L’inchiesta della magistratura sul ‘cemento’ a Palermo: le tre domande di Giulia Argiroffi al sindaco Leoluca Orlando

6 marzo 2020

Il sindaco Leoluca Orlando, dice la consigliera comunale Giulia Argiroffi, “va dicendo che tanto i ‘programmi costruttivi’ oggetto di indagine sono stati bocciati in aula” (il riferimento è all’inchiesta della Magistratura). “Invece di prenderci tutti per scemi, perché non ci spiega…” E qui tre domande

A che punto è lo scandalo dell’urbanistica specula & fuggi di Palermo? Mentre la ‘presunta’ sinistra che amministra la città fa finta di niente, la consigliere comunale Giulia Argiroffi mette in evidenza le contraddizioni della Giunta comunale di Leoluca Orlando. Lo fa con un post su Facebook, ripreso dalla pagina Amari Cantieri, facendo emergere verità che la dicono lunga – ma molto lunga! – sull’attuale amministrazione comunale del capoluogo della Sicilia.

“Il sindaco Orlando – scrive Giulia Argiroffi – va dicendo che tanto i ‘programmi costruttivi’ oggetto di indagine (indagine della Magistratura di Palermo) sono stati bocciati in aula. Invece di prenderci tutti per scemi, perché non ci spiega:

* Come mai la SUA amministrazione li sosteneva fino alla apertura delle indagini, tanto da inventarsi nel 2013 (era lui il sindaco nel 2013) il bando?

*Come mai la SUA amministrazione non ha mai fatto le pianificazioni OBBLIGATORIE PER LEGGE (e rimandate dal 2013…è lui il sindaco dal 2013) tipo il PEEP (Piano di Edilizia Economica e Popolare) senza le quali si stava procedendo comunque?

*Come mai il PRG (Piano regolatore Generale) non è stato consegnato come promesso dalla SUA amministrazione per 8 VOLTE senza alcuna giustificazione?
(Se ci fosse stato il PRG, come promesso, sarebbe scattata la fase in cui non si possono rilasciare quei permessi di costruire che invece, fosse passata la delibera oggetto di attenzione, sarebbero stati automaticamente concessi)”.

Giulia Argiroffi riporta un post dell’Ottobre dello scorso anno:

“COSA è SUCCESSO NEGLI ULTIMI 15 ANNI A PALERMO CON L’EDILIZIA ECONOMICA E POPOLARE?

Nel 2004 (nota 19312) l’ARTA (Assessorato Regionale al Territorio e Ambiente) invitava il Comune di Palermo ad adempiere al disposto di legge che obbliga i comuni con più di 15.000 abitanti a redigere il PEEP, Piano Edilizia Economica e Popolare.

Nel 2007 arrivava la presa d’atto degli studi sulle esigenze residenziali della città e l’approvazione dei criteri e delle direttive per la redazione del PEEP.

Nel 2009 (DCC n.14) il Consiglio Comunale deliberava che l’edilizia agevolata deve essere oggetto di pianificazione urbanistica.

Nel 2013 (DCC n.28) il Consiglio Comunale dava mandato ai Settori Urbanistica e Città Storica di avviare immediatamente la redazione del piano per la localizzazione dell’Edilizia Residenziale Pubblica.

Nel 2016 il Consiglio Comunale approvava il Master Plan Palermo 2025 sulla base del quale redigere la variante generale al PRG Piano Regolatore Generale, contenente le indicazioni per il PEEP.

Il 19 Giugno 2019 l’assessore Catania (Giusto Catania ndr), con delega all’Urbanistica, ha dichiarato in commissione che, nonostante gli uffici lavorino da 3 anni alla variante al PRG, questo non è pronto e il primo motivo è che MANCA L’INDIVIDUAZIONE DELLE ESIGENZE ABITATIVE.

Come è possibile?
Come è possibile che all’ordine del giorno in Consiglio Comunale ci siano 6 varianti urbanistiche che chiedono di realizzare EEP in zone industriali ‘nelle more della redazione del PEEP’?
Come è possibile che manca la certificazione che siano esaurite le disponibilità nelle ZTO A, B e C prima di passare alle ZTO D?

A CHI è UTILE INFINE, TANTA APPROSSIMAZIONE?”.

Foto tratta da ilSiciliait

 

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