A Pozzallo un giovane migrante positivo al Coronavirus

10 aprile 2020

Quello che si temeva si è accaduto: nell’hot spot di Pozzallo un giovane migrante egiziano è risultato positivo al Coronavirus. Il migrante, prima di arrivare a Pozzallo, è stato a Lampedusa e a Porto Empedocle. In questo Comune la sindaca ha firmato un’ordinanza che vieta gli sbarchi. Ma un’ordinanza simile adottata dal sindaco di Messina non è stata annullata?

Nemmeno il Coronavirus frena gli sbarchi di migranti in Sicilia. la notizia è che quello che si temeva potesse avvenire è accaduto: un ragazzo egiziano di 15 anni è risultato positivo al Covid-19.

Il ragazzo fa parte di un gruppo di 67 migranti sbarcati a Lampedusa lo scorso 7 Aprile. I migranti – questa è cronaca – sono rimasti tutta la notte sul molo Favaloro dell’isola. Questo perché l’hotspot era occupato da un altro gruppo di migranti posto in quarantena.

(Non possiamo non far notare l’irrazionalità e l’incoscienza di consentire, in un’isola di 5 mila abitanti, gli sbarchi  di migranti che arrivano dall’Africa dove il Coronavirus è in espansione: se proprio non si può fare a meno di tenere in piedi gli sbarchi perché lo Stato non utilizza una nave da crociera attrezzata per ricevere questi migranti per poi dislocarli in tutte le Regioni italiane? Invece si fanno sbarcare a Lampedusa e poi si portano in Sicilia).

Tornando al racconto del ragazzo egiziano risultato positivo al Coronavirus, le cronache narrano che 50 dei 67 migranti sono stati trasferiti a Porto Empedocle; qui un pullman li ha portati a Pozzallo.

(Non possiamo non notare che, mentre si invita la popolazione siciliana a restare in casa appioppando multe a chi viola le ordinanze, i migranti sbarcano e attraversano la Sicilia!).

A quanto pare, a Lampedusa il ragazzo non aveva accusato sintomi; che invece si sono presentati a Pozzallo: da qui il tampone e, purtroppo, la notizia.

Leggiamo sul quotidiano La Sicilia una dichiarazione del sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna:

“Gli altri migranti trasferiti nell’hotspot non presentano al momento alcun sintomo, ma il sindaco Ammatuna ha blindato la struttura mettendo nero su bianco le sue disposizioni in un’ordinanza lunga tre pagine. ‘Da lì non si esce e non si entra – dice -. Inoltre ho preteso che tutti gli operatori siano sottoposti a tampone, pur essendo dotati di dispositivi individuali di protezione. Un atto indispensabile per restituire serenità alla mia comunità’. Il timore per il primo cittadino è che questa vicenda possa alimentare ‘il germe del razzismo’ in una ‘città che è sempre stata aperta e accogliente'”.

“Nel centro – prosegue l’articolo de La Sicilia – che conta poco meno di 20mila abitanti la preoccupazione è tangibile. ‘Viviamo una fase delicata e serve la massima attenzione di tutti, simili errori non devono accadere e per questo ho chiesto che si faccia chiarezza al più presto’. A Porto Empedocle nel frattempo sono arrivati 72 migranti soccorsi ieri a largo di Lampedusa. ‘Ovviamente qui non possono essere portati. Nell’hotspot non entra nessuno”, avverte il sindaco di Pozzallo. Anche perché nella cittadina del Ragusano sono circa 540 le persone in isolamento domiciliare. Marittimi e tecnici a lavoro su navi da crociera, piattaforme estrattive e multinazionali, soprattutto, rientrati a Pozzallo da altre regioni italiane e dall’estero. ‘Con questi numeri siamo una città ad alto rischio. I controlli vengono effettuati a campione, anche perché con otto vigili in tutto non possiamo certo monitorarli tutti e tutti i giorni. Se qui scoppiasse un focolaio potrebbe essere una tragedia”, conclude il sindaco Ammatuna.

Sul quotidiano La Stampa leggiamo una dichiarazione del sindaco di Porto Empedocle, Ida Carmine, che ha firmato un’ordinanza che vieta lo sbarco e il transito dalla cittadina dell’Agrigentino:

“Ora basta. Finché durerà l’emergenza sanitaria del Coronavirus il porto di Porto Empedocle non assicura i necessari requisiti per la classificazione e definizione di Pos, porto sicuro”.

Ci chiediamo e chiediamo: ma ieri il Consiglio dei Ministri, sulla base di un parere del Consiglio di Stato, non ha annullato l’ordinanza del sindaco di Messina, Cateno De Luca, che si limitava semplicemente a controllare – e non a vietare! – lo sbarco di persone a Messina?

Sbagliamo o c’è un po’ di confusione? Possiamo o no manifestare dubbi sulla gestione del Ministero degli Interni o si offende qualcuno?

Foto tratta da Novetv.com

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