La profezia di Bill Gates nel 2015: “Un virus oggi sconosciuto potrebbe uccidere nei prossimi anni milioni di persone”

15 marzo 2020

Desta una certa impressione leggere che, ben cinque anni fa, il miliardario co-fondatore di Microsoft (che, proprio in queste ore, ha deciso di dimettersi dal consiglio di amministrazione della società per dedicarsi alla filantropia) abbia previsto quello che sta succedendo nel mondo

Fa una certa impressione leggere di una previsione del miliardario Bill Gates che risale al 2018. Era il mese di Aprile. E l’ex ceo di Microsoft inviata una lettera mentre era in corso la conferenza annuale della Massachusetts Medical Society a Boston. La lettera veniva pubblicata dal New England Journal of Medecine. Ebbene, Gates avvertiva l’umanità: “Preparatevi alle pandemie”.

In realtà, tre anni prima, precisamente nel 2015, nel corso di Ted Talk, Gates aveva pronunciato le seguenti parole, come ha ricordato ieri Il Fatto Quotidiano:

“Quando ero un ragazzo, il disastro di cui ci preoccupavamo era la guerra nucleare… Oggi la più grande catastrofe possibile non è più quella. Se qualcosa ucciderà 10 milioni di persone nei prossimi decenni è più probabile che sia un virus altamente contagioso. Non missili ma microbi”.

Gates si chiedeva cosa sarebbe potuto succedere se una delle varianti della aviaria cinese, magari involontariamente trasportata dalle persone che, ogni giorno, transitano dal Paese asiatico verso il resto del mondo.

L’articolo de Il Fatto Quotidiano è di ieri. Ma queste previsioni sono state  ricordate in un articolo pubblicato da Il Giornale il 28 gennaio di quest’anno. Quando questo articolo è stato pubblicato in Italia il Coronavirus sembrava lontano anni luce dall’Italia. Le avvisaglie sarebbero arrivate nel nostro Paese il 21 Febbraio, oltre 20 giorni dopo la pubblicazione di questo articolo.

“Il miliardario – scriveva Il Giornale il 28 Gennaio scorso – aveva predetto la diffusione di un nuovo virus, che avrebbe potuto colpire il Sud dell’Asia, causando 30 milioni di morti in 6 mesi: ‘Il mondo ha bisogno di prepararsi per le pandemie come… i militari si preparano alla guerra’, aveva detto, pensando ai potenziali rischi, legati anche all’aumento della popolazione, ai viaggi aerei e al degrado ambientale. Bill Gates aveva spiegato la sua tesi, con l’aiuto di un software che simulava la velocità di diffusione di un potenziale virus: in un video del mondo in time lapse si vedevano una serie di puntini rossi, che diventavano piano piano sempre più numerosi. Come ricorda il Sole24ore, nel video si passa da zero, il giorno in cui viene scoperto il primo caso, a più quasi 33mila vittime in sei mesi. Le uniche aree del globo che risultano non contagiate sono, secondo il simulatore, Australia, Africa Subsahariana e le terre glaciali del Circolo Polare Artico”.

Il Giornale cita Il Sole 24 Ore: e fa bene, perché anche questo quotidiano, negli anni precedenti, aveva dato spazio alle previsioni di Bill Gates.

Fa una certa impressione legge oggi quello che il miliardario ha affermato qualche anno fa:

“Le crisi recenti e le epidemie hanno dimostrato sia la mancanza di preparazione nei sistemi sanitari sia la potenziale letalità dei problemi. La febbre suina nel 2009 e l’ Ebola nel 2014 hanno rivelato la nostra incapacità di controllare la diffusione delle malattie e la mancata istituzione di adeguate misure di sanità pubblica a livello locale e globale. Non c’è dubbio che ci sia la necessità di avere sistemi di rilevamento precoce e di mettere in campo una risposta globale”.

In queste ore Bill Gates, co-fondatore di Microsoft, ha deciso di dimettersi dal consiglio di amministrazione della società. Ha detto che intende concentrarsi a tempo pieno sulle opere filantropiche in difesa del Pianeta Terra.

Foto tratta da Investireoggi

QUI L’ARTICOLO DE IL FATTO QUOTIDIANO

QUI L’ARTICOLO DE IL GIORNALE 

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti