Palermo, il ‘caso’ Decathlon e i monopolisti degli articoli sportivi

18 giugno 2020

Il leader degli Indipendentisti siciliani interviene sul ‘caso’ Decathlon, il gruppo al quale è stato impedito di operare a Palermo. In poche righe una possibile spiegazione di che cosa ci potrebbe essere dietro questa storia

da Ciro Lomonte
segretario politico del Movimento Siciliani Liberi
riceviamo e pubblichiamo

Siamo alle solite. Il sindaco della città, Leoluca Orlando, è privo di un programma lungimirante per Palermo, che si tratti di pianificazione urbanistica o di altro. Le recenti inchieste giudiziarie, peraltro, la dicono lunga sulle mani di chi ha lasciato le redini dell’edilizia privata e del progetto per il Tram.

Nelle sue “visioni” c’è fondamentalmente il calcolo politico su chi gli porta voti, con slogan ideologici che servono ad allinearsi con i padroni esterni agli interessi reali della Palermo reale.

Nel Centro storico sono stati fatti fuori artigiani e commercianti per favorire la Grande distribuzione organizzata. Nelle aree industriali si fa ostracismo a Decathlon che costringerebbe i monopolisti degli articoli sportivi ad abbassare i prezzi.

Abbiamo bisogno di un sindaco che faccia davvero gli interessi dei cittadini e non di una casta ristretta senza scrupoli.

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