L’Italia piegata agli interessi del 5 G. Cosa accadrà all’ambiente e alle nostre vite?

25 aprile 2020

Saranno installate miliardi di antenne con duecento miliardi di oggetti trasmittenti, ma senza aver fatto alcun controllo sui danni che tutto questo può provocare alla salute umana e all’ambiente. Ignorato il principio di precauzione. Perché è importante creare dei comitati cittadini che operino nei singoli Comuni e che cooperino a livello nazionale per un progetto di difesa comune 

di Serafina Palminteri 

In questa atmosfera surreale, dove i diritti essenziali dell’uomo, quelli tutelati dalla Carta Costituzionale che le Istituzioni italiane stanno considerando al pari di un libro di barzellette, che non fa per niente ridere, trovo necessario e doveroso fermarsi a riflettere su alcuni punti che stanno dando una direzione alla nostra vita ma che non abbiamo scelto noi e che non sempre comprendiamo.

La gente ha bisogno di chiarezza; di informazioni comprensibili ed affidabili. La popolazione non viene messa in condizione di conoscere ciò che sta succedendo; non viene adeguatamente informata su cosa significhi passare ad un livello di tecnologia  quale quella del 5G. Per avere cognizione di ciò che succede deve affidarsi a chi ha le competenze necessarie per dare un giudizio su ciò che sta accadendo nella propria vita.

In un momento così tragico, dove si è ritenuto addirittura di dover violare il diritto alla libertà personale delle persone, trova spazio l’impegno per la realizzazione del programma 5G con l’autorizzazione alle compagnie di telecomunicazioni di svolgere ogni utile iniziativa per potenziare le infrastrutture di comunicazione. Cosa che ritengo vergognosa.

Il Dott. Vittorio Colao, presidente della task force costituita dal Governo italiano, addirittura lo inserisce tra gli interventi ritenuti prioritari. Saranno installate miliardi di antenne con duecento miliardi di oggetti trasmittenti, ma senza aver fatto alcun controllo sui danni che tutto questo può provocare alla salute umana e all’ambiente.

Tutto questo non tiene conto del fatto che, da anni, vi sono stati appelli, petizioni e dichiarazioni varie da parte di tantissimi scienziati e personalità competenti in detta materia. Riferisce il Giornalista e politico, Giulietto Chiesa, che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) è in possesso della documentazione di circa 10.000 studi verificati di riviste di qualità scientifica inoppugnabile che dimostrano che questo 5G modificherà la vita degli esseri viventi. Chiesa afferma inoltre che si partirà con la sperimentazione del 5G da 105 Comuni; circa un milione di persone saranno utilizzate come cavie senza la loro volontà; senza che siano state interpellate.

Si screditano pareri autorevoli quali quelli di importanti medici, scienziati e addirittura di un premio Nobel per la medicina come Luc Montagnier, che durante un’intervista al canale televisivo francese Cnews, afferma:

“Penso che viviamo in un ambiente molto diverso da quello dei nostri antenati. Ci piacciono molto le onde. Comunichiamo con le onde elettromagnetiche. Ma ci sono dei progetti più importanti che faranno sì che saremo ancora più circondati dalle onde. Lo ripeto: è un argomento da studiare. Si è detto che la città di Wuhan era molto avanti nell’implementazione di antenne 5G. Circa 10 mila antenne sono in quest’area. Può darsi abbiano contribuito al potere patogeno del virus”.

Un Premio Nobel per la medicina non esclude che vi siano connessioni tra la pandemia e la nuova tecnologia del 5G. A chi dobbiamo affidarci per avere pareri credibili se non a qualcuno che ha un trascorso più che credibile?

L’attuale Governo nazionale crea confusione; il Parlamento crea confusione; il potere giurisdizionale stupisce (addirittura libera mafiosi col 41bis e li manda pure a casa loro).

Ma la gente a chi deve rivolgersi per avere giustizia?

Cito l’importantissimo intervento della parlamentare nazionale, ex 5 Stelle, Sara Cunial:

“La storia non perdona, ed un giorno molto presto, dovrete spiegare perché avete sacrificato l’Italia e la nostra carta costituzionale sottomettendoci ai giochi geopolitici tra USA e Cina lasciando che questo Paese divenisse territorio di nuove guerre consegnando il nuovo tesoro che sono le nostre informazioni svendute al miglior offerente”.

“Non mancheremo di rendere conto al Governo di questo odg che siamo riusciti a far approvare e che impegna il Governo a valutare l’opportunità di istituire una Commissione composta da esperti del settore, anche in ambito medico e giuridico, di provata indipendenza e scevri da conflitti di interesse, allo scopo di indagare sugli effetti biologici delle radiofrequenze 4G e 5G sulla sicurezza della salute pubblica”.

Tantissimi nomi autorevoli tra scienziati e medici chiedono al Governo di bloccare o sospendere la sperimentazione del 5G nel rispetto del principio di precauzione. Per citarne solo alcuni:

l’Istituto Ramazzini di Bologna, con la dottoressa Fiorella Belpoggi, lancia un allarme sull’aumento del rischio di tumori delle guaine nervose e del cuore causate dalle radiofrequenze del 5G;

il dottor Ernesto Burgio, un epidemiologo ed epigenetista di fama internazionale, presidente del comitato scientifico SIMA, ha espresso profonde preoccupazioni e dichiara che non si dovrebbe consentire l’esperimento “in vivo” su milioni di persone di qualcosa che non è mai stata verificata.

Apprendiamo inoltre, da un articolo di “Oasi Sana-informazione libera e naturale” che grandi nomi dello spettacolo si stanno esponendo contro il 5G per i gravi pericoli che rappresenta per l’umanità e l’ecosistema. Parliamo di Romina Power, figlia del grande Tyrone Power, afferma che il “5G è un attentato contro l’umanità”;

anche Miguel Bosè, notissimo artista figlio di Lucia Bosè si dichiara contrario in un’intervista rilasciata ad un giornale francese.

Sempre su “Oasi Sana-informazione libera e naturale” Maurizio Martucci scrive:

“Gunter Pauli, il consigliere di Palazzo Chigi del premier Conte correla 5G e Covid-19: ora basta, pretendiamo verità e moratoria subito!”.

Ancora:

“In inglese, ma soprattutto in controtendenza rispetto alle politiche wireless dell’esecutivo, su Twitter Gunter Pauli ha scritto: ‘La scienza deve dimostrare e spiegare causa ed effetto. Tuttavia la scienza osserva innanzitutto le correlazioni: fenomeni apparentemente associati. Applichiamo la logica scientifica. Qual è stata la prima città al mondo coperta nel 5G? Wuhan! Qual è la prima regione europea del 5G? Nord Italia…”.

“E sacrosanto e doveroso, come ha scritto Pauli, chiedere alla scienza immediati e urgenti approfondimenti, studi epidemiologici indipendenti, cioè sganciati dalle industrie che hanno l’obiettivo di fare business e non certo quello di tutelare la salute pubblica. Ma è indispensabile anche che il Parlamento italiano avvii al più presto una commissione d’inchiesta per indagare sull’eventuale correlazione 5G-Coronavirus.

Sembra che il mondo stia andando a rotoli e che non ci siano speranze di salvezza eppure, sono certa che non sia così; la popolazione unita vince ma ha bisogno di essere incoraggiata e nel frattempo continua a subire. Mi chiedo se la gente avrà intenzione di svegliarsi o se ha intenzione di morire in silenzio, senza lottare per la difesa del diritto alla salute, per la dignità personale, per la verità scientifica, per la libertà di poterla proclamare senza dover pagare per questo.

Bisogna creare dei comitati cittadini che operano nei singoli Comuni e che cooperino a livello nazionale per un progetto di difesa comune. Bisogna che si organizzi un gruppo che abbia la forza di dire basta a questo stato di cose.

Nessuno può e deve decidere della vita degli altri in un Paese che si definisce democratico. Mi chiedo se questo Popolo voglia la verità e la giustizia o se voglia scegliere l’iniquità, il dubbio, la connivenza… io ho scelto la verità!

Foto tratta da Obiettivo Notizie

 

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