Liberty Lines: il sindacato ORSA annuncia uno sciopero per il 14 Luglio

4 luglio 2020

Ormai è scontro frontale tra i vertici della società Liberty Lines e i lavoratori iscritti al sindacato ORSA. dallo stato di agitazione si passa allo sciopero. Con l’organizzazione sindacale, che oltre a denunciare le cose che non vanno in dodici punti, diffida la società a non effettuare pressioni sul personale

Il sindacato ORSA trasporti marittimi annuncia uno “Sciopero Regionale Soc Liberty Lines per il giorno 14 luglio di otto ore dalle ore 09 :00 alle ore 17:00”.

La comunicazione è stata inviata alle autorità competenti: Commissione di Garanzia
Scioperi Servizi Pubblici Essenziali, al Governo nazionale, al Governo regionale siciliano, ai Prefetti di Palermo, Trapani, Messina e Agrigento, alle Capitanerie di Porto di Palermo, Trapani, Messina e Milazzo.

In un comunicato i rappresentanti del sindacato ORSA scrivono di aver più volte chiesto di incontrare i vertici della società Liberty Lines, richiesta “rimasta inevasa”.

L’organizzazione sindacale ricorda che è in corso lo stato di agitazione, ma che fino ad oggi “nessuna convocazione e stata inoltrata alla scrivente dalla società Liberty Lines per le procedure di raffreddamento, atteso che la scrivente ORSA Marittimi, sin dal primo momento, si è resa disponibile ad un incontro con la società… considerato che la prerogativa principale è sempre” quella “di trovare soluzioni condivise, al fine di non arrecare disagi ai cittadini ed ai fruitori del servizio di trasporto”.

L’organizzazione sindacale indica 12 punti:

“Uguaglianza di remunerazione
1. Discriminazione d’impiego ed occupazione, causa delle negatività nella maturazione dei riposi
2. Improprio utilizzo delle ferie e riposi compensati
3. Comportamento antisindacale nel superamento mensile delle 60 ore di straordinario come da punto 6 art. 23 CCNL. Attualmente sulle linee ministeriali ne vengono effettuate 90, a discapito dell’occupazione e della sicurezza
4. Superamento delle 6 ore di navigazione come punto 3 art. 10 CCNL
5. Imbarco immediato per il personale a tempo indeterminato rientrante dallo sbarco per malattia o infortunio
6. Non liquidazione del TFR nello sbarco per malattia ed infortunio per il personale a Tempo Indeterminato
7. Orario di lavoro come art.4 CCNL
8. Non applicabilità del punto 4 art 36 CCNL, per cui la società non paga l’indennità stabilita per le giornate di ferie non usufruite durante l’anno.
9. Le giornate di Ferie devono essere godute durante l’imbarco e mai liquidate
10. Non godimento delle 10 ore di riposo sui due turni di servizio nell’arco delle 24 ore come da D.L. 271/99
11. Pagamento RS per il personale sulle linee ministeriali che prende servizio a Milazzo
12. Riconoscimento dei giorni brevi di malattia, attestati da certificazione medica, invece dell’illecito smaltimento dei giorni di ferie o di riposo”.

Il sindacato ORSA marittimi “proclama un’azione di sciopero, così articolato: 8 (otto ) ore, del 14 luglio 2020 alle ore 09.00 alle ore 17:00 di tutto il personale marittimo. Si precisa che verranno garantiti i servizi minimi essenziali così come previsto dalla 146/90 e s.m.i. . si invita la azienda a fornire informazioni per i disagi legati allo sciopero in corso”.

“Segnaliamo – si legge sempre nella nota dell’ORSA – che la sentenza di Corte di Cassazione N. 12811 del 3 giugno 2009 e (più recentemente nella giurisprudenza di merito Trib. di Milano 23 febbraio 2016), qualora ve ne fosse stato bisogno, ha confermato il divieto di sostituire il personale scioperante con dirigenti e/o superiori gerarchici. Rammentando che è fatto quindi divieto di sollecitazioni dirette ai quadri del settore, affinché il giorno dello sciopero, seppur coincidente con il loro riposo settimanale, si presentino al lavoro per garantire la circolazione delle navi. Per quanto sopra, la scrivente diffida la società in indirizzo a porre in atto tali condotte, nonché ad effettuare, nei giorni immediatamente precedenti lo sciopero, iniziative formali e/o informali tendenti a conoscere preventivamente l’adesione o meno dei lavoratori allo sciopero e qualsiasi altra forma di ‘pressione’ sul personale”.

Foto tratta da Messina Oggi

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