul Recovery Fund ci proporrete il MES?

22 luglio 2020

Fino ad ora il ‘pacco’ Recovery Fund regge: Conte è stato bravo di qua, Conte è stato bravo di là. Siccome i soldi della Ue si materializzeranno nella primavera del prossimo anno (che poi sono soldi degli italiani) ci poniamo e poniamo la domanda: non è che, adesso, ci presenterete il MES perché Conte è stato bravo e ci possiamo indebitare? La riflessione di Stefano Fassina 

Allora, deputati e senatori grillini: la facciamo una chiacchierata tra di noi su questa sceneggiata del Recovery Fund? Fermo restando che condividiamo quello che hanno scritto il professore Massimo Costa ed Economicus, fermo restando che condividiamo quello che ha detto nel video l’ex Ministro Carlo Calenda, oggi vogliamo affrontare non il tema del Recovery Fund, già abbondantemente illustrato, ma il rapporto tra voi e i ‘banditi’ dell’Unione europea dell’euro.

Ricordate, grillini? Voi eravate contro l’euro: a un certo punto avete anche proposto un referendum sulla moneta unica europea. Acqua passata, vero? Noi, però, vi abbiamo creduto. Per favore, non prendeteci per stupidi: ancora non vi conoscevamo: non sapevamo che voi le battaglie le annunciavate solo per gabbare gli elettori, prendere i loro voti per poi fare l’esatto contrario.

Che volete: questa vostra ‘qualità’ l’abbiamo scoperta solo dopo il 4 Marzo del 2018. Siamo rimasti basiti, tanto per ricordare, quando vi siete alleati con la Lega di Salvini. Ma abbiamo detto:

“Vabbé, vediamo cosa fanno”.

Siamo rimasti ancora più perplessi quando vi siete rimangiati gli impegni per la chiusura dell’acciaieria ex ILVA di Taranto. Già allora abbiamo iniziato a prendere le distanze da voi.

Sapete, grillini, quando vi abbiamo ‘pittato’ del tutto? Era il Dicembre del 2018, in Parlamento si discuteva la manovra economica e finanziaria 2019. Il senatore Saverio De Bonis (che allora era ancora un grillino come voi) aveva presentato un emendamento che prevedeva interventi per gli agricoltori del Sud e della Sicilia. E cosa avete fatto, voi?

Lo avete ‘bocciato’. Insieme con la Lega, certo, che in quel momento controllava il Ministero delle Politiche agricole. E che, ovviamente, non poteva certo occuparsi dell’agricoltura del Sud! Però a noi hanno detto che eravate molto determinati a ‘bocciare’ gli interventi in favore dell’agricoltura del Sud.

Da allora abbiamo capito di che pasta siete fatti. Tanto che non siamo rimasti stupiti quando avete ‘chiuso’ l’alleanza con il PD, partito anti-meridionale per antonomasia. Infatti l’11 Settembre del 2019 abbiamo scritto il seguente articolo dal titolo:

“E se Beppe Grillo avesse già ‘chiuso’ l’accordo per far confluire il Movimento nel PD?”. 

Pensate un po’, grillini: noi a Settembre dello scorso anno, in solitudine, abbiamo ipotizzato non l’accordo tra voi e il PD, ma un’altra cosa: il Movimento 5 Stelle consegnato al PD.

L’anno scorso a Settembre, contenti voi, vi siete consegnati al PD.

Sapete ora qual è il problema, egregi parlamentari grillini? Che voi e il PD, con il capo del Governo Giuseppe Conte in testa, avete consegnato l’Italia all’Europa dell’euro: anzi, per essere precisi, a predoni della Ue.

In queste ore è quasi impossibile rendere edotti gli italiani dell’imbroglio Recovery Fund. In queste ore il ‘pacco’ l’hanno venduto bene: 209 miliardi di euro dati all’Italia, l’Europa cambia passo e bla bla bla. Dobbiamo aspettare ancora qualche giorno affinché gli italiani comincino a capire il raggiro.

Tra qualche giorno gli italiani scopriranno che, nonostante questa montagna di soldi del Recovery Fund, nei forzieri dell’Italia del PD (che è il partito che, pur avendo perso le elezioni, comanda), in questo momento, non c’è proprio nulla. Come diciamo noi in Sicilia, c’è pitittu nivuru…

Certo, il presidente Conte ha chiesto un anticipo del 10% sul Recovery Fund: e l’Europa gli ha detto subito sì. Arriveranno 20 miliardi di euro. Ma quando arriveranno? Forse a Gennaio del prossimo anno, forse a Febbraio. Forse.

Peccato che la crisi bussi alle porte già da ora. Anzi, per essere precisi, la pioggia di licenziamenti arriverà a Ottobre. Se ad Ottobre tornerà il Coronavirus – che Iddio non voglia – non ci sarà solo una pioggia di licenziamenti, ma un nuovo disastro economico a tutti gli effetti.

Cosa vogliamo dire, illustri grillini? Una cosa che voi sapete bene: e cioè che, tra qualche giorno, il Governo del quale fate parte dirà agli italiani che bisogna prendere i soldi del MES, il Meccanismo Europeo di Stabilità, i 37 miliardi di euro del fondo strozza-Stati.

Il MES che voi non volete (o non volevate?). Già hanno cominciato a sussurrarlo Renzi e quelli che vogliono ‘Più Europa’, perché quella che c’è ora non gli basta.

La verità, esimi deputati e senatori grillini, è che gli unici soldi disponibili, da qui a Febbraio del prossimo anno, sono i 37 miliardi del MES: ma guarda un po’ che combinazione astrale…

(L’altra verità è che i 209 miliardi di euro li pagheranno gli italiani: ma questo sarà chiaro dopo che l’Italia avrà attuato le ‘riforme’ in stile Grecia in cambio dei soldi del Recovery Fund che l’Europa si riprenderà imponendo tagli a lacrime e sangue, come in Grecia, magari arraffando beni immobili come fatto sempre in Grecia).

Tornando al presente: si potrà evitare il MES? Sì: producendo altro debito con un’altra bella emissione di titoli di Stato. Ma sia che tali titoli li sottoscrivano gli italiani, sia che li sottoscrivano gli investitori esteri (che non vedono l’ora di sottoscriverli per condizionare ancora di più l’Italia), sempre debito sarebbe, cari grillini. Sempre debito che aumenta, così come si incancrenisce l’invenzione balorda del rapporto Deficit-Pil (che aumenterà a prescindere, visto che il Prodotto interno loro italiano crollerà).

Che farete, allora, deputati e senatori grillini, tra qualche giorno, o tra qualche settimana? Col MES finirà come con la TAV, come con l’ILVA di Taranto, come con la TAP, come con l’agricoltura del Sud e via continuando con le vostre promesse mancate?

Che il Governo Conte bis brighi per approvare il MES non lo pensiamo solo noi: lo pensa anche l’ex vice Ministro dell’Economia, Stefano Fassina, che sulla propria pagina Facebook scrive:

“Con la martellante richiesta di accedere al MES, il PD vuole ridefinire, con il concorso di Forza Italia, la maggioranza a sostegno del Governo Conte? Sarebbe un grave errore sul piano economico e politico. Sul piano economico, sarebbe un segnale di difficoltà, in contraddizione con il miglioramento del clima finanziario dopo l’accordo di Bruxelles. Sul piano politico, da un lato, si allontanerebbe l’agenda dalle fasce sociali più in difficoltà; dall’altro, diventerebbe ancora più ristretto lo spazio per una politica economica autonoma, come se non fossero già pesanti le condizionalità previste per le risorse del Recovery Fund. Oggi, la priorità dell’esecutivo e della attuale maggioranza dovrebbe essere un’offensiva per correggere le regole europee di finanza pubblica e per sostenere l’ampliamento degli interventi dell Bce. Il MES è rimane una strada dannosa per gli interessi di lavoratrici e lavoratori”.

Fassina, che è un uomo politico di sinistra, dice due cose.

Prima cosa: che il Recovery Fund prevede condizionalità pesanti: cosa che noi abbiamo scritto la mattina in cui Conte ha presentato la sua ‘vittoria’ in Europa. 

Seconda cosa: che il PD, pur di acchiappare i soldi del MES, è pronto a sostituire i voti dei grillini che verrebbero a mancare in Parlamento per il sì al MES con i voti di Forza Italia (ma Zingaretti e compagni pensano veramente che i parlamentari azzurri seguano Forza Italia?).

La nostra previsione sapete qual è grandi grillini? Che esaurita la sbornia sulla ‘presunta’ vittoria di Conte a Bruxelles sta arrivando la resa dei conti. E’ sul MES e non sulle inutili chiacchiere di Conte vittorioso in Europa che vi vogliamo vedere all’opera.

Lo sputtanamento definitivo si avvicina?

Foto tratta da Dagospia

 

 

 

 

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