A proposito della proposta di Bertolaso sul vaccino antinfluenzale obbligatorio

10 giugno 2020

La proposta di Guido Bertolaso di rendere obbligatoria la vaccinazione contro l’influenza non sembra molto convincente. “Che supporto scientifico porta chi pone queste proposte? Quali dati o lavori scientifici dimostrano che la vaccinazione nei confronti dell’influenza possa essere utile?”

di Marco Lo Dico
veterinario, specialista in Malattie Infettive, Profilassi e Polizia Veterinaria

Mi chiedo che supporto e valore scientifico abbia la proposta di Guido Bertolaso e non solo, di un piano per la vaccinazione obbligatoria per l’influenza, per consentire, in un eventuale seconda ondata, la distinzione di sintomatici con sintomi influenzali rispetto a quelli conseguenti a Covid -19.

Dei dubbi… come hanno fatto sino ad oggi a fare tale distinzione?

Che supporto scientifico ha questa proposta?

Da quando si pensa a vaccinare nei confronti di un virus per ridurre i rischi di infezione da altro virus?

Che supporto scientifico porta chi pone queste proposte?

Quali dati o lavori scientifici dimostrano che la vaccinazione nei confronti dell’influenza possa essere utile?

Mi sembra che ci siano dati opposti e cioè che i vaccinati nei confronti del vaccino antinfluenzale abbiano avuto un’incidenza superiore del 36% di manifestare la malattia e con sintomi più evidenti.

Mi chiedo e se potessi chiederei a Bertolaso: ma come può essere utile un vaccino antinfluenzale che è notorio essere un vaccino che non protegge da malattia e dall’infezione del virus influenzale, ma che, al limite, mitiga i sintomi e ciò può avere una sua utilità solo nei soggetti a rischio e più fragili?

L’influenza è una malattia infettiva che ha andamento pandemico. È un virus con genoma ricombinante, quindi le sue caratteristiche biologiche cambiano, da “pandemia in pandemia” e talvolta muta nell’ambito dello stesso ciclo e fenomeno epidemico, cambiando la sua virulenza e la sua capacità diffusiva.

Bisogna considerare che ci sono anni nei quali il virus acquisisce caratteristiche di bassa patogenicità e anni dove diventa particolarmente aggressivo… e nella storia ha indotto pandemie ad elevatissima contagiosità e mortalità…

La vaccinazione per l’influenza poi determina delle differenze nei dati da epidemia a epidemia. Il vaccino influenzale non è un vaccino specifico per l’epidemia, ma previsionale e viene allestito prevedendo di anno in anno le possibili e probabili mutazioni sulla base dell’epidemia trascorsa…

Questo implica che un anno il vaccino potrà essere efficace, un anno parzialmente efficace, altri anni completamente inefficace rispetto al ceppo previsto.

Alla luce di quanto esposto, qual è il senso di un piano vaccinale antinfluenzale nell’ambito del piano emergenziale anti Covid-19?

Il fatto che Bertolaso costi 1 euro, non implica che si debbano prendere in considerazione proposte che non valgono “mancu na lira”.

All’affermazione di Bertolaso – “l’introduzione in Italia di un meccanismo di vaccinazioni obbligatorie per evitare quanto più possibile che un eventuale ritorno del Covid-19 possa confondersi con l’influenzale stagionale.” – bisognerebbe rispondere che per la diagnosi differenziale, che non si fa solo nei confronti delle infezioni da virus influenzale, basta semplicemente rivolgersi alle prove diagnostiche.

Foto tratta da Italia Oggi

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti