I migranti algerini sbarcano in Sardegna. Non mancano le polemiche legate alla paura del Coronavirus

1 luglio 2020

Non è solo la Sicilia meta dei migranti che arrivano dall’Africa. C’è anche la Sardegna, dove in queste ore arrivano migranti dall’Algeria, Paese dove il Coronavirus o COVID-19 è in aumento

I migranti arrivano anche in Sardegna. Per la precisione, dall’Algeria. E non mancano le polemiche.

“Quattro gli sbarchi più consistenti, tre solo nel mese di Gennaio – scrive L’UNIONE SARDA.it -. Poi il Covid ha bloccato tutto e adesso, tra allerta che cala in Italia ma soprattutto tempo che migliora, riprendono gli arrivi di persone in cerca di una vita migliore. Sono 88 quelli approdati nell’Isola in 48 ore tra Sant’Antioco, Porto Pino, Carloforte, Teulada e Chia. Per impedire che i migranti sparissero, nel litorale di Chia sono arrivati i carabinieri di Sarroch, Pula, Domus de Maria, Pirri e Stampace: tutti gli algerini sono stati trasferiti nel centro di accoglienza di Monastir dove osserveranno il periodo di quarantena”.

Come avviene in Sicilia – dove sono già arrivati migranti positivi al Coronavirus – c’è un po’ di paura tra gli abitanti della Sardegna.

“Dopo le parole del deputato di Fratelli d’Italia Salvatore Deidda- leggiamo sempre su L’UNIONE SARDA.it – che invoca l’utilizzo di navi militari per fermarli” e chiede anche di “pattugliare il tratto di mare fra la Sardegna e le coste dell’Algeria”, anche gli amministratori locali si dicono “preoccupati dal rischio contagio visto che i migranti provengono tutti da una zona dove in queste ore il numero dei malati di COVID-19 continua a salire”.

In effetti, la situazione in Algeria, con riferimento al Coronavirus o COVID-19 non è proprio tranquillizzante.

“Dopo due giorni di rialzi record – scriveva due giorni fa l’ANSA – l’Algeria registra un leggero calo nella crescita dei contagi da Coronavirus. Sono infatti 298 i nuovi casi di COVID-19 registrati nelle ultime 24 ore che portano a 13.571 il bilancio totale dei contagiati nel Paese. Lo ha reso noto il ministero della Sanità di Algeri attraverso le parole del portavoce della Commissione speciale per il monitoraggio della diffusione della malattia, Djamel Fourar, precisando che i decessi sono saliti a 905. In aumento anche i guariti che diventano 9674. 42 i pazienti in rianimazione. Tuttavia la riapertura delle frontiere, che era stata prevista per il primo luglio ‘non è all’ordine del giorno’, ha annunciato il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune, ordinando di mantenere chiusi i confini fino alla fine della crisi del Coronavirus che ha conosciuto negli ultimi giorni un’impennata di contagi”.

I confini dell’Algeria sono chiusi in entrata, ma non in uscita, se è vero che migranti provenienti dall’Algeria arrivano in Sardegna.

Leggiamo ancora su L’UNIONE SARDA.it.

“Concetta Spada, sindaco di Domus de Maria, teme che sia solo l’inizio: ‘Se continueranno ad arrivare in più punti sarà sempre più difficile intervenire – dice – abbiamo incontrato la società che ha installato le telecamere di sicurezza nel nostro litorale perché è necessario intensificare i controlli’. Per Daniele Serra, primo cittadino di Teulada, bisogna evitare gli arrivi nelle spiagge affollate: ‘La maggior parte degli approdi si verificano nelle ore notturne e in questi anni la macchina per gestire gli sbarchi è stata perfezionata: quasi mai i migranti arrivano a contatto con i residenti'”.

Foto tratta da Il Messaggero

QUI L’ARTICOLO E L’UNIONE SARDA

QUI L’ARTICOLO DELL’ANSA

 

 

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