NAMRU3 è una sigla che sta per Naval Medical Resarch Unit. E’ il reparto della Marina statunitense che si occupa delle ricerche e delle sperimentazioni sui virus e sui batteri. A tutela dei militari americani. Nel silenzio generale, lo scorso Dicembre, racconta il giornalista Antonio Mazzeo, si è trasferito in Sicilia, nella base di Sigonella
di Diego Fusaro
NAMRU3. Chi di voi conosce questa sigla? Pochi, forse nessuno. Sta per “Naval Medical Resarch Unit”. Ed è il reparto della Marina statunitense che si occupa delle ricerche e delle sperimentazioni sui virus e sui batteri. Ufficialmente, si occupa, in particolare, dei patogeni che possono infettare le truppe a stelle e strisce disseminate per il mondo, precipuamente nei luoghi sanitariamente “difficili” del pianeta.
Sempre ufficialmente – trovate tutto sul sito ufficiale dell’ente, nessun complotto e nessuna dietrologia – NAMRU3 si occupa soprattutto di malattie enteriche, di epatiti, di tubercolosi, di meningiti, di HIV e – non in ultimo – di infezioni acute respiratorie. Sì, di infezioni acute respiratorie, avete letto bene.
NAMRU3 nacque nel 1946. E dal 1946 al 2019 è stato fisso in Egitto. Però v’è una novità, su cui ha portato l’attenzione il giornalista siciliano Antonio Mazzeo: dal febbraio del 2019, NAMRU3 ha preso a trasferirsi in Sicilia, presso la base USA di Sigonella. Il trasloco è terminato nel dicembre 2019 (ne dà notizia ufficiale il sito della U.S. Naval Forces Europe-Africa).
Il trasloco si è concluso, dunque, due mesi prima che divampasse il ben noto contagio da Coronavirus in Italia.
Non vediamo alcuna causalità all’opera, sia chiaro. Non affermiamo che A ha causato B. Né, per la medesima ragione, possiamo escluderlo a priori. Non abbiamo alcuna prova che A abbia causato B – lo ripetiamo – e sarebbe, dunque, puro dogmatismo affermarlo.
Solleviamo, tuttavia, alcuni dubbi. Intanto, perché il governo italiano e i canali dell’informazione non hanno informato i cittadini italiani? Perché tale trasferimento? E perché proprio nel dicembre 2019?
Molte domande, alle quali difficilmente avremo risposta.