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Formazione, il SIFUS CONFALI attacca il Governo e l’alta burocrazia

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Anche in piena emergenza Coronavirus torna in scena la Formazione professionale siciliana. A dare fuoco alle polveri pensa il segretario regionale del SIFUS CONFALI Formazione Professionale della Sicilia Costantino Guzzo. La causa persa dalla Regione chiamata a pagare lavoratori e avvocati  

Torniamo a parlare di Formazione professionale in Sicilia. O meglio, del passato di questo settore, perché il presente, in questa fase – causa emergenza Coronavirus – non c’è.

Lo facciamo riportando un comunicato di Costantino Guzzo, Segretario regionale del SIFUS CONFALI Formazione Professionale.

“Come Segretario regionale del SIFUS CONFALI Formazione Professionale – scrive Guzzo – rimango esterrefatto se penso che (in video conferenza), al tavolo romano ‘ISTITUZIONALE’, l’Assessore (alla Formazione professionale ndr) Roberto Lagalla affermò che ‘LA LEGGE REGIONALE 25/93 NON POTEVA ESSERE APPLICATA A CAUSA DELLE SENTENZE NEGATIVE’ (diciamo che questa affermazione mi ricorda tanto la stessa affermazione che fece davanti la Presidenza, quando affermò di non sapere che c’erano circa 5 milioni di EURO, accantonati da anni e anni, per pagare ‘l’integrazione della CIGD’)”.

Il Segretario regionale del SIFUS CONFALI Formazione Professionale non risparmia critiche all’alta burocrazia regionale:

“Appare evidente – prosegue Guzzo – che si fa fatica a pensare che la stessa amministrazione regionale, con gli stessi sindacati firmatari (che hanno firmato i licenziamenti applicando una legge nazionale e cioè la 223/1991), non sapesse dei lavoratori posti in mobilità e che, proprio a PALERMO, per non avere rispettato la legge, si è aperto un contenzioso con alcuni lavoratori STORICI, contenzioso in cui la Regione siciliana, oltre a dover risarcire i lavoratori, ha pagato l’onorario dell’avvocato che difendeva questi lavoratori”.

“Le domande che mi sorgono spontanee sono 3 – prosegue Guzzo -:

1) Può un assessore che ha nelle mani una delle più grosse vertenze (della “SICILIA”) non essere a conoscenza di questa sentenza?

2) Può un amministrazione regionale usare una legge ‘REGIONALE’ in base alle province?

3) Non è sotto gli occhi di tutti che certi sindacati utilizzino in maniera discriminatoria una legge regionale per i lavoratori storici del comparto formazione?

“Il SI.F.U.S CONF.A.L.I F.P – conclude Guzzo – NON MOLLA E ARRIVERA’ FINO IN FONDO A QUESTA TRISTE STORIA CHE HA PROVOCATO, DI FATTO, LA PIÙ GROSSA ‘MACELLERIA SOCIALE’ SENZA PRECEDENTI, SOLO ED ESCLUSIVAMENTE PER AVERE USATO LE LEGGI IN MANIERA DIFFORME A QUANTO PRESCRITTO PER LEGGE!”.

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