Davvero una ‘bella’ notizia quella comunicata nel corso di una trasmissione televisiva dall’assessore regionale alla Salute-Sanità, Ruggero Razza. L’assessore si dice “preoccupato”
Dal 1860 il Nord Italia toglie al Sud risorse finanziarie e manodopera, un tempo solo operai, oggi anche intelligenze professionali. Oggi, in piena emergenza Coronavirus, una di queste tendenze si sta invertendo: tanti meridionali che vivono nel Nord Italia si stanno catapultando al Sud (mentre non si inverte il flusso di risorse finanziarie, che rimane sempre in favore del Nord). Solo in Sicilia – l’ha affermato l’assessore regionale alla Salute-Sanità, Ruggero Razza, intervenendo alla trasmissione televisiva Omnibus su La7 – sono oltre 7 mila le persone che hanno fatto sapere che stanno tornando o sono già ritornate in Sicilia.
Nel Nord Italia – soprattutto in Lombardia – i problemi creati dal Coronavirus sono gravi. E’ ovvio che per il Nord la fuga di tanti meridionali verso il Sud è un alleggerimento.
Ma questo diventa un rischio per le Regioni del Sud: non è un caso che sono intervenuti i presidenti di tutte le Regioni del Sud.
L’assessore Razza si è detto “preoccupato”. L’assessore, quando parla di oltre 7 mila siciliani tornati o in procinto di ritornare in Sicilia dal Nord Italia, fa riferimento a chi si è registrato. Siamo sicuri che tutti i siciliani di ritorno dal Nord si sono registrati?
E lo stesso discorso vale per le altre Regioni del Sud Italia.
Non resta che confidare nel senso di responsabilità di chi, dal Nord Italia, sta rientrando nel Sud ed in Sicilia. E nel senso di responsabilità dei parenti di queste persone.
Formo restando che, in prospettiva, quello che sta avvenendo potrebbe accentuare i problemi del già fragile sistema sanitario del Sud.
Certo, dal Governo nazionale Conte bis ci si aspettava – almeno in questo! – qualcosa di più. Invece nemmeno questo.
Siamo i primi a riconoscere che, in questo momento, le polemiche contro il Governo nazionale non servono, anzi sono dannose. Però da Roma, almeno in momenti difficili come quello che stiamo, ci si aspetta molto, ma molto di più.
La verità è che il Sud, da questa Italia, dal 1860, ha avuto, in maggioranza, problemi.
Foto tratta da RagusaNews.com
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