Sul Titanic

Emergenza Coronavirus: chi si occupa della disinfezione delle navi passeggeri?

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La domanda non è oziosa. Perché in queste ore i rappresentanti di cinque organizzazioni sindacali hanno fatto sapere agli armatori che la disinfezione delle navi non può essere effettuata dal personale di bordo, che non ha le competenze per questo tipo di operazioni 

L’emergenza Coronavirus pone problemi di tutti i tipi. Soprattutto sul fronte della prevenzione. “Evitare i luoghi affollati”, ci dicono. Ma, ad esempio, chi viaggia in nave è sicuro?

Ce lo chiediamo dopo aver letto una nota degli esponenti di tre organizzazioni sindacali che si occupano di trasporti delle persone sulle navi. Si tratta degli esponenti di CGIL (Franco Spanò), CISL (Dionisio Giordano), UIl (Agostino Falanga), USCAL-UNCIDIM (Antonino Maggio) e ORSA marittimi.

C’è da attuare la pulizia e la disinfezione delle navi dove trovano posto i passeggeri. Chi è che deve occuparsi di questo lavoro, oggi importantissimo?

In un comunicato i sindacalisti scrivono ai vertici della Liberty Lines:

“Oggetto: Misure di prevenzione dell’emergenza epidemiologica da Covid-2019″

Abbiamo preso visione delle disposizioni date agli equipaggi per la tutela sanitaria dei passeggeri contro la diffusione del contagio da Coronavirus.
Al riguardo ci preme opporre che, fermo restando la necessità di provvedere alla sanificazione e disinfestazione dei locali di bordo a tutela di tutte le persone in primis l’equipaggio, il personale di bordo è tenuto all’ordinaria pulizia dei locali ma non possiede le nozioni, né i titoli, né la responsabilità sanitaria in materia di contagio, operazioni che possono essere eseguite, in sicurezza ed a norma, solo da soggetti qualificati ed autorizzati. Pertanto interessiamo codesta Azienda a rivedere le disposizioni impartite affinché all’equipaggio sia attribuito solo il compito di normale pulizie con le periodicità necessarie e consentite”.

Chi è che deve intervenire per tranquillizzare i passeggeri, dal momento che il personale di bordo, come sottolineano i sindacalisti, “è tenuto all’ordinaria pulizia dei locali ma non possiede le nozioni, né i titoli, né la responsabilità sanitaria in materia di contagio, operazioni che possono essere eseguite, in sicurezza ed a norma, solo da soggetti qualificati ed autorizzati”?

 

 

 

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