Coronavirus: bisognava isolare gli infetti e bloccare il via vai di persone. Ma in Sicilia…

27 marzo 2020

Ma la Sicilia – non per propri demeriti – non è riuscita a frenare il grande esodo di persone dal Nord Italia. Il risultato – ovvero quello che sta succedendo – è sotto gli occhi di tutti. La saggezza inascoltata di un bravo medico dei Nebrodi

di Carmelo Raffa

Ritardi su ritardi in Italia e forti ritardi in altri Paesi. Ricordiamo che l’allarme Coronavirus è scoppiato in Cina a fine dicembre del 2019. Il Governo cinese, constatando che già si erano verificati 1131 casi di persone contagiate, delle quali 26 erano decedute, e che l’infezione aveva colpito prevalentemente la città di Wuhan della Regione Hubei, provvedeva ad isolarla, obbligando la popolazione a stare nella propria casa. Qualche giorno dopo l’intera Regione Hubei veniva sottoposta ad isolamento. Nessuno è più entrato e nessuno è più uscito. Punto.

In Italia il fenomeno si è sviluppato nel mese di febbraio col primo focolaio esploso in Lombardia e, subito dopo, in Veneto, Emilia Romagna e altre Regioni del Nord Italia, coinvolgendo progressivamente il resto del nostro Paese.

Il 21 febbraio il Governo italiano iniziava ad adottare provvedimenti su provvedimenti per il Nord Italia, anche se non sono mancate contraddizioni, come documentano i titoli di alcuni quotidiani italiani a fine Febbraio: “MIlano non si ferma”…

Poi la situazione si è aggrava ed è arrivato il primo decreto del 9 marzo per tutti gli italiani.

Nel frattempo, però, si sono susseguiti spostamenti di migliaia e migliaia di persone che, in barba alle disposizioni vigenti, si sono precipitati a fuggire dalle zone del Nord, dove il virus si è diffuso, per raggiungere il Sud e la Sicilia. Chi di dovere avrebbe dovuto impedire il grande esodo di persone verso il Sud. Invece, purtroppo, questo non è stato fatto. Così oggi, anche nel Sud, riscontriamo e riscontreremo un forte incremento di persone contagiate dal Coronavirus.

A tal proposito riportiamo una nota pubblicata sul suo profilo Facebook da un noto e apprezzato Medico professionista dei Nebrodi, il Dottor Maurilio Foti, che scrive:

‘’…Isolare gli infetti e sospetti tali, bloccare la movimentazione per circoscrivere il contagio. È stato fatto questo? NO. Da epidemia siamo passati a pandemia. ‘Umili menti’ hanno visto decimare con decreti le proprie aziende, ma con coraggio le hanno rimesse in piedi. ‘Menti raffinate’ continuano a fare dietrologia. Fermiamoci ovunque siamo. Processo inverso del contagio…. Salveremo nonni e giovani’’.

Più semplicemente si potrebbe affermare cosa avrebbe fatto un pecoraio con delle pecore infette: li avrebbe isolate.

Purtroppo ciò non è avvenuto e se qualcuno, in questo momento drammatico, tiene comportamenti “oltre le righe”, tipo il Sindaco di Messina, Cateno De Luca, va considerato e non denunciato.

L’Italia, comunque, non è il solo Paese ad aver agito con ritardo. Quei Paesi che ci sbeffeggiavano e criticavano come “Nazione dei fannulloni”, ora stanno constatando che le misure prese dai nostri governanti sono di saggezza e stanno facendo a gara per copiarle.

Foto tratta da Corriere della Calabria

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