Ars chiusa fino al 18 marzo: ma chi se ne accorgerà?

9 marzo 2020

In effetti, se dobbiamo dirla tutta, non è che per i siciliani sarà una grande mancanza… Detto questo, anche il Parlamento siciliano blocca tutto: tutti a casa fino al 18 Marzo. Insomma, l’emergenza Coronavirus non risparmia Sala d’Ercole. Chi non ci sta è Claudio Fava: “Non possono essere i deputati regionali a disertare dai loro compiti” 

Un comunicato stampa avverte che:

“Il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, ha deciso, d’intesa con i capigruppo parlamentari, di sospendere l’attività legislativa del Parlamento regionale, che riprenderà il prossimo 18 marzo. Miccichè ha firmato un’apposita circolare, sulla base del decreto del presidente del Consiglio dei ministri, dello scorso 8 marzo, che ha l’obiettivo di contrastare il diffondersi del Covid-19”.

Anche le commissioni legislative torneranno a riunirsi dal 18 marzo, “con l’avvertenza che eventuali audizioni potranno essere effettuate esclusivamente tramite video-conferenza”.

“Con la stessa circolare, il presidente dell’Ars ha prorogato di venti giorni il termine per la concessione di eventuali pareri”.

Nel ‘Palazzo’ niente pubblico (che poi sono turisti) fino al 22 Marzo.

“Infine – prosegue il comunicato – la Presidenza dell’Ars, nel riservarsi di adottare eventuali e successivi provvedimenti che si rendessero necessari, ha raccomandato il rispetto delle prescrizioni del decreto del presidente del Consiglio dei ministri, ‘vincolanti per tutti i datori di lavoro, compresi i presidenti dei gruppi parlamentari, in materia di lavoro agile’, nonché delle ordinanze del presidente della Regione n.3 e n.4”.

Chi non è d’accordo sulla chiusura del Parlamento dell’Isola è Claudio Fava, presidente della commissione Antimafia dell’Ars:

“La politica, anche quella siciliana, sia all’altezza della sfida. Con le
dovute cautele e precauzioni non si deve fermare l’attività legislativa del Parlamento regionale. Occorre dare un segnale di maturità: in un momento in cui si chiede, giustamente, di mantenere operativi i servizi amministrativi essenziali, non possono essere i deputati regionali a disertare dai loro compiti. L’Ars si assuma le proprie responsabilità, anche per non lasciare solo il governo regionale nell’affrontare i giorni difficili che abbiamo davanti”.

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