Sicilia/’Assembramento’ politico del centrodestra per assegnare l’assessorato alla Lega di Salvini…

12 maggio 2020

Il ‘succo’ di questo comunicato del Governo regionale siciliano è che il presidente della Regione Nello Musumeci avrebbe già ‘chiuso’ l’operazione per assegnare un assessorato alla Lega di Salvini. Che poltrona gli darà? Si parla dell’Agricoltura. Ma il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, rischierebbe di morire di crepacuore…

Un comunicato del Governo regionale ci informa che la ‘quarantena’ è finita anche per i politici siciliani. E che, finalmente (anche se noi siamo come San Tommaso: non crediamo per fede, vogliamo i fatti) la Lega di Salvini entrerà con un proprio nella Giunta regionale di Nello Musumeci. 

Insomma, la notizia è che, oggi, a Palermo, si sono incontrati i segretari regionali del centrodestra che, dopo l’alleanza tra PD e grillini, rischiano di governare la nostra Isola per i prossimi cento anni, a meno che non venga fuori un partito sicilianista-separatista (più separatista che sicilianista) per provare a cambiare tutto.

“La sburocratizzazione – leggiamo nel comunicato – come presupposto essenziale per rendere la macchina amministrativa regionale efficiente e veloce. Questo il primo obiettivo sul quale punta la coalizione del governo Musumeci che stamane ha visto riuniti a Palermo i segretari regionali del centrodestra. Cinque ore di impegnativo confronto per un consuntivo, a metà legislatura, delle cose fatte e di quelle da fare. Tanti i temi trattati, dalla riprogrammazione dei Fondi comunitari per dare sostegno alle imprese alla lotta contro il dissesto idrogeologico, alla disastrosa viabilità provinciale sulla quale da Roma si attende ancora da venti mesi la nomina di un commissario straordinario per sistemare le strade”.

“La stagione riformatrice, avviata con le leggi sul diritto allo studio, sulla pesca e sui procedimenti amministrativi – prosegue il comunicato – sarà completata con la riforma dei Consorzi di bonifica, con la legge urbanistica, dei rifiuti e delle ex Province, che vanno rilanciate con competenze specifiche e trasferimenti adeguati da parte dello Stato (ma con quali soldi? ndr). Secondo i vertici del centrodestra, la coalizione di governo ha restituito dignità istituzionale ad un ente mortificato e devastato da anni di immobilismo e di veti incrociati”.

“È stata – ha dichiarato alla fine il presidente Musumeci – un’intensa giornata di lavoro, conclusasi con la disponibilità della Lega, a entrare in Giunta, su mia richiesta: ne sono felice perché mi è stata vicina fin dalla mia candidatura”.

Questa storia della Lega che entra nella Giunta di Musumeci la sentiamo ripetere da un anno e forse più. Si sa che i leghisti vorrebbero l’assessorato all’Agricoltura e avrebbero pronto il nome di Orazio Ragusa, che dovrebbe essere originario della provincia di Ragusa e che, forse, qualcosa di agricoltura dovrebbe ‘masticarla’.

Ma da quello che abbiamo capito Gianfranco Miccichè, presidente dell’Ars e coordinatore di quello che resta di Forza Italia in Sicilia (secondo noi poco, visti i magri risultati ottenuti da questa forza politica alle ultime elezioni europee e, soprattutto, alla luce dell’alleanza, a Roma, di Berlusconi con il PD per sostenere il MES, il Meccanismo Europeo di Strozzinaggio, pardon, di Stabilità), non ne vuole sapere di mollare l’assessorato all’Agricoltura dove ha posizionato Edy Bandiera. Vedremo come finirà.

Si pensava di dare all’esponente della Lega l’assessorato che gestisce energia, acqua e rifiuti, oggi gestito dall’UDC con Alberto Pierobon. Ma da quello che abbiamo capito è intervenuto da Roma il segretario nazionale di questo partito, Lorenzo Cesa, per avvertire Musuneci che Pirobon non si tocca.

Né è pensabile assegnare a un leghista l’assessorato ai Beni culturali al quale, per motivi più ‘oleografici’ che politici hanno appioppato anche l’identità siciliana.

la nostra sensazione è che Musumeci potrebbe provare a ‘schiodare’ Miccichè e i suoi accoliti dall’Agricoltura.

“Sono certo che, adesso – conclude il presidente Musumeci in uno slancio di ottimismo etneo – il centrodestra al completo saprà dare ulteriore impulso alle grandi riforme, in un rapporto sempre più sinergico tra governo e Assemblea regionale, comprese le forze dell’opposizione che vorranno essere propositive. I siciliani hanno voglia di ricominciare e noi dobbiamo sapere interpretare, sempre meglio, il loro grande desiderio di uscire dall’incubo dell’epidemia e guardare al futuro con rinnovata speranza”.

Foto tratta da Il Fatto Nisseno

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