Crisi economica provocata dal Coronavirus: domani manifestazione di protesta dell’USB a Palermo

15 giugno 2020

La televisione ci dice che il Governo Conte bis sta provvedendo per tutti. Se leggiamo i grandi giornali apprendiamo che il capo del Governo è gradito alla popolazione e, addirittura, sta creando un nuovo partito. Poi, però, apprendiamo che milioni di persone sono in difficoltà e che, a partire da metà Giugno, saranno senza tutela. Qual è la verità?    

La crisi economica provocata dalla pandemia ci Coronavirus ‘morde’. E siccome non siamo in Germania – dove le famiglie e le imprese sono state tutelate – ma in Italia, dove si sono sentite tante parole, dove si sono visti tanti Decreti governativi, ma dove i risultati sono stati parziali o non si sono visti proprio (sono ancora tante le persone che hanno perso il lavoro e che non hanno ancora ricevuto la Cassa integrazione, per non parlare dei ritardi per i ‘famigerati’ 600 euro), ecco che arrivano le proteste sociali.

“La Federazione del Sociale USB – leggiamo in un comunicato – lancia una Giornata di mobilitazione nazionale con presidi e manifestazioni di fronte alle sedi delle istituzioni regionali per domani martedì 16 giugno. A Palermo l’appuntamento è alle ore 11,00 in via Cavour 6, con un presidio presso la Prefettura”.

“La crisi sanitaria – si legge nel documento che presenta dell’iniziativa di domani – ha fatto venire alla luce l’estrema vulnerabilità di tanta parte della popolazione che da anni vive di redditi precari e intermittenti e che si è trovata fin da subito completamente sprovvista di forme di tutela del reddito. I provvedimenti del governo hanno coperto solo in piccola parte chi lavora con contratti atipici, chi svolge attività saltuarie o stagionali, chi non ha un contratto regolare full time. Da metà Giugno però anche chi ha potuto godere di un ammortizzatore sociale come la Cig o il Fis (ammesso che lo abbia effettivamente percepito) si ritroverà completamente scoperto”.

“La pazienza è finita – spiega Claudia Urzì – responsabile regionale della Federazione Del Sociale USB Sicilia – perché pretendiamo misure economiche certe per tutta la durata della crisi; nessuna deroga ai contratti nazionali ma, al contrario, una campagna per la stabilizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori precari e intermittenti impiegati in tutti i settori della nostra economia; l’apertura di un tavolo di confronto per affrontare le problematiche dei lavoratori e delle lavoratrici maggiormente colpiti dalla crisi come gli stagionali, i lavoratori del turismo e della ristorazione e i dipendenti del settore spettacolo e cultura; una moratoria sugli sfratti e sui pignoramenti per tutte quelle famiglie che hanno accumulato morosità da Gennaio fino a al termine del lockdown; il rilancio del settore pubblico attraverso investimenti e assunzioni negli Enti Locali, nella sanità, nella scuola e nella tutela dell’ambiente”.

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