Palermo, il nubifragio del 15 Luglio e gli allagamenti: gli interrogativi inquietanti

18 luglio 2020

In questo articolo si prova a ragionare sui fatti oggettivi. Per esempio: la Circonvallazione di Palermo è dotata di un sistema di allontanamento delle acque meteoriche ben progettato e dimensionato che, bene o male, ha funzionato negli ultimi 30/35 anni. Perché negli ultimi anni i continui allagamenti? Quindi altre domande…

di Roberto Di Maria

Palermo. Il 15 luglio scorso la città è stata sconvolta da un temporale estivo che, in pochissimo tempo, ha trasformato in fiumi le strade urbane e sommerso decine di automobili. Miracolosamente, anche se per lunghe ore si è temuto il peggio, non ci sono state vittime; le immagini che abbiamo visto sono comunque inquietanti.

Sull’eccezionalità dell’evento si è detto molto, ma al di là delle clamorose inesattezze, come i 1.000 mm. di pioggia dichiarati dal sindaco, abbiamo visto troppe valutazioni pseudo-scientifiche da parte dei soliti esperti del Web. Basandosi su improbabili “tempi di ritorno”, qualcuno di essi ha persino giustificato il “collasso” delle reti fognarie, perdendo un’occasione per tacere, almeno come forma di rispetto nei confronti di chi, per miracolo, ha salvato la pelle.

In tal senso, non appare neanche corretto prendere per rappresentativi i 130 mm. rilevati da una stazione del quartiere Uditore, esistente da pochi anni ma ugualmente paragonati, addirittura, a dati del 1790. Occorre infatti sapere che la stima della quantità di acqua realmente caduta su un territorio di ampiezza congrua va effettuata su un numero altrettanto congruo di stazioni.

Martedì scorso, nello stesso territorio comunale, nello stesso tempo, altre stazioni hanno rilevato anche “solo” 30 mm di pioggia. Il che ci dà il senso di un evento intenso e raro, ma non eccezionale.

Chiarito, una volta per tutte, questo fondamentale aspetto, alcune domande sorgono spontanee:

1) Viste le esperienze del passato, era proprio così difficile prevedere la possibilità che si allagassero, alle prime piogge estive, i principali sottopassi, con particolare riferimento alla Circonvallazione?

2) Sappiamo che la Circonvallazione è dotata di un sistema di allontanamento delle acque meteoriche ben progettato e dimensionato che, bene o male, ha funzionato negli ultimi 30/35 anni. Se tutto va in tilt per un acquazzone estivo, è lecito chiedersi: in che condizioni erano caditoie, tombini e vasche di raccolta, e quando è stata effettuata l’ultima manutenzione del sistema di smaltimento delle acque meteoriche?

3) Esistono ancora in città i Vigili Urbani? Non era il caso di mobilitarli, in massa, per deviare il traffico dalle strade a rischio? Non vorremmo che, come avviene annualmente per gli autisti AMAT, le ferie estive ne abbiano ridotto la già scarsa presenza nelle strade cittadine…

4) Come mai non era stata diramata l’allerta meteo, ovvero soltanto una generica segnalazione in “giallo” appena ad est di Palermo? Naturalmente, al Comune si difendono proprio facendo leva su quest’ultimo aspetto… Ma conoscendo la condizione delle strade palermitane, che si allagano anche per fenomeni meno intensi, non era il caso di attivarsi ugualmente?

A poco serve, come ha fatto il sindaco, richiamare l’attenzione sul commissariamento del Comune per ciò che concerne il rischio idrogeologico, che nonostante il tempo trascorso non ha prodotto neanche l’inizio dei lavori per opere programmate da tempo. Una scusa che a noi sembra, casomai, un’aggravante.

Innanzitutto perché il commissariamento deriva proprio dall’inerzia dell’amministrazione comunale nel realizzare opere di presidio come il collettore fognario…. Magari si potrà scaricare la colpa dell’amministrazione precedente, ma c’è poco da consolarsi.

La ‘macchina’ amministrativa è pur sempre quella, e non ci sembra che l’attuale amministrazione abbia saputo accelerare più di tanto le procedure di appalto. Rammentiamo, solo per scrivere le prime emergenze che ci passano per la testa, che parliamo di un Comune dove in un anno e mezzo non si riesce a celebrare una gara di appalto di semplice progettazione, (sulla Circonvallazione quelle bloccate sono due, relative a svincolo Perpignano e ponte Corleone); dove non si riesce a produrre un PUMS che arrivi alla sufficienza, nella valutazione del Ministero dei Trasporti; dove non si riescono ad ottenere finanziamenti nemmeno per opere ritenute (secondo noi a torto) essenziali, come il Tram; dove persino duecento metri di strada richiedono tre anni di lavoro.

Per non parlare delle condizioni dei marciapiedi e delle strade, piene di immondizie di ogni tipo… che poi magari vanno ad intasare le caditoie (vi ricorda qualcosa?).

Prescindendo dal merito di tirare in ballo opere come il collettore sud orientale ed il sistema di Fondo Verde, che poco o nulla hanno a che fare con gli allagamenti della Circonvallazione, è proprio sicuro, il sindaco, che avrebbe fatto di meglio, se avesse avuto la responsabilità delle opere commissariate?

Ultima considerazione. Chissà se questo evento tragico meriti la dichiarazione dello stato di “calamità naturale”, riconosciuto spesso a volentieri anche a chi ha subito una pioggerella, in giro per l’Italia. Meglio se verso Nord…

Foto tratta da Palermomania.it

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