La nave per la quarantena dei migranti: sperpero di denaro pubblico?

17 aprile 2020

Il Movimento Siciliani Liberi ricorda che in Sicilia, in questo momento, causa emergenza Coronavirus, ci sono navi ferme, i cui titolari ricevono lauti contributi a fondo perduto da Stato e Regione. C’era bisogno di andare in Liguria o a Napoli per trovare una nave per ospitare i migranti della Alan Kurdi?

dal Movimento Siciliani Liberi
riceviamo e pubblichiamo

Il dramma dei profughi è un affare squallido su cui lucrano in molti. Ieri sera, in forma romanzata, il tema è stato trattato nella fiction Rai “Doc – nelle tue mani”. Si stringe il cuore quando si conoscono le storie di sfruttamento e di maltrattamenti di chi cerca un futuro migliore, anche ad opera di alcuni extracomunitari che approfittano della sfortuna dei propri connazionali. Ma di furbi ce n’è parecchi anche in Italia, come sembra di capire nell’ennesima storia di “accoglienza”.

La Nave Rubattino della Cin-Tirrenia Onorato svolge servizio di linea Palermo-Napoli, con una convenzione statale. In questo momento è identificato come servizio essenziale. È questa la nave che è stata scelta per ospitare i 149 migranti della Alan Kurdi.

Il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, aveva contattato un altro traghetto della GNV, società concorrente rispetto a Onorato. Per la cronaca, il gruppo GNV sembra non sia estraneo al centrodestra berlusconiano.

Riassumendo: mentre i migranti sono stati lasciati in mare per 11-12 giorni, centrosinistra e centrodestra si sono ‘contesi’ la nave che deve ospitare i migranti… Alla fine siccome il Governo nazionale è di centrosinistra – e a pagare dovrebbe essere Roma – è passata la nave individuata dal Governo nazionale.

Quanto costerà questo servizio alla collettività? Ci dispiacerebbe molto che il Governo nazionale pagasse costi piuttosto salati, perché la cosa sarebbe molto ma molto strana. Vediamo il perché.

In tutta questa storia, infatti, c’è una anomalia: sia la Regione siciliana, sia lo Stato Italiano, insieme, sovvenzionano con circa 100 milioni di euro all’anno il trasporto delle persone tra Sicilia e isole minori.

In questo momento, per le note vicende del CoViD19 o Coronavirus, le società che effettuano questi collegamenti assicurano i soli servizi essenziali. Risultato: alcune navi – peraltro le più grandi – sono ferme. Ci riferiamo alle navi ‘Laurana’ e ‘Sansovino’, dotate di tutti i confort: cabine, cucine, bar, piscine… Con il personale che si trova in Cassa integrazione (pagata dallo Stato) e con la Regione che ha già pagato i servizi per il secondo trimestre…

Perché lo Stato e la Regione siciliana, invece di rivolgersi alla Cin-Tirrenia (lo Stato) e al gruppo GNV (la Regione) non stanno utilizzando le navi di una delle società alla quale erogano ogni anno contributi pari a 100 milioni di euro? Con due grandi navi a disposizione – già pagate da Stato e Regione siciliana – c’era bisogno di lasciare 149 persone sull’Alan Kurdi per 11-12 giorni?

Inoltre bisognerebbe capire se le imbarcazioni garantiscono una ventilazione di sicurezza per prevenire il diffondersi di eventuali contagi. Perché questa è un’altra faccenda da tenere in considerazione: se accogliamo gruppi di migranti dobbiamo stare molto attenti a non ammassarli in ambienti inadeguati alla prevenzione.

Nel caso in cui ci dovesse essere esborso di denaro pubblico non sarebbe il caso che la Corte dei Conti appuri eventualmente come stanno le cose?

Possibile che i nostri politici ascari piangano sempre miseria riguardo alle disponibilità per investimenti necessari e poi c’è il dubbio che buttino i soldi dalla finestra?

Foto tratta da Teleakras

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