In Sicilia un soggetto sicilianista, keynesiano e sovranista c’è: si chiama “Siciliani Liberi”

11 luglio 2020

Ieri, nel nostro Mattinale (che trovate allegato alla fine di questo articolo), ci siamo chiesti come la Sicilia si aggancerà alle nuove formazioni sovraniste e socialiste che vedranno la luce sulle ceneri della vecchia politica ormai in disarmo e del Movimento 5 Stelle in dissoluzione dentro il PD. Il professore Massimo Costa ha risposto alla nostra domanda   

di Massimo Costa

Intelligente intuizione dell’amico Ambrosetti, che si chiede dov’è il soggetto politico che metta insieme sicilianismo, keynesismo e sovranismo.

In tutta Europa la falsa dicotomia tra destra e sinistra progressivamente si supera. Faticosamente anche in Italia, dove vari soggetti (Italexit, Gianluigi Paragone, Vox Italiae) stanno preparando l’alternativa.

Ma la Sicilia è un Paese a sé, non può andare attaccata al carro dell’Italia. Tutt’al più fare accordi elettorali con i sovranisti italiani (quelli VERI non certi buffoni che si presentano come tali ma che sono del tutto organici al sistema e parlano solo di immigrati, peraltro anche per finta).

Ebbene, caro Giulio, devo dire che quel partito C’È: si chiama SICILIANI LIBERI. Questo stralcio del suo manifesto costitutivo parla chiaro:

«Il nostro Movimento s’inserisce nella riscossa sovranista dei popoli contro una globalizzazione, guidata da pochi speculatori, che oggi sta affamando e destabilizzando il mondo intero. Il nostro Movimento è alternativo a tutti i partiti e gli schieramenti italiani che oggi inopportunamente rappresentano la Sicilia; un’alternativa per tutti quei cittadini onesti e laboriosi che non possono e non devono più sopportare le scelte austere e vessatorie di una classe politica tanto corrotta quanto asservita alla finanza internazionale che sta strangolando intere famiglie ed imprese. La Sicilia che vogliamo sarà uno Stato democratico, libero, pacifico, e tutelerà i fondamentali diritti sociali della persona umana. Nessuno sarà lasciato indietro ai margini della società».

Sicilianista, Keynesiano e Sovranista? Caro Giulio, eccoti servito. Per chi vuole approfondire legga qui di seguito:

https://www.sicilianiliberi.org/manifesto/

Se parliamo di un’offerta politica generale (per le grandi battaglie, per le regionali, le politiche, etc.) non ci sono scorciatoie. È su quel manifesto che dobbiamo iniziare a confrontarci, trovare convergenze o divergenze. Noi dobbiamo offrire ai Siciliani una via d’uscita, non un accordo di potere.

L’elettorato ha il palato fine, e di un nuovo lombardismo, di nuovo clientelismo, poi prono di fronte all’agenda globale, non ha assolutamente che farsene. E – detto per inciso – di fronte al caos degli sbarchi di immigrati, il tema non può essere lasciato alle rozze soluzioni di Salvini-Meloni, né all’accoglienza dissennata senza se e senza ma del PD o di Orlando a 600 clandestini al giorno.

L’alternativa oggi in Sicilia c’è. Si tratta solo di farla crescere.

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