Coronavirus/ Cari milanesi, l’invidia verso Napoli vi fa stare peggio. Mangiate una bella pizza napoletana!

20 marzo 2020

Ma come dobbiamo fare con ‘sti milanesi che, siccome sono bravi a fare soldi, pensano di essere bravi in tutto il resto? Purtroppo non è così, fatevene una ragione. I soldi possono migliorare il servizio sanitario, ma la genialità degli scienziati non si può acquistare in Borsa! La petizione su change.it a sostegno del professore Paolo Ascierto

Da non crederci, sì, da non crederci. Nemmeno davanti a una pandemia mondiale si fermano l’invidia e l’astio del Nord Italia verso il Sud. Prima non la sanità lombarda (che in questa pandemia di Coronavirus è piuttosto provata e in questo momento ha altro a cui pensare), ma qualche personaggio che pensa di essere al centro della sanità mondiale ha attaccato il professore Paolo Ascierto. Poi sono arrivati gli ‘intellettuali’ di Striscia la notizia, sempre per attaccare il professore Ascierto. Ma per fortuna c’è una petizione su change.it che fa giustizia di questa vicenda.

Andiamo con ordine. Cominciamo con un articolo dell’amico e collega Raffaele Vescera:

“Il dottor Paolo Ascierto dell’Istituto Pascale di Napoli, oncologo di fama internazionale, considerato tra i primi al mondo per la ricerca sul melanoma, con la collaborazione del suo gruppo di ricerca sperimenta con successo un farmaco antiartritico capace di salvare la vita dei contagiati da Coronavirus, e ne dà annuncio con umiltà regalando una speranza di guarigione all’umanità. Ne parla il mondo, americani e cinesi lo lodano per la scoperta e ne parla persino l’Italia. Ma non può essere, come ha fatto uno ‘scalcagnato napoletano, appartenente a un popolo di scansafatiche, imbroglioni, suonatori di mandolini e mangiapizze a tradimento’ a raggiungere tale risultato? Come può essere che, con appena 767mila Euro l’anno di finanziamento, abbia preceduto il famoso istituto Sacco di Milano che gode di decine di milioni?”.

Ma a Milano, quando l’epidemia ha cominciato a manifestarsi, le ‘autorità’ – mai censurate dalla celebrata e osannata sanità milanese – non invitavano le persone a uscire da casa? Abbiamo dimenticato “Non abbiamo paura. Milano non si ferma”? Vabbé, era il 27 Febbraio e a Milano e in Lombardia hanno bisogno di tempo…

Il seguito dei fatti in Lombardia, purtroppo, non sembra aver dato ragione all’ottimismo milanese.

Poi è arrivata la sanità napoletana, che non ha i gradi soldi della Lombardia, ma ha la passione e l’amore per la scienza. Ed è venuta fuori da storia della terapia a base del farmaco anti-artrite, Tocilizumab, sperimentata per curare l’infezione da Covid-19 (Coronavirus).

Napoli 1, Milano 0. Mamma mia! E ora chi li sente i lombardi che, in quanto bravi a fare soldi, pensano di essere bravi in tutto? “Prima Milano – leggiamo sempre nell’articolo di Raffaele Vescera – ma che vogliono ‘sti napoletani? Stanno tirando la testa fuori dal Sacco, pardon dal Pascale. Così l’onesto oncologo Ascierto viene messo alla berlina, lo inseguono invadenti animatori televisivi per deriderlo e sbeffeggiarlo: ‘come si permette un napoletano di credersi al di sopra di un milanese, merita un pulcinella d’oro? Bel gli sta’”.

Il resto è noto. Il Fatto Quotidiano ha fatto la prima pagina pasticciando sui numeri. Cose da dimenticare.

Andiamo alla petizione su change.org:

“Il dott. Ascierto dopo le sue dichiarazioni in Tv , in cui spiegava il proprio lavoro per contrastare l’epidemia da Coronavirus, si è dapprima visto attaccare da un suo collega lombardo e poi deriso ed umiliato durante un servizio andato in onda il 18 marzo su una rete nazionale”.

“Vi chiediamo di sottoscrivere questa petizione perché quello che sta accadendo al dott. Ascierto è assolutamente vergognoso, siamo molto indignati per quello che sta succedendo – dichiarano il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, ed il conduttore radiofonico Gianni Simioli promotori dell’iniziativa -. Stanno portando avanti delle accuse infondate con un accanimento mediatico e baronale per screditare ed infangare l’operato ed i risultati di un noto e stimato professionista ed esperto. Non si è mai ‘vantato’ di aver inventato il farmaco o di averlo utilizzato per primo per contrastare il Coronavirus, ma ha spiegato, in modo molto chiaro, di aver sviluppato un protocollo per poter avere l’ok alla sperimentazione, che tra l’altro è arrivato il 17 marzo. Noi sosterremo sempre Ascierto e faremo di tutto affinché si capisca che ad aver fatto una brutta figura è stato chi lo attaccato che oggi dovrebbe scusarsi. Ci chiediamo il perché tutto questo accanimento. Forse perché a qualcuno dava fastidio l’attenzione mediatica che aveva ricevuto? Noi siamo con lui.”

Leggiamo suo giornale on line Internapoli.it

“Tantissimi artisti e personaggi famosi al fianco del dott.Paolo Ascierto, medico napoletano promotore della campagna una raccolta fondi per permettere all’Istituto dei tumori di Napoli, insieme con l’ospedale Cotugno, il Tigem e l’Istituto zooprofilattico di Portici, l’allestimento di un laboratorio di ricerca destinato al sequenziamento del genoma del Coronavirus. Tanti gli artisti che hanno donato soldi e che si sono espressi in favore di Ascierto, soprattutto dopo le accuse del medico del Nord prof.Galli e il servizio di Striscia la Notizia. Per questo è nato l’hastag #iostoconascierto”.

 

L’AIFA (Agenzia italiana del farmaco) intanto ha autorizzato lo studio TOCIVID-19 che valuterà l’efficacia e la sicurezza del tocilizumab nel trattamento della polmonite in corso di COVID-19.

Ora una buona notizia letta su la Repubblica di ieri:

“Due pazienti trattati a Napoli con il Tocilizumab, farmaco immunosoppressore, studiato soprattutto per il trattamento dell’artrite reumatoide sono stati estubati oggi. Lo dice all’Ansa Vincenzo Montesarchio, infettivologo dell’ospedale Cotugno di Napoli”.

“Al primo era stato somministrato il farmaco il 7 marzo, al secondo il 10 marzo. Erano entrambi in rianimazione in prognosi riservata”.

“I due pazienti estubati oggi all’ospedale Cotugno di Napoli hanno rispettivamente 63 e 48 anni, e sono i primi a far registrare questo miglioramento tra quelli che nel capoluogo campano vengono trattati con il Tocilizumab. Attualmente sono in ventilazione assistita ma da qui a un paio di giorni, se mantengono il livello di respirazione attuale, potranno essere trasferiti in reparto”.

“È’ un’ottima notizia – commenta Montesarchio – erano in condizioni molto gravi, in rianimazione, intubati con una polmonite a evoluzione pessima e con prognosi riservata”.

“I due erano in pericolo di vita e invece hanno reagito molto bene al farmaco. In tutto sono 20 i pazienti trattati al Cotugno di Napoli con il Tocilizumab e i due che oggi sono stati estubati erano tra i primi su cui era iniziato il trattamento”.

 

 

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