Trasporti marittimi in Sicilia, Angelo Giorgianni scrive al presidente Nello Musumeci

22 giugno 2020

Il magistrato Angelo Giorgianni – che ha lanciato un a campagna per fare chiarezza sul ‘complicato’ mondo dei trasporti marittimi della Sicilia – ha scritto una lettera aperta al presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci. Sollevando una serie di problemi in parte già segnalati dalla Magistratura amministrativa. La storia degli oltre 100 milioni di euro di contributi erogasti da Stato e Regione siciliana

di Angelo Giorgianni

Illustre Presidente Musumeci,
con questa lettera aperta inviatale anche per mail, sono costretto a ritornare su un argomento già rappresentatole, rispetto al quale avevo registrato con soddisfazione le sue rassicurazioni in ordine alle mie segnalazioni sul Monopolio nei Collegamenti Marittimi in Sicilia e sui disservizi che incidono pesantemente sulla vita e sull’Economia degli abitanti delle Isole Minori. Nonostante il suo impegno ad investire del problema l’Assessore e gli uffici competenti, a cui avrà sicuramente dato corso, debbo però lamentare che non sembrano essere seguiti provvedimenti dell’Assessorato competente, risolutori delle criticità da me rassegnate, che, peraltro, non saranno state ritenute di interesse pubblico e/o utili, poichè sono stati convocati tavoli di concertazione con Associazioni, Comitati …… per la soluzione dei problemi da cui sorprendentemente sono stato escluso, benché fossi anche primo firmatario della Class Action sui Trasporti Marittimi.

Al riguardo, come è a lei ben noto, l’Autorità Garante Concorrenza e Mercato nel 2017, in esito a segnalazioni e interrogazioni plurime di è occupata del problema relativo ai Trasporti Marittimi Siciliani, ma pur ritenendo che “L’attuale assetto dei collegamenti marittimi relativo alle isole minori in Sicilia, caratterizzato dalla creazione di posizioni di monopolio in diversi collegamenti, potrebbe essere in misura sostanziale influenzato da una non corretta applicazione della normativa e dei principi comunitari sulla liberalizzazione del cabotaggio marittimo da parte delle amministrazioni competenti” non ha adottato nessun provvedimento. Infatti, ha escluso la sua competenza difettando la fattispecie dei requisiti di legge ( valore ……..) ma ha ritenuto sussistere la competenza del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, del Presidente dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti e del Presidente della Regione.

Nel frattempo il Monopolio si è consolidato, poiché, dopo l’acquisizione della Siremar da parte di SNS, i gruppi Morace e i Franza hanno concordato uno ‘spacchettamento’ della società, a fine giugno del 2016, concordando che il ramo traghetti va alla Caronte&Tourist, alias gruppo Franza, e che il ramo aliscafi va a Ustica Lines (oggi Liberty lines, ovvero il gruppo Morace). La società da Spa diventa così società consortile.

Con la convenzione del 12 aprile 2016 formalmente residuava la concorrenza di NGI, USTICA Lines, Gruppo Caronte Tourist, pur essendo presenti SNS, mentre dopo detta operazione il Monopolio si è consolidato consegnando a Liberty Lines il controllo assoluto dei collegamenti veloci ed al Gruppo Caronte-Tourist, arricchito dalla fusione con NGI, il controllo dei Collegamenti per nave.

Ma il danno ulteriore per i consumatori è stato che si è passato da un servizio integrato, navi-aliscafi che avrebbe garantito maggiore funzionalità, con l’uso sostituitivo di tutti i mezzi per far fronte ad avarie, condizioni meteo marine avverse, corse insufficienti rispetto ai passeggeri…, ad una netta divisione dei servizi. Se i servizi fossero sempre di qualità adeguata ai prezzi elevati praticati, piangeremmo con un occhio (per l’onerosità) ed invece siamo costretti a subire sistematici disservizi ( avarie dei natanti, corse soppresse, ritardi…).

Le cospicue risorse pubbliche erogate ai monopolisti imporrebbero, invece, un servizio di qualità ed a prezzi competitivi… la convenzione del 12 aprile 2016 tra Ministero delle Infrastrutture ed SNS (oggi Liberty Lines e Siremar?) prevede un corrispettivo di euro 55.694.895 annuo per i servizi cosiddetti essenziali sino all’11 aprile 2028 , a cui si aggiungano euro 46.828.251,5 (IVA esclusa) per servizi integrativi affidati dalla Regione siciliana. Pertanto, per i Trasporti marittimi in Sicilia, Stato e Regione corrispondono annualmente agli Armatori euro 102.523.146,5, che continuano ad utilizzare anche vecchi natanti dell’ex Siremar, addirittura acquistati con la previsione di prezzo differito della cessione del ramo cabotaggio al 11.4.2022 e 11.4.2024.

È proprio delle linee di interesse regionale si è occupato il CGA che, con sentenza nel 2018, ha ordinato “la trasmissione di tutti gli atti di causa, compresa la presente sentenza, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trapani nonché alla Commissione europea-Direzione generale della concorrenza, e all’Autorità garante della concorrenza e del mercato, per quanto di loro rispettiva competenza.” Infatti ha ritenuto che “l’evidenza di uno o più procedimenti penali in corso coinvolgenti alcuni dei protagonisti della vicenda, come anche il frequente richiamo al tema degli aiuti di Stato e più in generale all’obiettivo della tutela della concorrenza che, anche per il periodo successivo alla gara annullata, parrebbe ben lungi dall’essere raggiunto nel settore del trasporto marittimo verso le isole minori della Sicilia, imponesse la trasmissione predetta.

Il CGA, con la sentenza richiamata, ha peraltro rilevato in generale, con riferimento alla base d’asta di ogni bando di gara per i Collegamenti marittimi, che la compensazione (leggasi contributi) non deve eccedere quanto necessario per coprire i costi, tenendo conto sia degli introiti che si ricavano dal servizio che di un margine ragionevole di utile… altrimenti attraverso l’erogazione di risorse pubbliche a singole imprese si realizzino veri e propri aiuti di Stato, distorsivi della concorrenza…”.

Tutto ciò sarebbe in violazione della normativa europea e dei principi fissati dalla giurisprudenza della Corte di Giustizia UE, e potrebbe determinare l’invalidità euro-unitaria del bando e nell’insieme della procedura.

Nonostante quanto sopra e nonostante la diffida inoltrata, primo firmatario lo scrivente, da Consumatori Associati, l’Assessorato regionale ai Trasporti non ci risulta sia intervenuto per risolvere questo monopolio, né ha reso pubbliche, come la trasparenza impone, le misure adottate per le violazioni segnalate, anche con la diffida, di sua competenza, così come comunicato dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti con riferimento alla diffida predetta.

In particolare il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, con la nota allegata, testualmente ha ritenuto che “… Le funzioni ed i compiti di vigilanza sulle attività previste dalla Convenzione per l’esercizio dei servizi di collegamento marittimo con le isole minori siciliane, ai sensi del D.L. n.69/20B, risultano sempre attribuiti alla Regione siciliana.
Nel rispetto del principio di buon andamento dell’azione amministrativa, questa Amministrazione ha seguito tuttavia le attività svolte dall’attuale esercente pur nel rispetto del quadro legislativo e contrattuale. Sono stati acquisiti informazioni per l’attività di vigilanza su alcuni aspetti quali l’assetto delle navi in servizio e le comunicazioni relative alle omissioni di corse per avverse condizioni meteo e per problemi tecnici. Si è altresì manifestata la disponibilità a collaborare con l’Ente regionale per l’affronto delle tematiche di carattere generale.
In riscontro all’atto di diffida presentato dalla S.V. ex artt. 1 e 3 del D.Lgs. 20 dicembre 2009 n. 198 si fa però presente che, in virtù di quanto sopra espresso e del parere reso dali’Avvocatura Generale dello Stato il 30 novembre 2018, in ordine all’efficacia della convenzione stipulata l’11 Aprile 2016 con Società di Navigazione Siciliana per i collegamenti tra la Sicilia e le proprie isole minori, la Regione a cui viene estesa la presente per conoscenza, è l’ente che può attualmente attivare gli strumenti previsti dalla Convenzione per l’equilibrio di interessi cui essa è sottesa…”.

Per completezza con la nostra diffida chiedevamo:
1) la verifica, con riferimento al periodo di tempo che va da agosto 2012 ad oggi, del corretto e compiuto adempimento degli obblighi gravanti sulla Compagnia Navigazione Siciliana (Join Venture tra Caronte /Tourist e Ustica Lines);
2) la verifica del corretto e compiuto adempimento/osservanza degli obblighi/oneri gravanti sui Ministeri Vigilanti (ai sensi dell’art. 10, rubricato “Vigilanza”; dell’art. 11, rubricato “Piani generali e schemi di contratto”; dell’art. 12, rubricato “Idoneità’ delle navi e prove in mare”; dell’art. 13, rubricato “Penalità” e dell’art. 14, rubricato “Risoluzione del rapporto per inadempimento della Società” della “Convenzione per l’esercizio di servizi di collegamento con le isole minori siciliane” del 30 luglio 2012 — n. rep. 55);
3) l’ applicazione, ove accertata la sussistenza dei presupposti e con riferimento ai periodo che va da agosto 2012 ad oggi, delle penalità previste dall’art. 13 (rubricato “Penalità’) della “Convenzione per l’esercizio di servizi di collegamento con le isole minori siciliane” del 30 luglio 2012 – n. rep. 55, nella quantificata misura di €.6.822.302,00 ovvero nella maggiore o minore entità che verrà accertata;
4) l’attivazione, ove accertati i presupposti, della procedura per la risoluzione del rapporto prevista dall’art. 14 (rubricato “Risoluzione del rapporto per inadempimento della Società”) della “Convenzione per l’esercizio di servizi di collegamento con 1e isole minori siciliane” del 30 luglio 2012 – n. rep. 55;
5) provveda, ove non venga risolto il rapporto, a rimuovere le cause dei lamentati disservizi, previa effettuazione di una ricognizione completa degli standard qualitativi ed economici dei servizi di trasporto marittimi, dall’agosto 2012 ad oggi, nonché a garantire l’ossequiosa osservanza della regolamentazione pattizia, di cui in “Convenzione per l’esercizio di servizi di collegamento con le isole minori siciliane” del 30 luglio 2012 – n. rep. 55, in ogni sua parte;
6) a provvedere ad assumere senza ritardo o ii ulteriore iniziativa ritenuta o opportuna.
7) a provvedere a pubblicare gli esiti della diffida ai fini di una migliore conoscibilità da parte di tutti i cittadini, nonché a comunicare tutte le iniziative assunte, ai sensi dell’art. 3, comma 1, Dlgs n. 189/09 a Consumatori Associati.

Rispetto a quanto sopra, ad oggi non si sono avute le determinazioni del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, del Presidente dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti e del Presidente della Regione, direttamente chiamati in causa dall’Antitrust, anche perché solo la Regione siciliana avrebbe dovuto intervenire, avendo il Ministero chiarito nei termini predetti la competenza sul punto.

Ed infatti, superata la questione della competenza in ordine ai controlli, affidata alla Regione siciliana, ci saremmo aspettati un riscontro da parte dell’Assessore Regionale ai Trasporti e la rapida doverosa adozione dei provvedimenti, ma i fatti ci hanno smentito, e non solo il silenzio al riguardo continua ad essere assordante, ma si continuano a registrare riduzioni di corse sovvenzionate e ingiustificati aumenti del costo dei biglietti e si vocifera di una proroga del servizio ai Monopolisti. Al riguardo tutti si interrogano sull’ammissibilità di questa eventuale proroga, a meno che non sia limitata al tempo necessario per effettuare il doveroso recupero delle corse non effettuate, benché pagate, anche con riferimento alla drastica riduzione durante l’Emergenza Sanitaria.

Concludendo, sembra inaccettabile che mentre il Monopolio continua ad imperare incontrastato e si consolida (grazie anche alle risorse pubbliche, erogate con grande generosità e con procedure opinabili, come la cronaca giudiziaria ha tristemente documentato), crescono i disservizi e lievitano i prezzi, in danno degli isolani e del Turismo delle Isole… e così, lentamente ma ineluttabilmente, si indebolisce l’Economia delle Isole e con essa vengono vanificati i sacrifici di tante generazioni.

Infatti, siamo appena usciti da una emergenza sanitaria che ha penalizzato fortemente l’Economia Siciliana e richiederà lo sforzo ed i sacrifici di tutti per farla ripartire, ma per le Isole ciò non sarà sufficiente se non supereremo le criticità dei trasporti. In questa ottica, bisogna avere la consapevolezza che i prerequisiti per la ripartenza dell’Economia sono i servizi competitivi e di qualità a partire dai trasporti. Infatti, i collegamenti marittimi non saranno attenti e funzionali all’esigenze del territorio (efficienti e meno onerosi), gli Isolani saranno condannati ad assistere al progressivo declino del loro Turismo ed al tracollo della loro Economia.

Tutte queste tematiche, da cui dipende il futuro di queste Isole, appartengono alla competenza dell’Istituzione che lei autorevolmente rappresenta e richiedono attenzioni e/o soluzioni tempestive ed adeguate, ispirate solo dall’interesse pubblico.

La sua dirittura morale esclude categoricamente la possibilità che interessi privati possano interferire nell’adozione di doverosi e necessari provvedimenti ed il suo agire passato documenta la sensibilità e solerzia nel farsi carico e risolvere problemi, anche difficili, delle nostre comunità e per questo sollecito il suo intervento, necessario per dare un futuro alle isole minori, riaccendendo la speranza di tanti giovani, sempre più spesso costretti ad abbandonare queste isole, nell’angosciosa ricerca di un lavoro.

Certo del suo autorevole intervento, la ringrazio per l’attenzione e porgo cordiali saluti.

Foto tratta da GeosNews

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