Coronavirus/ Taranto, in aumento i casi di contagio di genitori di giovani tornati dal Nord

20 marzo 2020

Lo ha detto il direttore del reparto di Malattie infettive del Policlinico di Bari, professore Gioacchino Angarano. Il professore dice di aspettarsi “grandi o piccoli focolai che a loro volta creeranno altri focolai”. La buona notizia è che il fenomeno si attenua se i cittadini rimangono in casa

Il numero di contagi, nel Sud Italia, è basso. Ma è in aumento. E crescono le preoccupazioni per il grande esodo di meridionali che vivevano o studiavano nel Nord e sono arrivati nelle Regioni del Sud. Sulla pagina Facebook Vento da Sud, Vento Brigante, leggiamo un post che accompagna un articolo. Il post è breve, ma incisivo:

“La notizia che non avremmo mai voluto leggere”.

E’ un post che non annuncia nulla di buono. Il titolo dell’articolo accompagnato dal post – pubblicato due giorni fa da neXt – riassume un’intervista che il professore Gioacchino Angarano, direttore, presso il Policlinico di Bari del reparto di Malattie infettive, ha rilasciato al Corriere del Mezzogiorno:

“Il mio reparto tutto pieno. Ci sono molti genitori di giovani tornati dal Nord”.

Chiede il giornalista che intervista al professore Angarano: cosa si aspetta nei prossimi giorni?

Risposta:

“Una grande quantità di contagiati che ha bisogno di essere assistita in ospedale. Già ora abbiamo ricoverato persone i cui figli sono tornati dal Nord nei giorni scorsi: prevedo per questo grandi o piccoli focolai che a loro volta creeranno altri focolai”.

Pessimismo, ma anche un po’ di ottimismo:

“L’epidemia durerà ancora – aggiunge il professore Angarano -. Possiamo però dire che l’isolamento sociale sta certamente rallentando la corsa dei contagi. Vedo strade deserte e gente che passeggia sui balconi pur di non stare in strada. È un segno di civiltà che avrà conseguenze positive”.

Morale: al Sud il numero dei contagi potrebbe crescere a causa dei tanti arrivati dalle Regioni del Nord (che, con con molta probabilità, sono più di quelli censiti): ma l’invito a restare tutti a casa sta rallentando l’aumento dei contagi: la dimostrazione che rimanere a casa e uscire solo per le strette necessità è correttissimo e sta sortendo effetti positivi.

Riteniamo interessante anche una precisazione a proposito del metodo seguito in Veneto, dove sono stati effettuati tamponi a tappeto. cosa ne pensa il professore Angarano?

“Non mi convince – risponde -. Il tampone attesta che sei negativo oggi. Ma potresti diventarlo domani. Più utile è una campagna mediatica perché tutti coloro che hanno febbre e tosse vi facciano rapidamente ricorso”.

QUI L’ARTICOLO DI neXt

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