Un milione di euro al mese per Moby Zaza, la nuova nave per la quarantena dei migranti (in Sicilia). I retroscena

8 maggio 2020

Chissà perché, in Italia, quando si parla di migranti, gira sempre un fiume di denaro pubblico. Il bando del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT). Il gruppo Onorato che se l’è aggiudicato con la nave Moby Zaza. La storia di questa nave raccontata da Mauro Pili  

La notizia la leggiamo su PORT NEWS, Magazine dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale:

“La compagnia di Onorato si è aggiudicata il bando del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) per risolvere l’emergenza alloggiativa in Sicilia legata ai soccorsi in mare. Lo ha anticipato ieri sera la testata specialistica Ship2Shore, spiegando come la scelta del MIT sia ricaduta sulla Moby Zaza, che per 30 giorni svolgerà funzioni di nave alloggio a fianco del traghetto Raffaele Rubattino, che si trova in rada a un miglio dalle coste palermitane con a bordo le 146 migranti. Stando a quanto riportato da Ship2Shore, il gruppo Moby riceverà per il nolo tra i 900 e gli 1,2 milioni di euro a seconda del numero di persone che saranno ospitate a bordo, fino a un massimo di 285 migranti”.

A noi questa storia delle navi pagate dai contribuenti per ospitare migranti non ci convince molto. Non che non sia una soluzione per fronteggiare l’emergenza, questo no: sono i costi per la collettività che ci lasciano un po’ perplessi. Così, anche se non è il nostro forte, abbiamo cercato un po’ sulla rete. E abbiamo trovato alcune considerazioni scritte dall’ex presidente della Regione Sardegna, Mauro Pili, che abbiamo seguito e apprezzato in occasione del mare italiano finito all’Algeria.

Anche stavolta Pili scrive cose molto interessanti:

“La Moby Zaza – scrive – che allora si chiamava Olou Britannia, nel 1984 aveva avuto una collisione con una nave carica di container radioattivi”.

Già questa è una notizia un po’ strana.

“Paga sempre lo Stato – scrive sempre Pili – Sempre con navi carretta. E questa volta per ospitare migranti in tempi di Coronavirus. Per un mese di noleggio guadagnerà circa un milione di euro, una cifra esatta non è possibile saperlo perché sarà in funzione degli ospiti. Si andrà dai 900 mila euro al milione e 200 mila. E la nave prescelta per quest’ennesimo regalo di Stato ad Onorato è la Moby Zaza”.

“Onorato – prosegue l’ex presidente della Regione Sardegna – che deve allo Stato la bellezza di 180 milioni di euro si può permettere, nonostante il ciclopico debito, di partecipare e vincere una gara pubblica con lo stesso ministero con il quale ha di fatto il contenzioso debitorio. Roba folli, per non dire altro! Ovviamente segnalerò il tutto all’Autorità nazionale anticorruzione per sapere se le società con contenziosi e debiti con l’amministrazione possono… partecipare e vincere gare con lo stesso ministero”.

“Un milione di euro per 30 giorni, per una nave carretta che resterà ferma in porto! – scrive sempre Pili -. L’appalto regalo, ovviamente, sarà prorogato, così è previsto nel bando! La storia della Moby Zazà è la rappresentazione più fervida dell’utilizzo dei soldi pubblici. La nave fu varata nel 1981. Il 25 agosto 1984 la Olau Britannia, l’attuale Moby Zazà, impegnata in un viaggio da Sheerness a Vlissingen con a bordo 951 passeggeri e 80 membri dell’equipaggio, entrò in collisione con il ro-ro merci Mont Louis. Non vi furono né morti né feriti, ma la Mount Louis, che trasportava anche dei container contenenti carico radioattivo, affondò. I container furono in seguito recuperati senza perdite di materiale radioattivo”.

“In disarmo nel 2009 a Sandefjord – scrive sempre l’ex presidente della Regione Sardegna – la nave a marzo 2012, ridenominata Julia fu acquistata per 5 milioni di euro dalla compagnia olandese per essere convertita in un alloggio galleggiante per i lavoratori impegnati nell’installazione di turbine eoliche off-shore. Rinominata Wind Perfection, fu venduta all’italiana Moby Lines e rinominata Moby Zazà. Il 13 agosto 2016 mentre la nave era in sosta nel porto di Nizza, si sviluppò un incendio in sala macchine e, al traino del rimorchiatore Maria Onorato, partì dal porto di Nizza alla volta di Napoli. E adesso lo Stato italiano, che vanta crediti per 180 milioni di euro… pagherà fior di denari per noleggiare questa carretta per la ‘detenzione’ dei migranti. Uno Stato folle”.

Chissà perché, ma con i migranti, in Italia, girano sempre tanti soldi…

QUI PER ESTESO L’ARTICOLO DI MAURO PILI

Foto tratta da QuiFinanza

 

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