‘Identità’ siciliana vista della vecchia politica: sanità & affari, addio Sovrintendenze e largo al cemento!

23 maggio 2020

C’è un filo sottile che lega certi personaggi incappati nell’inchiesta sulla nuova Tangentopoli siciliana (nati con i Governi regionali di centrosinistra e confermati dall’attuale Governo regionale di centrodestra), l’Identità siciliana vilipesa e il tentativo di smantellare le Sovrintendenze per ‘cementificare’ il territorio. Le parole di Ciro Lomonte sull’attacco ai beni culturali   

Qualche giorno fa abbiamo pubblicato un intervento dall’Associazione ADASC, dal Comitato dei Cittadini contro l’inceneritore del Mela e dal Coordinamento Ambientale Milazzo Valle del Mela su un assurdo disegno di legge presentato al Parlamento della nostra Isola. Si tratta di un’iniziativa legislativa che punta a smantellare definitivamente le Sovrintendenze per consegnare la Sicilia agli affaristi del cemento.

Questo provvedimento fa il paio con l’identità siciliana affidata alla Lega. All’attuale Governo regionale siciliano dei beni culturali non gliene può fregare di meno. L’obiettivo di questi signori è lo smantellamento di tutti i presidi che possono ostacolare la ‘cementificazione’ del territorio siciliano.

Lo spiega molto bene il segretario politico del Movimento Siciliani Liberi, Ciro Lomonte, che, peraltro, nella vita fa l’architetto ed è un grande appassionato dei beni culturali della nostra Isola.

“Il Governo Musumeci – scrive su Facebook Ciro Lomonte – cui va riconosciuta per onestà intellettuale un’eleganza ed una compostezza che il saltimbanco di Gela poteva solo sognarsi, manca di capacità progettuale. Il lavorare in silenzio rivendicato da Musumeci nasconde il nulla (non la modestia) e le spese messe a bilancio come nei libri dei sogni. Non dimentichiamo che la prima mossa di questo Governo è stata andare a Roma, cc’u cappidduzzu ‘n manu, a cedere un ulteriore 25% dell’IVA allo Stato Italiano”.

“Quando Musumeci sbraita contro l’inefficienza delle Soprintendenze – scrive sempre Lomonte – è difficile credere che lui stesso creda alle proprie parole. Magari dettate da un ‘ragioniere di Busto Arsizio’ che finge di non capire la differenza sostanziale fra la Regione siciliana e la Regione Lombardia. La situazione gravissima e deprecabile in cui versano attualmente le Soprintendenze è dovuta al dato che non si fanno concorsi per funzionari da decenni. Sono andati in pensione esperti di archeologia, arte, architettura. Altri stanno per farlo. Chi dovrebbe esaminare le pratiche in attesa in questi uffici?”.

“Quindi, caro Presidente, prima di fare una legge per svendere il paesaggio siciliano, pensi a lavorare per assumere esperti. Non tutti coloro che sono andati in pensione sono privi di colpe. Ma il punto non è sburocratizzare. Casomai spoliticizzare le nomine, argomento di cui i partiti italiani – tutti, compreso il suo – non vogliono sentire parlare. E farsi restituire il maltolto dallo Stato Italiano”.

Nel giro di qualche giorno abbiamo così scoperto la vera ‘anima’ dell’attuale Governo regionale: l’Identità siciliana ignorata, se non vilipesa da parole a ruota libera, la sanità governata da affaristi nati sotto il passato Governo regionale di centrosinistra di Rosario Crocetta, Giuseppe Lumia e Antonello Montante e confermati dall’attuale Governo di centrodestra. E le Sovrintendenze da smantellare per fare largo al cemento.

Complimenti vivissimi a questa vecchia politica siciliana di partiti nazionali! Complimenti soprattutto al presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, e al presidente del Parlamento siciliano, Gianfranco Miccichè.

Sappiate che sulla tutela del territorio siciliano non vi daremo tregua.

Foto tratta da Vita 

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