Dissesto Comune di Catania: entrate non fondate, spese sottostimate e i soliti debiti fuori Bilancio…

10 giugno 2020

La nostra sensazione e che a Catania sia stato aperto uno squarcio di luce che potrebbe ‘illuminare’ tanti altri enti pubblici della Sicilia. La nostra sensazione è che la stagione del Bilanci pubblici ‘creativi’ stia volgendo al termine. La nostra sensazione è che si ritornerà alla vera contabilità pubblica, facendo piazza pulita di tutte le ‘furbate’ contabili  

Nella lunga e tormentata storia del dissesto finanziario del Comune di Catania che ha messo nei guai l’ex sindaco della città, Enzo Bianco, ex assessori comunali, revisori e dirigenti dello stesso Comune c’è un passaggio a nostro avviso molto importante che abbiamo letto sul quotidiano La Sicilia. Leggiamolo insieme:

“La Procura distrettuale di Catania, dopo avere chiuso le indagini lo scorso Novembre sul dissesto economico del Comune del capoluogo etneo, ha chiesto il rinvio a giudizio di quasi tutti gli indagati per falso ideologico. Tra loro appunto l’ex sindaco Enzo Bianco, parte della sua ex giunta e del collegio dei revisori dei conti in carica tra il 2013 e il 2018, oltre a dirigenti dell’Ente. L’inchiesta si basa su indagini del nucleo Pef della Guardia di finanza di Catania. Tra le contestazioni mosse dalla Procura, l’avere messo in bilancio previsioni di entrate non fondate, che l’accusa ritiene incoerenti e spropositate rispetto alle annualità precedenti, l‘avere fatto previsioni di spesa sottostimate e l’avere omesso dolosamente l’iscrizione in bilancio di somme sufficienti a finanziare i debiti fuori bilancio maturati negli esercizi precedenti. L’esercizio dell’azione penale nei confronti degli imputati è stata comunicata anche alla Corte dei conti. La richiesta di rinvio a giudizio è stata deposita nella segreteria della presidenza del Gip di Catania”.

Questi passaggi sono – a nostro avviso – molto importanti perché stigmatizzano un andazzo generale che potrebbe interessare altri enti pubblici.

Mettere in Bilancio entrate non fondate è una storia che è andata avanti per decenni. Nel Bilancio della Regione siciliana, da qualche annoi a questa parte, sono spuntati gli “accantonamenti negativi”: fondi messi fra le entrate, a copertura di capitoli di spesa, che in realtà non ci sono perché dipendenti da versamenti dello Stato che non ci sono materialmente all’atto dell’approvazione della manovra economica e finanziaria.

Quest’anno, poi, la manovra della Regione siciliana (legge regionale di stabilità 2020) è un’apoteosi di fondi iscritti fra le entrate che non si sono, nel senso che di pendono da fondi europei da riprogrammare!

E che dire dei debiti fuori bilancio di Comuni e Regione siciliana che noi denunciamo da quando siamo in rete?

Poco meno di quattro anni fa, a proposito dei debiti fuori Bilancio della Regione siciliana, abbiamo posto alcune domande alla politica e alla burocrazia: ancora aspettiamo le risposte!

Qui trovate un nostro articolo sui debiti fuori Bilancio del Comune di Palermo. 

 

Debiti fuori Bilancio dei Comuni (soprattutto del Comune di Palermo): quando finirà ‘sto ‘babbio’?/ MATTINALE 308

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