Non è il COVID-19 che distrugge l’economia, ma ben altro!

28 aprile 2020

Il Castello di Kafka si staglia, in controluce, nel racconto della burocrazia della Regione siciliana dove anche le cose semplici diventano complicate. La gestione delle spiagge della nostra Isola, ad esempio: a parole la politica siciliana si impegna a fare questo e quello. Ma la realtà è molto, ma molto diversa

di Arcangelo Mazza

Un esempio in cui in Sicilia esiste lo scudo penale fai da te!

E’ il caso del servizio Demanio Marittimo dell’assessorato Territorio Ambiente della Regione siciliana.

Il legislatore in materia, e nello specifico per le attività balneari sul demanio marittimo, ha fatto passi da gigante operando con una attività mirata a sburocratizzare raccogliendo le diverse e numerose istanze delle categorie che negli anni hanno sempre sollecitato una attenzione al settore.

Norme chiare sui tempi di rilascio di una Concessione Demaniale , sui procedimenti di variazione e modifiche, ampliamenti e sdemanializzazioni.

Tutte attività che producono risorse per le ‘casse’ della Regione, occupazione, servizi tutela e salvaguardia del patrimonio costiero e ambientale.

Bene, a questa attività non corrisponde la realtà!

La colpevole inerzia, inettitudine o, ancor peggio, discrezionalità nella gestione del potere burocratico è devastante.

La legge indica l’obbligo della comunicazione dei responsabili dei procedimenti: 60 giorni per la definizione delle pratiche e acquisizioni di pareri (Genio civile, Soprintendenza bb.cc.aa., Dogane, Comune, sanitario etc.) che, se non pervenuti, devono intendersi acquisiti favorevolmente; e di 90 giorni per i procedimenti di sdemanializzazione.

Tutto regolarmente disatteso!

Ancora oggi per la pulizia della spiaggia ogni anno al concessionario si chiedono relazioni tecnica, dichiarazione sostitutiva di assenza vincoli, documentazione fotografica, planimetrie, versamenti dei diritti fissi di 50 euro, marche da bollo.

Tutto questo per pulire una spiaggia già in concessione e uso al concessionario con tutte le raccomandazioni ed obblighi previsti ivi compreso coperture assicurative!

Il Palermitano di turno gestisce, delibera quando e come vuole, se vuole!

L’umiliazione quotidiana di pregare per sollecitare una pratica, il raccomandarsi al politico del territorio, la ricerca di un appuntamento sempre più agogniato, l’assistere ai “forti” sempre serviti e i deboli alla ricerca di una soluzione che spesso sconfina nell’esercizio sempre più istigante della corruzione.

Anni ed anni nel sentirsi dire dai vari dirigenti che si succedono di volta in volta sempre la stessa cosa:

“Mi dispiace non dipende da me, ma da Palermo. Noi siamo pochi e facciamo quello che possiamo! Se non le va bene faccia causa!”.

Negli ultimi sei anni sono state rilasciate decine di concessioni demaniali nel nostro territorio, ma non si spiega per quale motivo c’è chi attende la definizione di un procedimento da 10 anni, o il rilascio di una concessione da sette anni, o l’autorizzazione ad un ampliamento da 3 anni!

Perché questa discrezionalità? Chi discrimina? Chi è favorito e perché?

Parlano del Dirigente come se si parlasse di un DIO! Lui può e lui decide!

Leggi, regolamenti, norme generali? Nulla!

Lui decide!

E poi il mondo delle “Circolari”, una meraviglia di esercizio della burocrazia applicata all’ennesima potenza!

La legge concepita per agevolare, semplificare, migliorare le qualità di vita, lavoro, benessere, convivenza, produzione in una società viene travolta dal burocrate che incardina “Circolari” e “Interpretazioni” fai da te, tutte volte a complicare e rendere impossibile ogni accesso e istruttoria serena, dalla più semplice alla più complessa.

Ed infine, il “Presupposto” che sicuramente c’è sempre qualcosa che non va, l’approccio istruttorio e burocratico in termini di ostilità e creazione di problematiche su ipotesi e convincimenti sempre contradditori fino alle più grossolane e maldestre scelte che affossano ogni aspettativa e investimenti anziché privilegiare il dialogo e confronto con il cittadino portatore di interessi.

Bene, tutto questo nella totale impunità di ogni attore di questa tragedia!

Presidente della Regione, assessorati di competenza, Uffici di Trasparenza, Uffici di relazione al Pubblico, Consiglieri regionali meglio conosciuti come Onorevoli Deputati rappresentanti delle istanze dei territori e dei cittadini, tutti impotenti e inattivi!

Non è il COVID19 a distruggere l’economia è ben altro!

Foto tratta da Il NordEst Quotidiano

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