Coronavirus/ L’ultimo ‘regalo’ del Nord al Sud: tutti arrivati dal Nord i ricoverati in Calabria/ MATTINALE 457

12 marzo 2020

Cominciano a materializzarsi gli effetti della ‘fuga’ di meridionali dal Nord al Sud: in Calabria sono stati registrati i primi ricoveri di persone giunte in questi giorni in questa Regione dal Nord Italia. La speranza è che non succeda la stessa cosa nelle altre Regioni del Mezzogiorno. I temporeggiamenti e gli errori del Governo nazionale, che continua ad essere sempre un passo indietro rispetto al virus 

Coronavirus nel Sud. Non sappiamo quante persone siano arrivate in Sicilia dal Nord Italia negli ultimi giorni. Né ci convincono le statistiche diramate dalle autorità della nostra Isola. Quello che sappiamo è che, negli ultimi anni, un numero impressionante di giovani ha lasciato questa nostra martoriata terra, chi per andare a vivere e lavorare nei Paesi esteri (una minoranza), chi per andare a studiare, a lavorare e a vivere nel Nord Italia. E questo vale anche per altre Regione del Sud. E sappiamo anche che, per insipienza dell’attuale Governo nazionale, tantissime persone che lavorano e studiano nel Nord Italia, qualche giorno prima e poche ore prima della chiusura della Lombardia, sono rientrate nelle Regioni del Sud.

Questo è stato l’ultimo ‘regalo’ che il ‘Partito unico del Nord’ e il Governo Conte bis hanno fatto al Sud. Della serie: qui abbiamo già tante persone a cui accudire, che i ‘Terroni’ vadano ad affrontare nelle rispettive Regioni del Sud di appartenenza questo difficile momento!

Gli effetti? Per carità: ci sono quelli che si sono registrati e che stanno rispettano il periodo di quarantena volontario, anche se in parte (si spera) controllato.

Ma i problemi ci sono sempre. Leggiamo sulla Gazzetta del Sud della Calabria on line di ieri:

“Diciotto persone positive al Coronavirus in Calabria. Il bollettino ufficiale della Regione, è stato illustrato questa mattina dal direttore del dipartimento Sanità, Antonio Belcastro. Su 270 tamponi effettuati in Calabria, i positivi al Coronavirus sono diciotto. Di questi, dieci pazienti sono ricoverati nei reparti di Malattie infettive di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria, due sono in rianimazione, sei in isolamento domiciliare. La buona notizia e che al computo si aggiungono due pazienti guariti. Nelle ultime ore si sono aggiunti tre casi nel Vibonese e due a Reggio Calabria”.

La vera notizia è la seguente:

Si tratta, in tutti i casi finora registrati, di persone provenienti dal Nord e arrivate in Calabria negli ultimi giorni. Le persone giunte in Calabria negli ultimi quattordici giorni, dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, che si sono registrate al sito della Regione Calabria sono 3450″.

In Calabria, insomma, si sta cominciando a verificare quello che i presidenti delle Regioni del Sud temono: l’esplosione di casi di Coronavirus provocate da chi è arrivato dalle Regioni del Nord.

Ci si sta attrezzando, certo. Ma è chiaro – i ricoveri in Calabria delle ultime ore ce lo confermano – che l situazione potrebbe peggiorare, mettendo in crisi i fragili sistemi sanitari delle Regioni del Mezzogiorno.

Tutte le Regioni del Sud si stanno organizzando. Ma stanno subendo i ritardi e gli errori di un Governo nazionale che, da quando è esploso il problema del Coronavirus, è stato sempre e continua ad essere un passo indietro rispetto all’epidemia.

Lo sappiamo: non è il momento delle polemiche. Noi, anzi, siamo molto addolorati per quello che sta succedendo in Lombardia. Ma siamo anche preoccupati per gli effetti negativi che potrebbero verificarsi nelle Regioni del Sud Italia a causa delle scelte e degli errori commessi dall’attuale Governo nazionale.

Perché il vero problema è che Conte e i suoi Ministri continuano a temporeggiare. Molte scelte, nella gestione del Coronavirus – lo ribadiamo – sono stato adottate in ritardo e si continua a marciare in ritardo. Ritardi, errori e furbizie che vanno a pesare su strutture sanitarie, quelle del Sud Italia, che hanno subito la ‘regionalizzazione’ della sanità pubblica: opzione che è servita soltanto a drenare risorse finanziarie dalle Regioni del Sud verso le Regioni del Nord! 

Basti pensare che, su 3-637 miliardi di tagli effettuati in Italia su sistema sanitario pubblico, 8 miliardi di euro sono stati scippati alla sola Sicilia! 

Qui in Sicilia – non lo dimentichiamo – il Governo nazionale, nei giorni scorsi, in piena emergenza Coronavirus, ha autorizzato lo sbarco prima di una nave di migranti e poi di una nave da crociera che Malta aveva rifiutato!

Questi sono fatti che non possono essere dimenticati.

Il ritorno al Sud di chi viveva e lavorava nel Nord Italia è solo uno degli ultimi papocchi di questo Governo nazionale: un papocchio di cui ancora non conosciamo gli effetti.

Foto tratta da MeteoWeb

 

 

 

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