SERALE/ Elezioni a Termini Imerese: la stella cadente di Lumia e i tre candidati del centrodestra

9 luglio 2020

Nella cittadina alle porte di Palermo che è stata per anni il ‘feudo’ dell’ex senatore del PD, Giuseppe Lumia, il centrosinistra sembrerebbe un po’ in crisi. E l’eventuale alleanza con i grillini non migliorerebbe la situazione. In forza sembra il centrodestra: forse un po’ troppo in ‘gas’, tanto da presentare, almeno fino ad ora, tre candidati. Tutti i nomi

Centrodestra unito in Sicilia in vista delle imminenti elezioni amministrative? Magari sarà così in tanti Comuni dell’Isola dove si vota, ma a Termini Imerese, almeno fino a questo momento, l’unità del centrodestra non c’è.

Elezioni molto particolari, quelle che si celebreranno a Termini Imerese, per molti anni ‘feudo’ incontrastato dell’ex senatore del PD, Giuseppe Lumia. Ma oggi il “Senatore della porta accanto”, come veniva chiamato Lumia ai tempi della presidenza della Regione di Rosario Crocetta, è un po’ in disarmo: non è più parlamentare e il suo sistema di potere non è più quello di una volta.

La sensazione che si avverte, mettendo un po’ il naso a Termini Imerese, è che il centrosinistra, questa volta, potrebbe passare il timone al centrodestra. Anche perché i possibili alleati del PD, i grillini, sembrano pure loro un po’ in crisi.

Insomma, i risultati non eccellenti dell’attuale Governo nazionale – dove peraltro il Movimento 5 Stelle, pur avendo quasi il doppio dei parlamentari del PD, né conta, né passa (è di queste ore la decisione di affidare la gestione del nuovo Ponte di Genova ad Autostrade: decisione del PD che i grillini stanno ‘inghiottendo’) – non potranno non avere ripercussioni negative in un soggetto politico che ha già subito pesanti sconfitte elettorali alle elezioni europee e alle elezioni regionali.

Da quello che si capisce, alla fine il candidato del centrosinistra dovrebbe essere Claudio Merlino. Mentre i grillini con il parlamentare regionale Luigi Sunseri che è la figura più rappresentativa di Termini Imerese, dovrebbero convergere sullo stesso candidato di centrosinistra. Ameno che un accordo politico su scala regionale non porti alla candidatura di del grillino Di Maio, solo omonimo dell’attuale Ministro.

Ma se il centrosinistra soffre per una probabile perita di consensi, il centrodestra, paradossalmente, soffre per un eccesso di candidati. Per ora ce ne sono tre. Il più forte sembra il candidato di Forza Italia, l’avvocato Francesco Caratozzolo, a quanto pare molto apprezzato dai cittadini: cosa, questa, che nelle elezioni comunali conta di più degli sponsor politici.

Il secondo candidato, o meglio, la seconda candidata sembra pure ben messa: si tratta di Anna Amoroso, presidente del Consiglio comunale uscente, già candidata nel 2014 nelle file del Megafono, il cartello inventato nel 2013 dall’allora senatore Lumia per ottenere la candidatura alle elezioni politiche nazionali.

Da quello che si capisce, Anna Amoroso sembrerebbe appoggiata da due formazioni ex democristiane: il Cantiere Popolare e l’UDC, che in Sicilia è rappresentato dal parlamentare regionale, Vincenzo Figuccia.

I terzo candidato è l’ex senatore del centrodestra, Antonio Battaglia. Su quest’ultimo, almeno per ora, sembrerebbe convergere il Movimento del presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci.

Come finirà non è facile prevederlo. Al tavolo stamani si sono seduti tutti i rappresentanti delle forze politiche e dei movimenti che fanno parte della coalizione di centrodestra. I lavori sono andati avanti speditamente fintanto che non non si è affrontata la candidatura di Termini Imerese. Più nomi al tavolo.

Caratozzolo parte con il sostegno di 4 liste. L’ex senatore Antonio Battaglia conta soltanto un imprimatur d’area da parte di Diventerà Bellissima. Mentre Anna Amoroso gode della fiducia di Antonello Antinoro, spedito da Saverio Romano a gestire la trattativa per conto del Cantiere popolare. Dopo un ampio dibattito, quando oramai sembravano tutti convergere sulla candidatura di Caratozzolo, l’estremo tentativo di Antinoro: 24 ore per far cambiare idea al leader di Forza Italia in Sicilia, Gianfranco Miccichè. Basteranno? Quali argomenti saranno messi in campo?

Forza Italia non rinuncerà alla poltrona di primo cittadino di Termini Imerese, anche in ragione del fatto che negli altri Comuni palermitani si va verso la candidatura di Gaetano Di Chiara a Villabate – espressione di Diventerà Bellissima e Sucato a Misilmeri in quota Lega.

Forza Italia, da tempo, ha puntato la sua attenzione su Termini Imerese e quindi, salvo incognite dell’ultimo minuto, non ci dovrebbero essere grandi sorprese.

 

 

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