Vogliono abbattere le statue di Gesù, di Maria e di San Michele Arcangelo

24 giugno 2020

L’ondata di anti-razzismo, in alcuni casi molto sopra il rigo, coinvolge ormai non soltanto gli Stati Uniti, ma anche altri Paesi del mondo. Di mezzo non ci vanno solo le testimonianze del razzismo, ma anche altri simboli chiamati in causa da ‘riletture’ della storia e del cristianesimo

La violenza contro i simboli non risparmia le statue di Gesù, di Maria e di San Michele Arcangelo. Così vanno le cose in questi giorni. Così funziona per ora l’antirazzismo. Si parla molto dei Black Lives Matter (BLM, letteralmente “le vite dei neri contano”). Si tratta di un movimento attivista internazionale nato all’interno della comunità afroamericana.

Secondo uno dei leader delle proteste anti-razziste esplose negli Stati Uniti dopo l’omicidio di George Floyd e poi in altri Paesi del mondo, le statue che raffigurano Gesù come “un europeo bianco” andrebbero abbattute.

Motivo: “Sono un simbolo suprematista, Gesù aveva la carnagione scura”.

Colpisce il tweet pubblicato due giorni fa da Shaun King, scrittore americano ed attivista per i diritti civili:

“Sì, penso che le statue che raffigurano Gesù come un europeo bianco debbano essere abbattute, sono una forma di suprematismo e lo sono sempre stato, nella Bibbia quando la famiglia di Gesù voleva nascondersi indovinate dove è andata? In Egitto, non in Danimarca, buttatele giù”.

Nel mirino anche le statue di Maria e anche l’immagine di San Michele Arcangelo.

Confessiamo che queste forme estreme di protesta ci lasciano molto perplessi.

 

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