Compenso di 51 mila euro per Antonio Candela, arrestato per lo scandalo-sanità

1 luglio 2020

Il Governo regionale siciliano di Nello Musumeci deve essere nel pallone. Non riusciamo a spiegare in modo diverso, in questo momento, un provvedimento del genere. Il comunicato dei parlamentari regionali grillini che denunciano questa incredibile storia

La notizia è incredibile. La leggiamo in un breve comunicato diramato dai parlamentari regionali del Movimento 5 Stelle:

“Arrestato nell’ambito della recente operazione che ha sconvolto la sanità siciliana, ma la Regione impegna oltre 51.000 euro per liquidare ad Antonino Candela i compensi relativi al suo incarco come coordinatore dell’emergenza Coronavirus”.

“Definire questa operazione una vergogna è certamente un eufemismo – affermano i deputati del M5S all’Ars, componenti della commissione Salute, Francesco Cappello, Giorgio Pasqua, Salvatore Siragusa e Antonio De Luca -. Già la nomina di questa persona, come coordinatore dell’emergenza anti-COVID era stato un errore madornale di Musumeci, si eviti di aggiungere errore ad errore”.

In effetti il Governo regionale – con in testa il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, e l’assessore alla Salute-Sanità, Ruggero Razza – questa avrebbe potuto evitarla.

“Il provvedimento – afferma Cappello – va ritirato in autotutela. Il segnale che arriverebbe ai cittadini sarebbe veramente disastroso”.

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