Il senatore De Bonis a Bari controlla il grano e promuove controlli. E in Sicilia? Solo ascari! (VIDEO)/ MATTINALE 513

12 maggio 2020

Vogliamo mettere in evidenza la differenza tra un senatore eletto in Basilicata che sente il dovere di difendere anche i cittadini pugliesi dai pericoli legati alle navi di grano. Mentre in Sicilia ad oltre 100 parlamentari (tra nazionali e regionali) del grano estero che arriva con le navi non gliene può fregare di meno! La domanda è: oltre 5 milioni di siciliani meritano di essere rappresentati da queste persone?

Il senatore Saverio De Bonis, che due giorni fa ha annunciato l’arrivo, nel porto di Bari, di sette navi cariche di grano, ieri si è recato nello stesso porto per assistere allo scarico del cereale. ha informato i suoi elettori con un post e con un video su Facebook:

“Oggi pomeriggio (ieri per chi legge ndr) – scrive De Bonis – sono stato al porto di Bari per sincerarmi sugli sbarchi di grano extracomunitario. Delle sette navi due sono già approdate e di queste una ha appena completato lo scarico. Una nave trasportava grano ucraino, destinato a Casillo Commodities spa e l’altra grano canadese destinata al semolificio Loiudice (Altamura), Amber Srl (Napoli) e Candeal Commercio srl (Foggia)”.

Per la precisione, la prima nave ha scaricato 270 quintali di grano ucraino, la seconda nave 300 mila quintali di grano canadese.

“Incaricherò i laboratori accreditati per verificare la qualità del grano e quindi della pasta che mangeremo – scrive sempre De Bonis -. Il mio impegno continuerà sempre ad essere per la tutela della salute dei cittadini! Passate parola!”.

De Bonis, infatti, con i propri collaboratori, ha deciso di monitorare i derivati di questo grano, soprattutto la pasta, promuovendo le analisi su tali prodotti, per verificare l’eventuale presenza di contaminanti.

“Sono in arrivo altre 5 navi – ha concluso il senatore – sarà mio compito informare la popolazione sull’origine di questo grano che sta per sbarcare a Bari e sulla destinazione di questo grano. Anche per questi carichi promuoveremo le analisi”.

Notate la differenza tra il lavoro svolto dal senatore De Bonis e quello che viene fatto in Sicilia quando arrivano le navi cariche di grano.

De Bonis si catapulta nei porti dove il grano viene sbarcato, informa i cittadini sull’origine del grano e sulla destinazione. Sono informazioni che, in quanto parlamentare della Repubblica, ha diritto di acquisire. E informa i cittadini.

In più ha annunciato i controlli sui derivati di questo grano. E potete credere che lo farà: è stato lui, con l’Associazione GranoSalus e, in parte, anche con noi a promuovere le analisi su otto grandi marche di pasta italiana:

GranoSalus: i risultati delle analisi sulla pasta Barilla, Voiello, De Cecco, Divella, Garofalo, La Molisana, Coop e Granoro 100% Puglia 

Analisi sulla pasta: ecco le marche di spaghetti che presentano ancora glifosato

Ecco otto marche di spaghetti ‘Bio’ che non contengono glifosato

Cosa hanno fatto e cosa fanno, invece, i parlamentari siciliani? Ne abbiamo di due tipi: parlamentari nazionali e parlamentari regionali. In totale sono più di 100 parlamentari.

Nessuno di loro si è mai premurato di controllare l’origine del grano estero che arriva in Sicilia con le navi, di indicare ai siciliani i mulini dove viene stoccato e di promuovere le analisi sui prodotti finiti (si potrebbe andare ad acquistare piccoli quantitativi di farina da questo mulini, promuovere le analisi e rendere noti i risultati ai cittadini siciliani).

Niente di tutto questo è stato fatto dagli oltre 100 parlamentari siciliani. Bravi soltanto a tenersi la ricca retribuzione e a farsi i cavoli propri.

Da qualche tempo interviene il Governo regionale che dice di promuovere analisi con laboratori dei quali si sa poco o nulla e che, con molta probabilità, non hanno nemmeno i laboratori e i macchinari adatti per verificare l’eventuale presenza di glifosato.

Di questa fantomatiche analisi promosse dal Governo regionale di Nello Musumeci non si sa nulla.

La democrazia, in Sicilia, in un settore delicatissimo della vita dei cittadini (il pane, la pasta, le pizze, le farine, i dolci e via continuando sono prodotti che, ogni giorno, arrivano sulle tavole di oltre 5 milioni di siciliani) si ferma ai misteriosi controlli promossi dal presidente della Regione, Nello Musumeci, dall’assessore all’Agricoltura Edy Bandiera e da una ristretta cerchia di soggetti che tengono tutto segreto.

Ricordiamo, ancora una volta, che il grano che arriva con le navi, oltre al glifosato e alle micotossine, può contenere altre sostanze dannose per la salute umana: per esempio, i prodotti chimici indispensabili se il grano viene trasportato su navi con stive prive di impianti di crio-refrigerazione.

Lo stesso discorso vale per il grano conservato nei silos privi di impianti di crio-refrigerazione.

Insomma, in Sicilia possiamo ‘contare’ su oltre 100 parlamentari – nazionali e regionali – che invece di presentare interrogazioni e richieste di accesso agli atti per capire che derivati del grano arrivano nelle tavole di oltre 5 milioni di siciliani si fanno i cavoli propri!

Lo stesso discorso riguarda i sindaci, che, nei Comuni sono le autorità sanitarie.

Ogni sindaco – soprattutto nei luoghi dove hanno sede i centri di stoccaggio del grano – potrebbero chiedere conto e ragione del grano, delle farine e degli altri prodotti derivati. Invece non succede nulla.

Ricordiamoci che una comunità è una colonia – ed è il caso della Sicilia – non soltanto se lo Stato tratta tale comunità come una colonia, ma anche se ha una classe politica eletta che risulta essere inetta rispetto a temi che interessano tutta la comunità che dovrebbe rappresentare.

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti