Villa San Giovanni il giorno dopo: fine del flusso anomalo di arrivi in Sicilia

25 marzo 2020

Il segretario generale del sindacato ORSA, Mariano Massaro, fa il punto della situazione sui trasporti nello Stretto di Messina dopo le polemiche dei giorni scorsi. Abbiamo completamente smontato la tesi del Viminale: abbiamo ragione noi, i numeri di oggi lo dimostrano” 

“Oggi? La quiete dopo la tempesta”.

Sì, a Villa San Giovanni, oggi, è tonata la calma. Sono 150 i siciliani che sono già sbarcati in Sicilia. Sono in quarantena a Messina. Circa 80 sono ancora in Calabria dove affronteranno la quarantena.

“Il messaggio positivo è passato – ci dice Mariano Massaro, segretario generale del sindacato ORSA (nella foto sopra al centro) -: lo Stretto di Messina può essere attraversato solo da chi ne ha titolo. La ressa dal Nord verso la Sicilia è finita”.

Massaro ci racconta che, nei giorni del caos, fra traghetti privati e treno 723 Roma-Palermo, arrivavano ogni giorno in Sicilia da 600 a 800 persone. Poco più di 500 passeggeri con i traghetti privati e 150-200 passeggeri.

“Oggi – ci dice Massaro – con il treno 723 da Roma sono arrivate solo quindici persone. E i contro vengono effettuati su tutti i passeggeri”.

Chiediamo notizie sui 500 passeggeri che arrivavano con i traghetti privati:

“Questo dato – risponde il segretario generale dell’ORSA lo conosceremo stasera. Ma posso anticipare che i numeri si sono normalizzati. E che si tratta, per lo più, di pendolari che possono attraversare lo Stretto in entrambi i sensi”.

“Abbiamo completamente smontato la tesi del Viminale – precisa Massaro – che ha cercato di far passare per traffico normale l’attraversamento giornaliero di 700 passeggeri dalla Calabria verso la Sicilia. Il numero non era affatto normale: abbiamo ragione noi e i numeri lo hanno dimostrato”.

“Il risultato ottenuto – conclude il segretario generale del sindacato ORSA – è anche una risposta, o meglio, la giusta risposta a quanti hanno provato a far passare per demagogica e inutile il grande sforzo per ripristinare la legalità che è stato messo in atto a Villa San Giovanni per bloccare il flusso anomalo di persone verso la Sicilia. I numeri danno sempre ragione a noi e al sindaco di Messina. Demagoghi e incoscienti sono coloro i quali scambiano la giusta prevenzione di una malattia che può risultare mortale per insensibilità umana”.

Foto tratta da Messina Oggi

 

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