Coronavirus, primi effetti dell’esodo al Sud: boom di contagi in Puglia. In aumento i casi in Sicilia e Basilicata

17 marzo 2020

Cominciano a manifestarsi gli effetti del folle esodo al Sud di meridionali che vivevano nel Nord Italia. Incredibile l’aumento di contagi in Puglia: da 230 e 320 in un solo giorno! In crescita i contagi in Basilicata e in Sicilia. Quando a Ischia volevano evitare i contagi e sono stati presi per razzisti dai grandi commentatori della televisione 

Che effetti avrà nel Sud Italia il ritorno in massa di meridionali arrivati dal Nord Italia? Lo sapremo nelle prossime settimane. Ma già dalle prime battute lo scenario non si annuncia semplice. Infatti, arrivano brutte notizie dalla Basilicata e dalla Puglia.

Ieri il quotidiano on line Basilicata 24.it titolava così:

“Coronavirus. Situazione critica in Basilicata: in un solo giorno sei nuovi casi”.

Sommario:

“Salgono a 18 i contagiati. Su 12 tamponi analizzati nel pomeriggio, cinque sono positivi. Un altro caso era emerso in mattinata”.

Non va meglio in Puglia. Leggiamo sulla pagina Facebook Terroni di Pino Aprile:

“BOOM DI CONTAGI OGGI IN PUGLIA
Incredibile aumento di contagi, da 230 a 320 in un giorno. + 40% a fronte del 13,8% nazionale. Grazie ai rientri selvaggi dal Nord”.

Molto interessante un articolo di ISCHIA PRESS. Titolo:

“La Valle d’Aosta vieta l’ingresso ai turisti”.

Leggiamo l’articolo:

“Non chiamateli razzisti, adesso. Chiamateli tutori che vogliono salvaguardare la salute dei propri cittadini. Quando la stessa cosa accadde a Ischia, i toni furono del tutto diversi. I razzisti – per la maggior parte dell’informazione – erano nascosti nelle pieghe della società isolana”.

La storia è nota: nelle scorse settimane, quando l’attuale Governo nazionale sottovalutava i rischi del Coronavirus, alcuni abitanti di Ischia non volevano i turisti provenienti dal Nord Italia e sono stati definiti razzisti!

“A ben guardare, invece – leggiamo ancora su ISCHIA PRESS – in questa emergenza sono sempre di più le Regioni che si chiudono a conchiglia: tutti hanno paura di possibili contagi e soprattutto, della carenza di posti negli ospedali e nelle terapie intensive. Storia simile accadde a Ischia quando la signora Teresa cercò di evitare lo sbarco di turisti provenienti da una delle zona focolaio del Nord Italia. Rita Dalla Chiesa, Enrico Mentana, Selvaggia Lucarelli e altri ‘vip’, per quell’ingresso colorito e forse anche spropositato, attaccarono Ischia, accusandola di essere razzista: la Dalla Chiesa invitò addirittura a disertare la località turistica. Da allora nemmeno un accenno di scuse o una replica di cui, però, si può fare a meno”.

Che diranno adesso i ‘santoni’ delle televisioni sulla Val d’Aosta che si chiude a riccio? ‘Razzisti’ anche loro?

Da questa storia emerge una grande verità: nel Sud Italia sono stati in tanti a capire in anticipo il pericolo. Non è andata così nel Nord Italia: o dobbiamo dimenticare i titoli dei ‘Grandi giornali’ a fine Febbraio? Tipo “Milano non si arrende” e via continuando?

Qui in Sicilia siamo testimoni che il presidente della Regione, Nello Musumeci, è stato tra i primi a capire quello che stava succedendo. Dopo che si è scoperto che in un gruppo di turisti lombardi presenti a Palermo ce n’era uno con problemi di Coronavirus, ha invitato i lombardi a non venire in Sicilia.

Su di lui sono piovute le critiche assurde. E sono arrivate, per lo più, dagli esponenti delle forze politiche che sostengono l’attuale Governo nazionale, PD e Movimento 5 Stelle in testa.

E’ il Governo nazionale – il Governo Conte bis – che ha consentito il grande esodo al Sud di meridionali che vivevano al Nord. Questo nonostante fosse noto che al Sud mancano le strutture sanitarie per fronteggiare un’emergenza.

Non sappiamo quello che succederà, ma è bene che i meridionali sappiano chi sono i responsabili politici di quello che potrebbe succedere nel Sud.

Anzi, di quello che sta già succedendo. Abbiamo detto della Puglia e della Basilicata. Ma anche in Sicilia le cose non vanno bene. I casi sono in aumento. Leggiamo sul quotidiano La Sicilia:

“Aumentano i casi gravi di Coronavirus ricoverati nelle Rianimazioni cittadine e della provincia (di Catania ndr). Il bollettino della Regione parla per l’area del Catanese di 36 casi ricoverati, ma non gravi e di 20 pazienti in Rianimazione, ma in tutta la Sicilia. Il dato catanese non è specificato, ma da una sommaria analisi questi a Catania e provincia sarebbero una decina, confermando che i casi più numerosi di contagio si registrano nella nostra città”.

 

 

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